16 - Hogsmeade

Mulai dari awal
                                    

Una volta oltrepassata la soglia del portone in quercia, l'aria frizzantina dell'autunno, che da giorni imperversa su Hogwarts e i suoi confini, ci investe e un brivido di freddo s'inerpica lungo la mia schiena. D'istinto, mi stringo nelle spalle, affondando il viso nella sciarpa, fino alla punta del naso.

Tutti insieme, c'incamminiamo lungo il sentiero ciottolato che conduce direttamente alle porte del villaggio di Hogsmeade, il quale si riempie in pochi minuti di un fiume di ragazzi e ragazze ridenti e chiacchierini.

Un cielo plumbeo, coperto da nuvoloni grigi e pesanti, domina il paesaggio. Forse in giornata pioverà, ma questo non pare intaccare in alcun modo il buon umore generale che ha appena invaso la strada verso la piccola cittadina.

Dopo circa una buona mezz'ora di cammino, finalmente giungiamo al villaggio. Qui, il flusso compatto degli studenti si scompone e si dirama in gruppi separati, sparpagliandosi rapidamente in diverse direzioni.
Io e le mie compagne decidiamo di proseguire dritto, imboccando quella che ci sembra essere la via principale e addentrandoci così nel cuore di Hogsmeade.

Da entrambi i lati si affacciano sulla strada svariate botteghe, in un vivace susseguirsi di vetrine e insegne accattivanti. La prima tappa del nostro tour è Mielandia, un meraviglioso negozio di dolciumi, stracolmo di stravaganti articoli coloratissimi. Gli scaffali che adornano le pareti al suo interno pullulano di caramelle di ogni genere, come le Api Frizzole, simpatiche palline di sorbetto volanti, le Piperille nere che fanno sputare fuoco, Rospi alla Menta che balzano in bocca come se fossero veri, Scarafaggi a Grappolo, Lumache Gelatinose e tanto altro ancora.

Entrare sin da subito a Mielandia si rivela ben presto un grosso errore, dal momento che sia io che le mie amiche siamo colte dalla tentazione di spendere la maggior parte dei nostri soldi in dolci e caramelle. Solo dopo esserci riempite le borse (e un po' anche la pancia) di delizie zuccherine, finalmente ci decidiamo a uscire dal locale.

Risaliamo la via gremita di persone, finché non ci imbattiamo in quello che diventerà il mio negozio preferito in assoluto: Scrivenschaft's.
Si tratta di una cartoleria magica dove è possibile acquistare materiale utile per la scuola. Per istinto, mi fermo a osservare la vetrina, dove c'è una bella esposizione di piume dai colori e grandezze differenti.

«Mmm... avrei proprio bisogno di una penna nuova» dichiaro, così entro seguita dalle mie compagne.

A lungo e con interesse, esaminiamo una fila di penne infilate in calamai di rame.

«Credo che prenderò questa qui» mormoro più a me stessa che alle altre, mentre ammiro soddisfatta la mia scelta: una lunga piuma di coda di fagiano, chiara e con sottili striature nere.

Al banco, ognuna di noi paga il prezzo del proprio articolo, prima di uscire dalla bottega e di rituffarci in strada.

«Che ne dite di prenderci una Burrobirra?» propone Hestia, con voce allegra.

«Già... potremmo andare ai Tre Manici di Scopa!» si accoda Marlene con entusiasmo.

Mary ed io non potremmo essere più d'accordo: l'aria si è fatta più fredda, frizzante ed io comincio a sentire la punta del mio naso intorpidita. Ho proprio bisogno di mettermi a sedere e, soprattutto, al caldo.

Così ci incamminiamo veloci lungo la strada principale e, dopo pochi minuti, raggiungiamo il pub indicato da Marlene. Al suo interno, la locanda appare affollata, rumorosa e meravigliosamente tiepida. Io e le mie amiche ci guardiamo attorno spaesate, un poco frastornate dall'improvviso chiacchiericcio che ci ha accolto.

Al bancone, una donna ben tornita, dal viso grazioso e gioviale, è indaffarata a servire una chiassosa comitiva di stregoni barbuti, i quali danno l'impressione di essere un po' alticci.

I was Lily EvansTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang