Myles Kennedy - The Ides Of March: capolavoro contemporaneo

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Per un musicista, soprattutto di lunga carriera, è sempre complicato rinnovarsi

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Per un musicista, soprattutto di lunga carriera, è sempre complicato rinnovarsi. Il rischio è quello di creare qualcosa che nella percezione dei fan possa risultare qualcosa di già ascoltato, che sia effettivamente nulla di nuovo, o semplicemente il loro standard creativo con una forma diversa. Negli ultimi anni, alcune band hanno provato a sperimentare qualcosa di diverso dai loro canoni e i giudizi non sono stati mai uniformi. Quando parliamo di musica, parliamo sempre di arte, non dimentichiamocelo mai, e la sperimentazione ne è parte integrante. Questo discorso viene reso ancora più complesso dagli artisti che lavorano contemporaneamente su più fronti. É il caso, in particolare, di Myles Kennedy, classe 1969, voce degli Alter Bridge e di Slash insieme ai The Conspirators, il quale, liberatosi dagli impegni con le suddette band, ha concentrato le sue energie per il suo secondo album solista. Altro che crisi di idee! Il 14 maggio del 2021 viene pubblicato "The Ides of March". Myles ha scritto il disco nella sua residenza privata di Spokane (nello stato di Washington), celebrandone nella copertina i paesaggi montuosi, in buona parte durante la pandemia scattata il 9 marzo 2020 a causa del Covid-19. Il titolo è forte, evocativo, geniale! Le idi di marzo. La metafora si lega all'assassinio di Giulio Cesare, il quale impersonava il potere, la gloria e la ricchezza agli albori dell'impero romano. Trinità che, una volta ottenuta, sembrava potesse durare, se non per sempre, almeno molto a lungo. La rivolta guidata da Gaio Cassio Longino e Marco Giunio Bruto contro il generale-imperatore viene associata proprio alla pandemia e la morte di Cesare come la fine del benessere apparentemente "intoccabile" del mondo capitalista, immerso nel suo oppio di farlocco benessere. Ma il messaggio è rivolto anche nell'intimo di ognuno di noi. Quando diamo le nostre abitudini, i nostri vissuti per scontati, non ci domandiamo mai effettivamente quanto sacrificio e quanta buona sorte ci siano dietro affinché possano andare nel verso giusto. Myles Kennedy si dimostra ancora una volta un songwriter sopraffino. Ogni brano racconta una storia, come se fosse preso da un'antologia. La varietà del sound palesa tutte le sue influenze musicali avute da quando ascoltava i primi vinili da ragazzino e durante la maturità, quando iniziò a far vibrare le corde giuste, quelle vocali e della chitarra. A proposito di chitarra e di sound, altro tratto distintivo importante di quest'album è che è stato registrato con la chitarra resofonica. Resa celebre, tra gli altri anche da Mark Knoplfer, questa chitarra ha il corpo interamente in metallo e si sposa perfettamente con musicalità folk, jazz e blues in quanto il suono "metallico" che ne scaturisce ha un carattere molto marcato. Gli attacchi iniziali suonano forti, così come le vibrazioni, giovando molto ai toni medio-alti, mentre il sustain (ovverosia la durata delle note) è ridotto. Questa tipologia di strumento, con dette caratteristiche, dà il meglio di sé negli arpeggi veloci. Ma vediamo più nel dettaglio i brani più significativi.

In Stride

Lascio alle parole dello stesso Myles la spiegazione di questo brano: "Rilassati. Questo più o meno rende l'idea. Il testo dipinge l'immagine di un survivalista che si prepara a un'imminente apocalisse zombie. È stato ispirato dalla prima ondata di chiusure, mentre tutti compravano grandi quantità di carta igienica e provviste". Continua: "Ho iniziato a chiedermi se fosse saggio provare a cambiare un po' la prospettiva e non reagire eccessivamente. Mantenere la calma e andare avanti". Il testo invita ad aprire la mente, di non lasciarsi condizionare troppo dagli eventi, ma soprattutto dalle opinioni altrui sui suddetti eventi, rischiando di sprecare del tempo prezioso a causa della paura. Il messaggio è chiaro, rimanere focalizzati su sé stessi. Musicalmente il brano sfrutta tutte le caratteristiche della resofonica. La struttura sembra di stampo "slashiano". Riff d'impatto con un prorompente uso della tecnica dello "slide". Il cantato lo segue in maniera allegra, ma non troppo aggressiva come avviene nelle canzoni con il chitarrista dei Guns 'N Roses. Il video personalmente lo trovo geniale. Simulando un'invasione aliena attraverso una serie di animazioni, ironizza sui titoli eccessivamente enfatici con i quali i mass media divulgano notizie, sui consensi tramite i like e sui sondaggi che prendono in oggetto le opinioni degli utenti per creare ad hoc dei processi. Non so se "rilassarsi" sia il concetto giusto, ma il messaggio è lapalissiano. Fare attenzione a tutti gli impulsi mediatici che ci arrivano e imparare a discernere.

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