Nuovi membri

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Leonardo aveva quasi quattro anni e parlava come un filosofo esistenzialista del '900.
Mattia e Christian si chiesero da dove potesse aver preso quella capacità di articolare discorsi che non apparteneva di certo a loro.
Commentava tutti i cartoni animati ad alta voce e loro erano costretti a rispondergli, altrimenti in qualche modo gliela avrebbe fatta pagare.
I suoi preferiti erano quelli con gli animali ed avevano perso il conto di quante volte avessero visto Il re  leone o Il Libro della giungla.

I loro fan avevano preso a fare i regali più al piccolo che a loro stessi e la cameretta si era riempita di peluches di ogni forma e tipo.
I nonni non migliorarono la situazione perché al compleanno gli regalarono un cavalluccio a dondolo ed un leone enorme che aveva chiamato Simba.
Ad ogni animale aveva dato un nome ed un carattere ben preciso, che ovviamente funzionavano astutamente da colpevoli quando succedeva qualcosa.
Lasciava tutto a Terra? Era colpa di Tom.
Rompeva qualcosa? Era colpa di Jerry.
Non faceva il riposino pomeridiano? Era colpa di Gasgas che lo disturbava.
Ne aveva una ogni volta e lo diceva con una serietà tale che contraddirlo sembrava quasi una cattiveria contro la fantasia di quel nanetto.
Poi con quegli occhioni e quelle labbrucce sapeva di avere ascendente su chiunque e se ne approfittava, tranne Mattia che si rivedeva perfettamente.
Quando voleva qualcosa bastava che facesse due moine ed era il sultano dei brunei.

Non si stupirono quando un giorno a tavola gli fece la fatidica domanda.

"Compriamo un cagnolino bianco?"

Christian e Mattia si girarono verso di lui che continuava ad impugnare il cucchiaio mangiandosi le stelline con il formaggino.
Si guardarono con l'intenzione di capire chi dovesse rispondere, ma non riuscirono a fare altro che creare silenzio. Non ne avevano mai parlato, sebbene amassero i cani, perché sarebbe stato un impegno grande e avevano una vita frenetica.
Gli promisero che ci avrebbero pensato nelle speranza che potesse dimenticato, ma non fu così.
Ad ogni occasione buona ricordava ad entrambi il suo desiderio quasi fosse diventato un disco.

" Natale è vicino, possiamo prenderne uno. È il primo Natale che ha ben chiaro chi sia Babbo Natale e sarebbe un bel regalo." Disse Mattia che era il più propenso all'idea. Aveva cominciato a pensarci e si era sempre più visto con cagnolino in casa.

"È un impegno grande il cane. Poi non sappiamo come potrebbe prendere la sua presenza in casa."

"Christian stiamo parlando di Leonardo. Ha dato i nomi a 20 peluches e ci parla e balla come se fossero amici."

"Sì, ma un cane vero è un'altra storia."

"Secondo me possiamo accontentarlo."

" Poi dici che sono io che lo vizio troppo." Lo sfottè dandogli un bacio a fior di labbra.

"La verità è che piacerebbe anche a me un cane in casa."

Christian si mise le mani sul viso in gabbia.

"Come faccio a dire di no a principe 1 e principe 2? Voi sarete la mia rovina con quegli occhioni da bambi." Si arrese e Mattia gli si lanciò addosso con in mano ancora le decorazioni per la casa.

"Grazie,grazie,grazie. Te l'ho detto che ti amo?" Chiese baciandogli tutto il viso.

"Oggi solo una volta ed è poco. Soprattutto perché ti ho appena dato ragione, non vale." Rise CHristian mentre Mattia continuava a baciarlo.

In quel momento arrivò Leonardo che tutto fiero portava in mano un disegno da fare vedere ad entrambi.

"Ho disegnato Babbo Natale che mi porta i regali." Annunciò come se avesse tra le mani un Michelangelo.

TRACCE DI NOI - C&MWhere stories live. Discover now