Sapore di fragola

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Aveva appena baciato Draco Malfoy, il furetto bastardo che molto probabilmente era anche un Mangiamorte. E le era piaciuto. Aveva ancora quella sensazione di farfalle allo stomaco, leggeri brividi e guance arrossate.
Il libro di storia della magia non lo aveva trovato, forse se ne era persino dimenticata, troppo occupata a pensare al biondino che poco prima era stretto a lei e che, un minuto dopo, con un sorriso magnetico, l'aveva lasciata lì, al buio, con le labbra inumidite dai baci.

-Allora? Com'è stato?- Ginny non riusciva a stare ferma, saltellava per la stanza con un sorriso eccitato.
-Sorprendentemente piacevole e strano...
-Strano?
-Si, insomma, Malfoy non lo farebbe mai! Per lui sono solo una sporca Mezzosangue...
"La mia Mezzosangue"
-Ma sai, chi disprezza ama!
-Si, come no! Dinne un altra, va'!
-Ce l'ho! Gli opposti si attraggono! Eddai, questa è perfetta! Un Purosangue e una Mezzosangue, un Serpeverde e una Grifondoro, non c'è da stupirsi se c'è attrazione tra voi!- Hermione si morse il labbro. Forse...Ma che sciocchezze! Erano solo proverbi babbani! Insomma, non poteva mica basare tutto su quello!
-Si, Ginny, certo...ora posso dormire?
-Ahhh! Vabbè!-si arrese la Weasley-vorrà dire che ne riparleremo domani...buonanotte e sogni biondi!

Non fu facile addormentarsi con tutti quei pensieri per la testa. Era stanca, sì, ma era comunque ancora agitata. Secondo Ginny, baciare Draco era una cosa irraggiungibile e, essendo stata prescelta, Hermione non doveva lasciarsi scappare quest' opportunità. Ma non riusciva ancora a capire cosa provava lei...
Viktor Krum era stato la sua prima cotta adolescenziale, niente di importante comunque. D'altronde aveva solo 14 anni, non era ancora pronta per una storia "seria". Si scambiavano solo piccoli e semplici baci, non si erano mai spinti oltre. Insomma, quella storia non poteva durare! Krum non sapeva nemmeno pronunciare il suo nome! Mentre ora c'era Draco...magari nemmeno lui sapeva pronunciarlo, visto che per tutti quegli anni non l'aveva mai chiamata "Hermione". Forse se l'era persino dimenticato! Rise al solo pensiero. Con Malfoy era diverso, ora era più matura. E sapeva, sentiva che qualcosa si era mosso dentro di lei, che non era stato un semplice bacio.

Forse era stato stupido andare via così, senza dire niente. Ma doveva pur interrompere quei baci sempre più intensi o sarebbe finita male, distesi sul tavolo della biblioteca o in uno sgabuzzino; per fortuna Draco aveva avuto l'accortezza di evitare tutto questo. La piccola e ingenua Hermione non era poi così innocente. Non credeva si sarebbe lasciata andare così, senza nemmeno un po' della sua tipica resistenza da ragazza orgogliosa. Non si era opposta, anzi, l'aveva assecondato ed era stato fantastico, quasi surreale. Le labbra morbide della Granger gli mancavano terribilmente, riusciva ancora a sentire il suo profumo. Era fottuto. Tremendamente fottuto.

-Allora, che dici? Secondo me i capelli di Luna...-borbottava Ginny, masticando distrattamente un biscotto. Ma Hermione non la stava minimamente ascoltando. I suoi occhi vagavano per la sala in cerca di qualcosa; anzi, qualcuno. Dov'era Malfoy?
-Herm, mi stai a sentire?!-sbottò la rossa.
-Si, scusa-rispose lei, sorseggiando un po' del suo succo.
-Hai finito i compiti di storia della magia che dovevi fare ieri?- le chiese Ron, con un sorriso. Hermione impallidì all'istante. I compiti! Se n'era completamente dimenticata!
-Mi dispiace Ronald, è colpa mia. Ieri l'ho obbligata a stare con me, dovevo farle vedere delle cose. E poi di che vi preoccupate? Tanto avete storia della magia tra due giorni!- esclamò sua sorella, in aiuto dell'amica.
-Sempre la solita...E noi che contavamo su Hermione per qualche esercizio.
-Che ore sono?- chiese quest'ultima.
-Le sette e mezza, perchè?
-Forse riesco a trovare il libro e iniziare...
-Ma Herm, non hai ancora mangiato niente! Questi pasticcini alle fragole sono buonissimi!- le disse Ginny, porgendogliene qualcuno.
-Devo proprio andare- rispose la riccia; prese i dolcetti e si diresse verso l'uscita.

Quando Malfoy la vide ebbe l'impulso di precipitarsi da lei e baciarla. Era di fretta, si vedeva. Ma dov'era diretta a quell'ora?
-Scusa Theo, ho dimenticato una cosa in camera...tu vai pure- disse all'amico, poi corse via.
-Dra, dove diavolo vai? Il dormitorio è dall'altra parte!- gli urlò dietro Nott, inutilmente.

Eccola lì, con i capelli scompigliati e il respiro affannoso, di fronte all'entrata della biblioteca.
-Granger, lo sai che Gazza non apre prima delle 8?- il cuore di Hermione perse un battito. Malfoy.
-Si, ma speravo in un colpo di fortuna...sai, i compiti...
-Storia della magia?
-Si, perchè?
-Stavi cercando questo?- il biondo le mostrò un libro scuro, con le rilegature in oro. La Grifondoro lo guardò sorpresa.
-Da quando ce l'hai?
-Mmm...fammici pensare...ah, sì, penso di averlo preso ieri sera...è stato divertente guardarti cercare quel libro, eri così presa!- rise lui.
-Bastardo! L'hai fatto apposta!- sbottò la riccia, dandogli un leggero spintone; ma fu contagiata dalle risa divertite di lui.
-Allora, me lo dai si o no questo libro?-chiese Hermione. Erano vicini; troppo. Pericolo.
Quando lui le porse il volume, le loro mani si sfiorarono; la riccia tremò.
-Sicura di volere solo il libro?-sorrise sarcastico il Serpeverde. Quegli occhi azzurri furono il colpo finale. In trappola. In quel momento arrivò il bacio, ma questa volta da parte di Hermione. Draco non se lo aspettava minimamente. Le mani di lei giocherellarono con i suoi capelli biondi e le loro lingue si incontrarono per la seconda volta. La bocca della riccia aveva il dolce sapore delle fragole fresche.
-Perchè finiamo sempre così?-chiese la Grifondoro, staccandosi leggermente da lui, le labbra gonfie per i baci.
-Non lo so...non ti va?
-Si, certo che mi va-sorrise lei, attirandolo di nuovo a sè.

****

Quando Severus Piton girò l'angolo con il suo solito passo svelto, mancò poco che non inciampasse. La scena che gli si parò davanti fu a dir poco sconcertante. Draco Malfoy e quella saccente della signorina Granger che si baciavano indisturbati vicino alla biblioteca. Si nascose dietro una colonna e portò una mano al petto, sorpreso dal battito accelerato del suo cuore. Come poteva dimenticare? Un turbinio di ricordi ed emozioni gli invase la mente, lasciandolo quasi senza fiato.

-Sev! Sev, dove sei?- sussurrò Lily Evans, all'entrata della Guferia. In risposta solo un flebile battito d'ali. La ragazza entrò con passo incerto e si guardò attorno. Quella sera le stelle erano splendide e il vento era quasi impercettibile.
-Non ho intenzione di aspettare qui fino a domani mattina, vieni fuori!- e in quel momento qualcuno le prese la mano, facendola voltare. Il ragazzo davanti a lei era esile e slanciato; aveva i capelli corvini e il naso adunco. Il volto era pallido e le labbra sottili.
-Ciao- sorrise lui, guardandola come se fosse la cosa più bella del mondo. Lei lo baciò in risposta.
-Che facciamo qui?- chiese la rossa, accarezzando dolcemente un barbagianni dall'aria stanca; probabilmente era appena tornato da chissà dove.
-Ti va di guardare le stelle?
-Ma non era più comodo andare alla Torre di Astronomia?
-Non avevo intenzione di passare una serata romantica insieme a una miriade di studenti di prima che stanno facendo lezione proprio ora!
-Giusto- rise la ragazza, un po' imbarazzata. Il giovane stese a terra una coperta rossa e si sedette.
-Non pensavo possedessi qualcosa di quel colore! Mi stupisci sempre di più, Severus!- esclamò lei, accomodandosi di fianco a lui e appoggiando la testa sulla sua spalla. Chiuse gli occhi e inspirò a fondo.
-Siamo venuti qui per guardare le stelle, non per dormire!
-Non stavo dormendo, volevo solo imprimere questo momento nella mia memoria, così da non dimenticarlo mai.
-È un momento importante?
-Lo sarà-sorrise lei, appoggiando le labbra sulle sue.

Quando Piton si riscosse da quei piacevoli e allo stesso tempo dolorosi ricordi, i due giovani erano spariti. Un Serpeverde e una Grifondoro; come lui e Lily.

Dramione ~ Scommesse pericoloseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora