Chapter 2.

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Harry's Pov.

Dal primo momento in cui ho messo i piedi nelle mie morbide e calde pantofole ,questa mattina, ho capito che sarebbe stata la giornata sbagliata per tutto.
A partire dal fatto che quello scellerato di mio padre , il Conte di Hampshire , avesse indetto un bando a mia insaputa. Non che dovesse informarmi su ogni mossa che compiva ,certo..a meno che ciò non implicasse decisioni prese sulla mia persona!
Appena avevo scoperto che presto milioni di insegnanti super preparati e con la puzza sotto il naso si sarebbero presentati di lì a poco a Corte, cominciai a dare di matto.

"No Grace,si Grace..ma non ne ho voglia!" Avevo sbottato contro Grace,la balia che si era occupata di me fin dalla mia nascita e dalla quale,nonostante i miei diciotto anni già compiuti, non riuscivo a separarmi.
"Scusami Grace,davvero..non volevo lo sai,è che questa decisione presa senza il mio consenso non mi lascia nemmeno un angolo del cervello libero per pensare a come ci si comporta con una Signora che ,per lo più, non mi ha arrecato alcun fastidio" sorrisi in maniera colpevole.
Grace era una donnina di media statura,di diverse spanne più bassa di me, con una corporatura robusta e cicciottella.
Il suo volto pieno lasciava trasparire delle rughette,simbolo del passare del tempo, che si andavano ad annidare soprattutto attorno ai suoi graziosi occhi acquosi ,piccoli ma gentili.
Mia madre ci aveva lasciato dandomi alla luce, e ciò non mi permise mai di conoscerla. Nonostante ciò ero sicuro di aver ricevuto abbastanza affetto materno dalla mia Grace,che non mi aveva mai fatto mancare niente, con grande gioia di mio padre e ,ovviamente, del sottoscritto.

"Non si preoccupi signorino Harry,la conosco bene..quasi meglio del tascone del mio grembiule" ridacchiò graziosamente la donnina, regalandomi un buffetto sulla guancia destra.
Stavo per rimettermi a letto quando "Signorino?"udii e "Si?" Dissi.
"Se devo essere sincera,sempre che non le dispiaccia, credo sia un'ottima idea quella avuta da suo padre. Non la rende elettrizzato l'idea di imparare una grandissima quantità di nuove cose? L'idea di arrivare un giorno ad eguagliare la bravura e la preparazione del maestro che la seguirà? Sono sicura che arriverà qualcuno di così ben preparato e capace che.." ma la interruppi dicendo "Oh,andiamo Grace..saranno i soliti palloni gonfiati ,tutti impettiti poiché avranno l'onore ,lasciatevelo dire, di incontrare niente di meno che il figlio del Conte,il che non è cosa da poco" avevo detto,schiacciandole poi l'occhio burlandomi di me stesso.
"Ha intenzione di mandare via anche questi professori,vero signorino?" mi disse ,a metà tra lo sconsolato e il divertito.
Sorrisi malignamente perché,be..aveva colpito nel segno,e lei capi dal mio sguardo la mia conferma.
"Comunque non mi importa se lei li caccerà, gli insegnati arriveranno qui tra poco e ,se non se ne fosse ancora reso conto, è ancora nel suo adorato pigiama di flanella e seta, con i capelli spettinati ,ai quali prometto di dare una tagliatina un giorno di questi, e un intero trattamento di bellezza da fare" cominciò a spingermi via ,con le mani,
dal letto sul quale mi ero adagiato mentre la lasciavo parlare ,scocciato.
Risi all'udire "trattamento di bellezza" poiché sapevo si trattasse di tutt'altro. Era il modo gentile di Grace di dirmi che puzzavo e be, dovevo necessariamente lavarmi.
Diedi un bacio in guancia a Grace e mi diressi in bagno, "Pronto per iniziare il trattamento di bellezza" pensai ridacchiando.

~

Louis' pov.

Per arrivare a corte chiesi letteralmente a tutti i passanti che incontravo delle indicazioni perché, dannazione, in ventiquattro anni di vita non mi aveva mai nemmeno sfiorato l'idea di avvicinarmi anche solo ai giardini della contea.

"Harry Edward Styles III" aveva pensato mentre scorgeva già l'entrata della corte "chissà che pallone gonfiato sei" aveva sorriso amaramente.
Louis odiava, nel vero senso della parola, la nobiltà. Sarà perché la sua famiglia non era mai stata agiata e invidiava i re e le regine ,abitanti della sua testa, che quando non aveva che un pezzo di pane da mettere sotto i denti ,facevano festa con banchetti sontuosi.
Sarà che ,da ciò che gli avevano raccontato i suoi nonni, erano tutti troppo occupati a pensare a loro stessi e non gli importava se il popolo soffriva,era più importante divertirsi rincarando i prezzi,diminuendo gli stipendi e mettendo tasse talmente assurde che Louis pensava fossero frutto dell'immaginazione di qualcuno.
Era per questo che un passo nella direzione della corte in vita sua non lo aveva mai fatto, e adesso che si trovava a bussare al portone aveva una gran voglia di scappare.
Stava per farlo,quando qualcuno apri di poco la porta e vide una testa bianca fare capolino dalla fessura e "Prego,mi dica" sussurrare.
Era un ometto magro,basso e dalle mille rughe in volto.
Louis aveva provato un moto di tenerezza verso di lui,e allora decise che scappare non era più l'idea migliore. "Sono Louis William Tomlinson Signore,sono qui per il bando del Conte e.."

Non ebbi il tempo di completare la frase che il portone si aprì completamente e l'ometto, facendo un inchino, si mise di lato per permettermi il passaggio e "Sono onorato di conoscerla Signor Louis William Tomlinson" disse ,per poi alzare la testa con occhi che brillavano, prendere la mia mano e "Ho tanto sentito parlare di lei a valle", sussurrò.
Mi si colorarono le guance di un color porpora e senti calore in tutto il corpo.
"Non pensavo che la mia modesta fama fosse arrivata anche alle orecchie della corte"pensai,con una punta di orgoglio.
"Ma venga, non stia lì davanti la porta" disse tirandomi leggermente per le mani per invitarmi ad avanzare e " la condurrò subito dal Conte Styles, sarà lieto di riceverla". E così dicendo mi condusse in grande corridoio pieno di quadri.

~

Harry's pov.

Ero nella stanza delle riunioni di mio padre da ormai due lunghissime ed estenuanti ore,a fingermi interessato a ciò che dicevano gli insegnanti,annuendo distrattamente e scribacchiando un foglio di carta.
Ne avevamo incontrati almeno 15 fino a quel momento,e avevo trovato un minimo di 5 difetti in ognuno di loro,e mi ero premurato di esternarli a mio padre una volta rimarti soli.
"Harry,smettila. Non riuscirai a convincermi a lasciarti ancora una volta senza insegnante." Sbottò,passandosi pigramente una mano sul viso.
"Ma, se può consolarti" aggiunse " nessuno di questi insegnanti mi ha ancora convinto." Disse sconsolato.
"Musica per le mie orecchie" pensai con un sorriso furbetto.

Come a contrastare il mio pensiero bussarono alla porta.
"Prego" si limitò a dire mio padre.
George,il nostro più anziano maggiordomo , fece capolino ,per poi aprire la porta completamente lasciandoci scorgere la sua intera statura.
"Scusi Conte, è qui un altro insegnante accorso a causa del bando" disse composto.
"Lascialo pure passare , e grazie George" gli sorrise.
George si congedò e ritiratosi dietro la porta lo sentii sussurrare un "Prego,può entrare" e mi era parso di sentire anche un "Buona Fortuna".

In quel momento, dalla porta della stanza delle riunioni di mio padre, entro una figura snella e ordinata.
Aveva i capelli ,sistemati in maniera impeccabile , di un castano chiaro abbastanza comune, i lineamenti forse fin troppo femminili e labbra sottili ma curate.
Avanzò verso di noi con passo fiero e sicuro,dirigendosi verso mio padre e ,una volta raggiunta la scrivania, gli strinse saldamente la mano.
"Louis William Tomlinson, per servirla." Disse con voce melliflua che ,per qualche strana ragione mi fece venire i brividi.
Fu al termine di quelle parole che fece una sorta di mezzo inchino,del tutto formale e ,appena alzati gli occhi da terra, si lasciò sfuggire un'occhiata verso di me e mi parve di vederlo sussultare.
O forse ero io,perché avevo davvero sussultato.
Se prima mi era parso di sentire dei brividi al suono della sua voce, adesso ero totalmente sicuro di averli sentiti, perché degli occhi così belli, dannazione, non li avevo mai visti.


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Eccomi con un nuovo capitolo..decisamente più lungo del precedente,ma ancora di passaggio.
Sinceramente non voglio scrivere una storia che non interessa a nessuno,ragion per cui, se non stellinate e non mi lasciate nessuna considerazione (anche che sia una critica), non continuerò.
Su Twitter sono
@beautyxxp .
Ciao ciao.

Forbidden love - Amore proibito.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora