"Principessa Katherine" mi chiama una voce maschile che mi sembra di riconoscere.

Mi volto e vedo uno di quei vampiri che mi stanno sempre intorno quando c'è anche Sharon, che tra parentesi non vedo dal giorno del compleanno di Wendy.

"Sì?" chiedo con un tono che non esprime molta felicità, un po' per il sonno e un po' per algebra.

"Ci sarebbe un problema con Sharon. Abbiamo provato ad aiutarla, ma ci ha respinti tutti, così mi chiedevo se lei....potesse provare a capire cosa abbia" mi spiega con un po' di timidezza, o forse paura che io reagisca male, oppure entrambe le cose.

"Perché io? Non è che io e Sharon siamo grandi amiche" rispondo.

"È vero, ma essendo la principessa forse non le dirà di no" ribatte lui spiegandomi le sue motivazioni.

Guardando il lato positivo, però, andare da Sharon mi permetterà di saltare algebra.

"Dove si trova?" chiedo decidendomi di vedere cosa abbia la vampira.

"È al lago dove abbiamo fatto il festino a cui si è unita l'ultima volta, ricorda?" mi domanda e io annuisco, per poi dirigermi in quella direzione.

...

Dopo circa un quarto d'ora, arrivo al lago, vedendo Sharon seduta sulla riva che guarda l'acqua calma, con le ginocchia contro il petto e le braccia attorno ad esse.

Mi avvicino a lei e sentendo il rumore delle mie scarpe sui sassi, si volta verso di me, mostrandomi i suoi occhi arrossati.

"Un tuo amico mi ha detto che non stavi bene e mi ha chiesto di venire da te" spiego mettendomi alla sua destra, ma rimanendo in piedi.

Non ho una gran voglia di ritrovarmi i segni dei sassi sul mio fondoschiena.

"Non si offenda, ma non voglio neanche la sua compagnia" risponde tornando a guardare il lago, mentre io mi decido a rendermi un po' più....come Wendy.

Poso il mio zaino a terra e mi accovaccio in parte a lei.

"Non ti fa bene tenere tutto dentro" le dico cercando un modo per farla aprire con me.

Wendy ci riesce sempre così bene, dovrebbe essere facile.

"Con tutto il rispetto, so benissimo cosa fa bene a me o no" mi risponde con un tono secco, come a voler chiudere la conversazione.

Okay mi correggo, non è poi così facile.

"Come vuoi" concludo rinunciando a tirarla su di morale, perciò mi rialzo, riprendo il mio zaino e ritorno verso la scuola.

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[Allyson's Pov]

Busso tre volte alla porta dell'ufficio della preside e subito sento la sua voce dirmi di entrare, perciò apro ed entro, vedendo la Von Crowd in piedi davanti alla sua scrivania.

"Ben arrivata" mi saluta con un sorriso cordiale che ricambio.

"Per quale motivo mi ha fatta chiamare?" domando visto che ero nella mia classe di letteratura quando una delle bidelle è entrata dicendo che la preside voleva vedermi.

"Per questo" risponde indicandosi l'avambraccio sinistro e facendomi capire che si riferisce al marchio.

"Finché Dominik non troverà un modo per metterti in contatto con l'Alto Reggente, per la sicurezza di tutti devo aiutarti, in modo tale che non capitino altri incidenti come quello alla Congrega" mi spiega e la mia mente mi riporta indietro a qualche giorno fa e al terrore che ho provato nel vedere Wendy e Jack ridotti in quel modo.

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