Capitolo 1

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Donne,soldi,successo. Avevo di tutto ma non mi serviva questo. No,io volevo qualcos'altro. Neanche io so dire per certezza cosa volevo. Ci riflettevo mentre guardavo la coppa alla mia desta. Era bagnata dallo champagne che i miei compagni avevano versato durante i festeggiamenti ma risplendeva lo stesso con attorno il fiocco tricolore Si avevamo vinto la Coppa Italia noi del Napoli. Una mia parata è stata decisiva.

"Fede,Fede uno di noi" urlavano i tifosi quando uscimmo dallo stadio. Io sorrisi a tutti e li salutai,oltretutto erano i miei tifosi

Salii sul pullman venni elogiato dalla squadra che mi dedicò cori. Io imbarazzato non sapevo che dire,che fare...cioè non ero abituato a tutto questo successo. Cioè capitemi io ero cresciuto calcisticamente nei campi più provinciali d'Italia. Fango,zolle,talvolta dovevamo anche cacciare di tasca nostra i soldi per la trasferta. Ma la passione per il calcio mi faceva superare tutte le difficoltà e adesso ritrovarmi nella mia squadra del cuore ed essere decisivo in una partita così importante è solo motivo d'orgoglio per me.

"Coca e mignotte tutta la notte"- urlavano i miei compagni al ritmo delle mani. Nah,non avevo bisogno di prostitute ne tanto meno di droga. A me bastava quel pallone per andare in ecstasy. Donne?? Pfff.

"Te l'ho detto io di buttarti a destra eh"-disse un mio compagno da lontano

"Sisi,certo come no...è il segreto dei numeri uno"- gli risposi ridendo

Scesi dal pullman e sentii una donna che corse verso di me e che mi abbracciò. Era Mia la mia migliore amica. Una donna da far invidia a chiunque. Alta 1,80 metri,capelli biondi,occhi color nocciola, era leggermente truccata e aveva una sensualità da poche.

"Fede,sei stato bravissimo"- mi disse contenta Mia." Hai fatto vincere una coppa alla tua squadra del cuore.Ti rendi conto??"

Io la vidi e le dissi "grazie Mia,non sai la felicità che provo in questo momento"

"Ricordo come se fosse ieri quando piangevi per il Napoli in Serie B"- mi disse Mia ridendo

"Per favore non farmelo ricordare,che ci rimasi malissimo"- le dissi io sorridendole

"Va bene andiamo a casa dai tutti gli altri ti stanno aspettando".

Mia oltre ad essere la mia migliore amica era anche la mia vicina di casa. Abitavamo sullo stesso piano.

Arrivammo a casa,salii le scale ed aprii la porta. Sentii un "SORPRESA". C'erano i miei genitori e alcuni miei amici. Fra di essi si staccò uno e mi si avvicinò

"Ben fatto,bomber". Era David il mio migliore amico,mi chiama sempre così da quando ci conosciamo,il bomber sarebbe l'attaccante che fa gol ma a lui non importa mi chiama così anche se sono portiere. Era uno di quei fanatici del fisico, un Don Giovanni che andava con qualunque donna. Fascino partenopeo, occhio azzurri e capelli con il ciuffo in avanti.

"Grazie David,grazie a tutti voi davvero senza il vostro sostegno non ce l'avrei mai fatta."- dissi io quasi scoppiando a piangere.

Allora David fece zittire per un attimo la gente che c'era

"Ma è vero che in futuro ci presenterai la tua ragazza??Ne parlano tutti i giornali oramai"- mi disse David dandomi una pacca sulle spalle.

"Ehm...lasciamo stare per adesso il tema amore"-dissi io

"Daiii la vogliamo conoscere,siamo tutti impazienti"- disse David dandomi dello champagne in mano

"No davvero dai sono stanchissimo...festeggiamo piuttosto"- dissi io cambiando subito argomento.

Mia madre preparò una cena con i fiocchi, mangiai di tutto avevo tanta fame (dopo tutto me lo meritavo). Verso le 23 David e Mia se ne andarono e io salii sopra in camera mia. Mi distesi sul letto-

Ripensavo ancora a quando parai quel rigore decisivo. Sentii tutto il boato dello stadio urlare il mio nome,una sensazione bellissima. Ripensavo anche alle parole di David. Una donna?? Oh no,non è ciò che voglio. Chissà cosa penserebbero se dicessi a loro di essere...gay


E' il mio primo capitolo che scrivo,ditemi cosa ve ne pare :)

La solitudine dei numeri unoWhere stories live. Discover now