Primo Capitolo

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- Sire, per l'incoronazione è tutto pronto quando vi.. -
- Verrò non appena sarò pronto mentalmente, non preoccupatevi Halfdan. -

Era il giorno dell'incoronazione e tutti, grandi e piccini, membri della nobiltà, militari e normali cittadini di Khaenri'ah, avrebbero assistito all'incoronazione del nuovo re. Quel giorno sarebbe stato un vero e proprio giorno di festa, che sarebbe rimasto nelle memorie di tutti e che, difficilmente, si sarebbe dimenticato, anche se ad accavallarsi vi fosse stato un altro avvenimento. Alberich si preparò a tale evento da sempre. Sarebbe stato destinato a ciò, è ben diverso.

Per quella mattina, come proprio solito, si alzò presto ed andò nella sala da bagno, per potersi preparare in modo appropriato all'evento della giornata. Passò diverso tempo davanti allo specchio del bagno a pensare tra sé e sé a cosa dire durante quel momento così solenne e che avrebbe cambiato la propria vita.
Egli era distrutto dentro di sé: non avere accanto i propri fratelli durante un avvenimento così importante della propria vita, risultò essere un brutto colpo nell'umore del futuro re, ma decise di mettere da parte i brutti ricordi del passato e di concentrarsi su ciò che doveva affrontare di lì a breve.

- Padre, siete stato trattato in modo malevolo dai vostri militari, addestrati da voi stesso per difendervi, esattamente dieci anni fa. Mia madre, vostra moglie, ha atteso il mio raggiungere l'età adatta per regnare ed eccomi qui, a prendere il vostro posto. Ero ben consapevole, fin dalla mia stessa nascita, ch'ero destinato ad arrivare così in alto nella nostra società, ma sarebbe stato più comprensibile avere al mio fianco il mio mentore, colui che mi ha insegnato tutto.
Probabilmente ho peccato nell'avere una relazione, durata anche diversi anni, con Lohefalter, in quanto è stata esattamente lei a distorcere le menti dei nostri militari. E' stato un duro colpo per noi, nel nostro sistema, ma sono riuscito a ricostruire tutto in modo quasi perfetto.
Pierro, mio padre e mio predecessore del trono di Khaenri'ah, spero siate al sicuro dovunque voi siate. - disse Alberich nella propria mente, nel frattempo ch'indossava l'altra metà della maschera di suo padre, passata di generazione in generazione, proprio per rappresentare la dinastia reale e tutti coloro che hanno avuto modo di potersi sedere sul trono, locato al centro della sala principale del palazzo reale.

In un primo momento, Alberich quasi esitò di voler diventare re per qualche secondo, mettendosi a paragone con il padre, Pierro Kreideprinz. Suo padre fu uno dei regni migliori che Khaenri'ah aveva avuto e, insieme a lui, il regno non era mai riuscito a spendere così tanto.
Non si sentiva all'altezza di tale ruolo, se gli fosse stato richiesto di paragonarsi al padre.
Ma deve farlo, deve farlo per il padre e per tutti coloro che sono fedeli nella figura del re.

Con l'aiuto di Halfdan, primo ufficiale dell'esercito reale e unico militare ch'era riuscito a non cadere in tentazione di Rosalyne Kruzchka Lohefalter, meglio conosciuta come La Signora, il futuro re indossò lo stesso mantello ch'il padre indossava in tutte le cerimonie ufficiali o in viaggi di scambio, cosa che accadeva sempre più di rado.

- Sire, vi vedo particolarmente cupo, state bene? Avete bisogno di aiuto?- domandò al futuro re.
- E' tutto apposto Halfdan, solo normale ansia prima di un evento che cambierà la nostra vita, specialmente la mia. Avere il proprio padre lontano da sè mentre si viene incoronati non è il massimo, ma tenterò di essere un re come lui, se non ancora meglio. -, pronunciò tali parole mentre percorreva le varie stanze per l'ultima volta da principe, prima di arrivare nella Sala Degli Specchi Reali, sala adibita alla più sacra delle celebrazioni reali: l'incoronazione.

Non appena si varcava la soglia, la Sala Degli Specchi Reali si presentava in modo a dir poco mozzafiato: era stata costruita di dimensioni abbastanza estese proprio per poter contere la maggior parte del popolo del regno per poter assistere a tale evento, con un tappero color blu navy e, ai bordi di esso e quasi come a voler formare un effetto simile ad una cornice, due piccole linee dorate che percorreva il centro esatto della sala.
Ad aspettarlo davanti all'altare, adornato di simboli e di doni ch'il precedente re aveva fatto predisporre proprio per Alberich e per quell'incoronazione, era presente la madre, con in mano la corona, ciò che avrebbe rappresentato e per ciò che avrebbe combattuto in ogni possibile guerra.

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