verde

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Ciao, semplicemente ciao
Disegno l'erba, verde come la speranza, come frutta ancora acerba

Un bagliore e tutto intorno a me brilla di un unico colore...

Un colore accecante, vivace... Vivo...

Così diverso da me...

Non credo possa donarmi... Ma ormai... Sono morto e se questo è il mio viaggio per l'inferno... Tanto vale affrontarlo come viene, sono così stanco di combattere...

Il bagliore si dirada dopo qualche secondo ed una figura a me fin troppo famigliare, mi fa arretrare di un passo...

I: "ciao Tenko"

T: "Tu? Cosa ci fai qui? Sono riuscito a portarti con me nell'oltretomba? Cazzo però se sapevo di dover passar l'eternità con te avrei richiesto almeno un girone dell'inferno di distanza.... Che poi aspetta... Perché TU sei qui?"

Izuku semplicemente sorrise facendo qualche passo avanti, mentre ormai l'ex villain arretrava in quella coltre oscura se non per un solo colore, che spiccava vivido negli occhi e nei capelli del ragazzo di fronte a lui...

I: "sai... Non ne ho idea... Potrei dirti One for all... Ma non penso sia quella la risposta... E poi non credo che questo sia l'inferno... Troppo...vuoto... Direi piuttosto un limbo... Ma hei, smettila di arretrare non ti colpisco mica... Come sai...non siamo più rivali, non c'è più bisogno di lottare..."

Tomura come ad accorgersi solo in quel momento dei suoi passi si fermò di colpo, pensò fra sé e sé per qualche istante per poi corrugare le sopracciglia e dirigersi a grandi falcate verso il verdino, tirandogli un forte schiaffo sulla guancia, ma inaspettatamente, nell'istante in cui izuku si portò una mano al volto intonando un verso di dolore anche Tomura sentì le sue stesse dita colpirlo il pieno zigomo...

I: "ma sei cretino? Ha fatto male!"

T: "sì bhe... Anche tu non ti sei trattenuto"

I: "guarda che io non ho fatto niente idiota"

Tomura spalancò gli occhi mentre la bocca si apriva senza emettere però alcun suono...

Allungò una mano tremante e l'appoggiò delicata sul braccio di izuku, sentendo lui stesso, il calore di cinque dita, su quell'esatta parte del corpo...

Per poi ritrarla di scatto come se si fosse appena scottato...

T: "t-tu... Tu l'-l'hai sentito... O...o solo-"

I: " sì Tomura l'ho sentito... Come lo schiaffo di prima... A quanto pare tutto ciò che farai qui dentro ti tornerà in dietro in egual misura... Ma a parte questo... Hey è stato il nostro primo incontro senza menarci... più o meno... Grazie!"

Il sorriso sul volto di Izuku lasciò ancora più destabilizzato il maggiore che guardandosi intorno spaesato allargava le braccia in un ampio gesto

T: "tutto... Tutto questo non ha senso..."

I: "ah... Non guardare me... È la tua mente non la mia... Anche se... Ammetto che potrei immaginare uno scenario simile anche alla mia morte... Ho sempre pensato che in fondo non fossimo così diversi..."

Gli occhi di Tomura tornarono a posarsi sugli smeraldi del minore, arreso a non poter far nulla per cambiare la situazione immerso in tutto quel nero...

T: "quindi... Quindi non sei sconvolto per... Per tutto questo?"

I: "non particolarmente, non possiamo farci nulla no? E poi io sono qui, ma non sono morto, però il mio corpo è fisico...è tutto un po' strano...ma ho sempre sperato di poter stare anche solo un minuto in tua presenza senza tutta quella storia di eroi, villain, quirk e mezzo mondo da salvare... Semplicemente tu ed io..."

T: "e perché mai? I tuoi occhi non si sono mai nemmeno posati sulla mia figura cosa dovresti volere da me?"

I: "è proprio questo il punto... Mi dispiace di non averti visto prima e quando i miei occhi hanno scorto i tuoi colori... Ormai era troppo tardi... Li avevi già completamente persi... Forse è per questo che siamo qui? Per aiutarti a ritrovare i tuoi colori... Ma non è questo quello che volevo-"

T: "no no... Frena un attimo... Siete? "

I: "bhe... Come sono apparso io, può arrivare anche qualcun altro... In fondo... Io sono solo il verde... "

Tomura sospirò passandosi stancamente una mano sul volto...

T: "hai ragione... Questo è PER CERTO uno dei giochi che la mia mente sarebbe disposta a pormi d'inanzi... Ma io i mei colori li ho persi all'età di sei anni... Non so cosa tu possa aver visto ma quelli, di sicuro, non erano i miei..."

Izuku si portò due dita sotto al mento con aria pensierosa per poi guardare nuovamente il ragazzo...

I: "allora forse... Devi solo imparare a guardarti meglio...ma tralasciando questo... Come stavo dicendo c'è una cosa che ho sempre voluto fare e non sprecherò adesso il mio tempo, che non so nemmeno quanto durerà, ora che ho la possibilità che tu non mi riduca ad un mucchietto di polvere..."

Izuku avanzò di qualche passo, Tomura non lo guardava nemmeno più negli occhi, aspettandosi chissà quale tipo di tortura che lo avrebbe punito per le sue azioni passate, ma con grande stupore un calore rassicurante gli invase il petto ed abbassando lo sguardo...

Un cespuglietto vede affondava sul suo torace mentre le braccia di izuku si stringevano alla sua schiena...

T: "p-perché?"

I: "perché mi dispiace non essere riuscito a salvarti..."

Tomura deglutì a vuoto, ma alla fine assecondò quella stramba falsa che la sua mente gli stava rendendo così reale e dopo una vita passata ad uccidere le sue mani si strinsero su quella schiena... Nel suo primo, vero abbraccio, mentre un bagliore verde iniziava a circondarli, senza che nessuno dei due però, se ne rendesse conto...

Tomura chiuse gli occhi inspirando a fondo quel dolce profumo di casa che da troppo tempo non percepiva, rilassando i muscoli ed abbandonandosi completamente a quel ragazzo... Che forse non era così sbagliato come immaginava...

Una lacrima lasciò le sue ciglia e strinse più forte a sé quel corpo, in un muto ringraziamento, per avergli fatto percepire nuovamente il calore, scacciando via il freddo che da anni strisciava nelle sue ossa...

I: "grazie Tomura e perdonami... Per tutto... Mi mancherai... Allora... Semplicemente ciao"

E come era comparso izuku si dissolse in tanti piccoli scintillii verdi mentre Tomura riapriva le palpebre, sorridendo malinconico... Senza accorgersi, che una punta di quel verde, anche se piccola, splendeva ora nei suoi occhi 

 Senza accorgersi, che una punta di quel verde, anche se piccola, splendeva ora nei suoi occhi 

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