capitolo 2: primo giorno di lavoro

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Poco fa mi ha chiamato il capitano per dirmi alcune cose, ha detto anche che lavorerò con il tenente Anderson e Connor.

Non credevo che avrebbero lasciato lavorare un androide al dipartimento, ma è giusto.

Non vedo l'ora di conoscerlo! Ok mi calmo. 

Ok, oggi è il mio primo giorno di lavoro! Sono leggermente emozionata, ma solo perché non vedo l'ora di conoscere nuove persone, iniziare a lavorare e... ok forse sono molto emozionata!

Chissà che tipi sono i miei colleghi... ma li conoscerò tra poco, perciò è meglio sbrigarsi.

Vado a farmi una doccia, e mi metto una maglia a maniche lunghe di un gioco, sopra una felpa nera dato che fa sempre freddo e credo che stia per piovere, pantaloni neri, e vans nere.

Pettino i capelli, poi metto un po' di mascara e copro le occhiaie che ho da sempre, poi metto un rossetto leggero.

Prendo uno zainetto con delle cose che mi serviranno sicuramente, e vado a lavoro.

Quando esco chiamo un taxi, e arrivo al dipartimento.

Ho leggermente paura, e sono in ansia.

La mia testa si è già fatta un milione di film mentali.

Entro finalmente.

Vedo connor e il tenente, mi avvicino.

"Buongiorno" dico io cercando di calmarmi.

"sei quella nuova?" mi chiede il tenente.

"si esatto"

"Quella è la tua scrivania"

"grazie mille" dico io, cercando di essere più professionale possibile.

Mi siedo e inizio a leggere i casi.

"Allora, che abbiamo da fare oggi?" chiedo io.

"dobbiamo andare in una casa abbandonata, è stato trovato un tizio morto. E non si trova il suo androide. Credono l'abbia assassinato lui, i vicini dicono di avere sentito delle urla."

"nome del tizio?"

"Gionh brown"

"è sulla 54 di breveth avenue" interviene connor, io lo guardo e accenno un sorriso.

"ok andiamo a vedere la casa del tizio morto" dico io scocciata, alzandomi e mettendo di nuovo lo zainetto sulle spalle.

Andiamo con la macchina del tenente.

Io sono seduta dietro.

iniziano a parlarmi.

"Jade Evans giusto?"

"si, esatto"

"perché si è trasferita a detroit?" chiede connor.

"per cambiare aria, per dimenticare..." per trovare un motivo per andare avanti...

"Dimenticare cosa?"

"Il passato" dico io con tranquillità, cosa strana, non parlerei mai così tanto di me.

"ok... ma perché proprio detroit?" ma la smettono di farsi i cazzi miei?

"Ho sempre pensato che è una bellissima città, e ho pensato che fosse il posto migliore per ricominciare"

"piena di scassamenti di coglioni..." continua hank

"beh si"

connor è leggermente confuso.

"prima faceva la barista giusto?" chiede connor.

"si, esatto. Era per pagarmi l'università"

"abita da sola?" a questo punto normalmente dovrei già averli insultati entrambi.

Fiori Di Ibisco- Detroit: Become HumanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora