Paper rings

glimpse of us

Fare l'amore con lei è diverso da qualsiasi altra esperienza abbia mai fatto in vita sua. Najwa è semplicemente incredibile.

"Incredibile!" è l'esatta parola che sfugge dalle labbra di Maggie quando la donna in ginocchio davanti a lei trova il suo clitoride e inizia a succhiarlo.
Quel suono meraviglioso non sfugge alle orecchie di Najwa.
"Dillo ancora." la incoraggia.
Maggie si morde il labbro inferiori e stringe le cosce attorno alla testa della donna della sua vita.
Sente la sua lingua fare su e giù e ad ogni battito di ciglia si sente più vicina ad urlare a pieni polmoni perché da qualche parte tutto quel piacere dovrà pur uscire, altrimenti sarà lei ad esplodere.
"Sei incredibile." ripete, la voce strozzata quando il dito di Najwa entra dentro di lei senza preavviso.
"Fottutamente incredibile."

Najwa si ferma solo un secondo. Un sorrisetto soddisfatto si forma sulle sue labbra e Maggie vorrebbe schiaffeggiarla. Sa perfettamente cosa le sta facendo, le sensazioni che le sta provocando. Sa di essere lei la ragione di ogni gemito che sfugge dalle sue labbra.

Dalla sua posizione Najwa si sente invincibile e non importa che sia lei quella in ginocchio, non importa se aldilà di quella porta ci sono delle persone che le attendono e che si aspettano da loro tutto fuor ciò che stanno facendo. Le importa solo di Maggie e del modo in cui i suoi fianchi si muovono per farle prendere tutto ciò che Najwa ha da offrirle.

Le dita dentro di lei ora sono due. La testa di Maggie ricade indietro, contro il muro che la sostiene.
Si schiarisce la gola tendando di recuperare la voce. Le parole che escono dalla sua bocca invitano Najwa a muoversi più in fretta.

"Scopami. Non smettere."

Il suo cervello registra a malapena ciò che si è appena lasciato scappare. Non è di certo il tipo che si mette a dire cose sconce durante il sesso. Anzi, di solito è piuttosto silenziosa.
Ma non oggi, non con Najwa dentro di sè. Non quando l'orgasmo è così vicino.

Najwa sposta le labbra sulla sua coscia, troppo lontana dal centro del suo piacere.
Vorrebbe protestare, ma quando anche il terzo dito trova posto accanto agli altri, ogni pensiero si dissolve.
Le sue mani finiscono automaticamente tra i capelli di Najwa per attirarla ancora più vicina al suo corpo.

Dio, è tutto così inappropriato.

Manca così poco.
Davvero pochissimo.

"Oh caz..."

Una mano le tappa la bocca nell'esatto istante in cui qualcuno bussa ancora una volta alla porta.
L'orgasmo arriva nel momento più sbagliato di tutti perché vorrebbe poter gridare il nome della persona che l'ha fatta venire in quel modo.
Invece non può.

Najwa si rimette in piedi. È di nuovo più alta di lei, più intimidatoria eppure ha la stessa sicurezza nello sguardo proprio come poco fa quando stava tra le sue gambe.

"Che c'è, bambolina? Ora la smetterai di tenermi il broncio?"
Lo dice ridendo, con quel suo tono da stronza.
"Come scusa?"
Maggie non riesce a credere alle sue orecchie. Non l'ha scopata perché lo desiderava; l'ha fatto per provare per l'ennesima volta chi è al potere.

Stronza.

"Sai che ti dico?" inizia Maggie.
"Qué?"
Il luccichio negli occhi di Najwa è davvero irritante.
"Mi dispiace per te." risponde semplicemente.
"Ti dispiace per me?"
Najwa sembra incredula.
"Sì, mi dispiace per te perché d'ora in poi, ovunque andrai, qualunque persona incontrerai e ti porterai a letto, non avrà mai il mio stesso sapore. Non sarà mai me e forse ora non te ne frega un cazzo, ma quando ti renderai conto di cosa hai lasciato indietro sarà troppo tardi."

E così la lascia ed esce da quello stupido stanzino.
Lontano da Najwa.
Lontano dall'unica cosa che desidera e desidererà sempre.

—————
Non so cosa sia. Volevo solo vedere se ero ancora capace di scrivere. Ciao.