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ℭ𝔥𝔞𝔭𝔱𝔢𝔯 𝖋𝖔𝖚𝖗 + the coordinates

C H A P T E R ғᴏᴜʀ

Il primo giorno sulla nave di Inge era trascorso veloce, le ferite erano in corso di guarigione e il sospettare dei ragazzi iniziava ad affievolorsi. La donna dai lunghi capelli platino aveva parlato di "coordinate" e di una certa isola, ed era quello il punto in cui ora erano diretti, sempre più sulle tracce della loro attesa meta.

Jonah fu svegliato prima dell'alba da un costante bussare alla porta della sua cabina. Si era strofinato gli occhi assonnato, trascinando via con sé il sonno e la stanchezza fino all'entrata. Aprì abbastanza adirato e cerco di mettere a fuoco l'immagine della figura che aveva distrurbato il suo sonno: era Inge. «Ben svegliato collega Jonathan, ha avuto un buon riposo?» chiese il capitano inclinando la testa
«non buono quanto il risveglio di certo - commentò sarcastico - La ringrazio, ma invece lei? cosa la porta qui signora?» domandò a sua volta tenendo gli occhi più aperti possibile.
«Il chiarore della mattina, la sua atmosfera, cos'altro altrimenti? Forza, mi segua!» disse sveglia e piena di energia, non che si potesse dire lo stesso di Jonah. «Seguirla? E dove?» riuscì a dire prima di venir trascinato in una corsa verso l'esterno.
Guardò il cielo albeggiante e perplesso osservò «Proprio un bel chiarore, ma era davvero necessario parlarmi di mattina presto?»
«certo che si, non vorremo mica svegliare i nostri compagni - disse ovvia lasciandogli il polso - queste sono le uniche informazioni che possiedo dell'isola, dovrebbero condurvi alle coordinate» disse a voce bassa Inge, passando nelle sue mani una vecchia bussola in legno. Jonah la osservò e provò a trovare un modo per aprirla. Inge posò una mano sulla sua per frenarlo «Dettaglio importante: la bussola non si aprirà finché non sarà sull'isola giusta, è così che ho scoperto la sua posizione.» lo avvertí, allentando la presa. «Deve aver viaggiato a lungo per trovarla...» osservò Jonah accarezzando il dorso dell'oggetto, definendo le ammaccature e i dettagli. «Si, che lei lo creda o no, questo è un viaggio che compio da molto più tempo di quanto si possa immaginare.» Rispose Inge osservando pensierosa la bussola. «Quando sbarcheremo sull'isola io non potrò seguirvi, ma manderò con voi alcuni dei miei uomini più fidati: loro saranno pronti a proteggervi e farsi avanti, conoscono quel che li aspetta.» Iniziò, tornando vispa e determinata «L'isola dovrebbe essere libera e sicura, ma non possiamo averne la piena certezza, quindi chiedo a lei e ai suoi compagni di fare attenzione e di essere pronti a qualsiasi cosa. Mandi con lei il gruppo più unito e forte, e tutto andrà per il meglio» Jonah annuì deciso.

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