Successivamente, un ragazzo sulla mia sinistra alza la mano e il professore gli da il permesso di parlare.

"Come finì la storia di Selene e Solaris?" domanda e così il professore riprende a camminare.

"Si giurarono odio eterno e da lì nacque la rivalità tra vampiri e licantropi. Selene ebbe tre figli e ognuno di loro si unì con una diversa persona. Il primo si sposò con una ninfa delle acque e da lì nacque la discendenza delle sirene. Il secondo si innamorò di un'umana, ma per non farle del male le diede degli incantesimi della madre con cui potersi difendere. La magia intaccò l'anima della donna, rendendola una strega e insieme al figlio di Selene diedero inizio alla discendenza delle streghe. Il terzo, però, era diverso, perché non voleva l'amore, ma il potere, così trasformò una donna in un vampiro, costringendola con la violenza ad avere dei figli ed ecco come ebbe origine la discendenza dei vampiri Oscuri, che crearono i vampiri normali trasformando comuni umani"

Il professor Truesdale fa una pausa, mentre tutti noi prendiamo appunti sul suo racconto.

Non credevo che i vampiri Oscuri nacquero praticamente da uno stupro.

Se ci penso, mi sento in contrasto con me stessa, perché da un lato sono fiera di essere un vampiro Oscuro, ma dall'altra, sapere che esisto solo grazie ad una violenza del genere, mi provoca un certo ribrezzo verso la mia stessa razza.

"Per quanto riguarda Selene, nessuno sa cosa le accadde. Una notte svanì nel nulla e nessuno la vide più. C'è chi pensa che sia morta e chi no, ma purtroppo non si può sapere" conclude spiegando come nacque la discendenza di Selene.

"Per quanto riguarda Solaris, invece, ebbe anche lei tre figli, più precisamente due maschi e una femmina. Il primo figlio mandò avanti la discendenza dei licantropi, ma non con la violenza, bensì trasmettendo i suoi geni di lupo alla progenie. Il secondo si innamorò di una ninfa dei boschi, dalla quale ebbe il primo elfo. La figlia, invece, nacque con un difetto genetico: non possedeva il gene del licantropo" spiega lasciandoci stupiti sul finale.

"Quindi il gene del licantropo può non essere ereditato" deduce uno studente dietro di me e il professore gli fa un cenno affermativo.

"Questa ragazza visse la sua vita usando la magia bianca della madre sempre a fin di bene, mai per ferire o per un tornaconto personale. Era di una bontà senza paragoni e secondo le antiche scritture, la natura la volle ricompensare, facendola diventare una guardiana di essa: una fata" ci spiega finendo di parlare della stirpe di Solaris.

"Cosa accadde a Solaris?" domanda una ragazza, che, a giudicare dal suo odore, è sicuramente un licantropo.

"Ci stavo arrivando" le risponde il professore.

"Solaris era mortale e come tale morì alla veneranda età di 137 anni. A quanto riportano le antiche scritture, si tenne una grandissima commemorazione, a cui tra l'altro parteciparono i figli rimasti in vita e i discendenti di Selene. Si dice anche che proprio la stessa Selene venne avvistata al funerale, ma non si hanno prove concrete di questo" conclude tornando ad appoggiarsi alla cattedra, lasciandoci il tempo di finire di scrivere.

Improvvisamente, mentre finisco di scrivere, sento i miei canini allungarsi, segno che ho bisogno di nutrirmi e questo porta i miei sensi ad amplificarsi, specialmente il mio udito che inizia a concentrarsi sui cuori battenti dei presenti e sul sangue che scorre nelle loro vene. Alzo la mano e il professore mi concede di parlare.

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