cresciuta in provincia, tranquilla, a latte caldo e film fino ad addormentarsi. presto. a lavorare però prima o poi ci si va tutti. un bar del paese in fondo è un buon inizio.
le persone fanno paura. lei aveva paura. quei film erano una distrazione. dietro di lei, nella stanza a fianco, i genitori non finivano mai di litigare, gridare, sbattere, di insultarsi, di colpirsi. all'improvviso la pace. subito dopo, mai insieme, andavano ad accarezzarle il volto, baciarle la fronte.
durante il servizio al bar ester vede i fantasmi seduti sulle spalle delle persone e i fantasmi possono vedere lei. per tenerli distanti ha cominciato ad accumularsi, ingrossare, espandersi, nascondersi fra le proprie curve – tra le pieghe del divano o del lenzuolo -. se smettesse di riconoscersi forse nemmeno i fantasmi riuscirebbero più a vederla.
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gocce d'oro
Short Storyl'istante in cui incroci lo sguardo con qualcuno di sconosciuto. scorgi un dettaglio che ti racconta la sua vita e poi l'istante scompare. nemmeno il tempo di un'idea, lascia solo un'impressione: una goccia d'oro tra le virgole e i punti sulla stesu...