Epigrafe

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Ridesto infine,
Dopo lungo sonno,
In lacrime in quest'ultimo saluto
Dinanzi a una voragine:
Il silenzio
Di pagine su pagine, su pagine...

Un fuoco mi divora,
È l'inquietudine
Che mi ha lasciato dentro riconoscerti
Distante come un tenero ricordo
Di gioventù.

Nostalgico,
Indelebile,
Fruttato,
Multistrato,
Pachidermico,
Ma irrimediabilmente consumato.

Diparte insieme a te ciò che rimane
Di un già sfibrato e logoro entusiasmo.

Il mondo non ci vuole, non ci merita
O forse siamo noi a non esser degni
Di tanta scellerata dabbenaggine?
Ordunque a cosa serve arrovellarsi?

Che vada tutto al diavolo.
Si appronti
Soltanto qualche epigrafe a futura
Memoria,
Per chi non avesse in conto
Il tanfo in cui imperterriti si naviga.

Qui giace, se vi pare, il risultato
Di tanto riprovevole trasporto,
Lo spirito di chi non ha trovato
In questa vita valido supporto.

Seven•ElevenWhere stories live. Discover now