3. The Ancient Book and the Mysterious Boy

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La coperta mi copriva solo il ventre, e un brivido di freddo mi percorse la schiena, stropicciai gli occhi, il sole mi illuminava il viso con un tiepido calore, e i miei capelli rossi spettinati, mi circondavano il viso.

I segni delle lacrime ancora vivide sul mio viso, mi toccai le labbra e ripensai a quel bacio, una fitta al cuore mi percorse il petto, e i miei occhi iniziarono ad inumidirsi di nuovo, ricacciai quelle gocce piene di sentimenti di nuovo dentro di me, sentimenti che stavano esplodendo nel mio petto, per tutti pianti che stavo trattenendo, sentivo che da un momento all'altro sarei scoppiata nel dolore più assoluto, come due pianeti che stanno per toccarsi ed esplodere in piccoli frammenti di luce, come una stella che sta per morire e la sua luce si affievolisce sempre di più fino al suo ultimo attimo di vita.

Come facevo a provare questa folle sofferenza per un ragazzo che avevo appena conosciuto, che avevo appena visto? Qualcosa mi legava profondamente a lui, ma che cosa?

Cercai di eliminare dalla mia mente quei innumerevoli pensieri su Andrea, quando il mio cellulare squillò, una chiamata da un numero sconosciuto, non sapevo se rispondere, decisi di rispondere indipendentemente da chi era.

-Ehi mia piccola Kila- quella voce mi era famigliare, l'avevo già sentita

-C-Cail..- arrossì di colpo -Non chiamarmi mai più così, non siamo fidanzati..-

-Va bene allora ti va di uscire?- la sua voce era seria e romantica allo stesso momento, mi morsi un labbro -Ti devo parlare di una cosa importante...-continuò, alzai gli occhi al cielo, ancora un po' rossa in faccia -Va bene usciamo...- sorrisi, mi vesti velocemente con una gonna a ruota rossa ,corta fino alla coscia, una canottiera nera con il pizzo, un golfino nero e tronchetti neri con il tacco, scesi le scale, e vidi Anna ancora con gli occhi stanchi, intontita dal sonno, Andrea che stava cucinando a petto nudo con i capelli arruffati. Senza che nessuno mi notasse, presi dal piatto un pezzo di toast e me lo infilai velocemente in bocca, -Dove stai andando con tutta questa velocità ? -disse Anna con ancora la voce un po' assonata, le mani che toccavano l'orlo del bicchiere fumante e gli occhi bassi e vuoti, sembrava che avesse passato una brutta nottata pure lei, Andrea si girò per vedere se Anna si stesse rivolgendo a lui, e i nostri occhi si incontrarono, io gli abbassai subito, non riuscivo più a guardarlo in faccia, non dopo quello che era successo, non curante della sua presenza mi rivolsi ad Anna — Esco con Cail ha detto che vuole parlarmi..-

-C-Cail??? perché devi uscire con lui, cosa ti deve dire di così importante.-

Accennai un sorriso — Non ti preoccupare Anna andrà tutto bene- le feci un buffetto con la mano e la salutai. Andrea mi continuava a fissare, e mi seguì con lo sguardo fino a quando non uscì dalla cucina.



§§§§



-Devo seguirla..- dissi, la osservavo dalla finestra, la sua bellezza che illuminava sempre i miei occhi, il suo fare distratto ma elegante e sensuale allo stesso tempo, mi voltai e vidi Anna sempre nella stessa posizione, con le dita attorno al bicchiere e i suoi occhi persi nel tè scuro.

-Ehi Anna è successo qualcosa, stai bene? E' da ieri che ti vedo un po' strana..- cercai di toccarle il braccio per darle conforto, ma si scansò, - sto più che bene, sono solo preoccupata per Kila, non mi fido di Cail, ha sempre secondi fini in mente e ho paura che anche questa volta sia così...-

-Come fai ad esserne certa, gli ha chiesto di uscire, questo è ovvio che mi dia fastidio, ma cosa intendi per secondi fini?-

-Non lo so ho una brutta sensazione...- aveva un'espressione contorta, gli occhi vuoti e fissavano un punto preciso, come se la sua mente si fosse catapultata in una via di uscita, un mondo immaginario creato dalla sua testa.

Kilary - The InsurgentsWhere stories live. Discover now