Sotto la pioggia (tema bambini)

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Sotto la pioggia EDS XI Con gli occhi di un bambino

Luca Marchesi stava pensando a come la vita era triste. Aveva undici anni e si guardava in giro. Nell'arco di un giorno erano cambiate tante cose. Il giorno prima era in strada a guardare quello che succedeva vestito di stracci chiedendo l'elemosina e adesso invece era diventato un ladro. Era stato prelevato da due uomini e portato in una baracca in un quartiere periferico di Milano. Aveva così conosciuto il nuovo capo. Assieme a lui c'erano atri sette bambini chi più chi meno grandi di lui.

Era davvero triste. Non aveva i genitori e dopo essere stato cresciuto in orfanotrofio un anno prima era scappato non sapendo cosa l'attendeva. Il suo nome era l'unica cosa che avevano trovato addosso al suo braccialetto legato al polso destro. Spesso pensava a come potessero essere i genitori e perché l'avessero abbandonato. Forse era stata colpa sua? Non li ricordava proprio, probabilmente l'avevano abbandonato da neonato. Era cresciuto da solo e con coraggio si era fatto strada superando anche quello che gli altri ragazzini gli facevano nonché i soprusi che spesso gli insegnanti facevano. Perché alcuni bambini nascevano sotto una buona stella e altri no? Ne vedeva tanti sorridenti mano nella mano con madri e padri con solo gioia negli occhi. Perché lui invece no? Adesso pensava a quello che sarebbe successo da lì a poche ore.

L'uomo lo aveva accompagnato nello stanzone e gli aveva consegnato un pantalone e una maglietta con sotto delle scarpe da ginnastica. Da quanto tempo non ne aveva un paio? Continuava con le sue scarpe ormai rotte e con la maglietta strappata e sporca in più punti con un pantalone che aveva visto giorni migliori. Erano i panni che aveva addosso quando era scappato via. Alla fine una persona che ti dà una stanza per dormire e un vestito per uscire non doveva essere così malvagio come aveva sentito dire. Guardava ancora i bambini che parlottavano tra loro. Chissà cosa avrebbe dovuto fare a breve. Avrebbe dovuto essere spaventato e invece non lo era. Era piccolo ma ne aveva passate davvero molte. Poco dopo gli si avvicinò un ragazzino poco più grande che disse: «Il capo ha detto che starai con me oggi così imparerai. Comunque io sono Marco.» Si guardarono negli occhi per un istante e poi lui annuì. Non era avvezzo a chiacchierare preferiva stare per conto suo e cercare di riflettere su cosa sarebbe successo e su come si sarebbe potuto proteggere. In quei pochi anni aveva imparato che nessuno ti amava e che dovevi imparare a difenderti da tutti.

Chi ti faceva del bene in apparenza poi te la faceva pagare. Il mondo era dominato dal male lui doveva solo sopravvivere. Doveva essere un ladro? Sarebbe stato un ladro poi dopo si sarebbe organizzato. Si viveva giorno per giorno, non poteva ancora progettare niente. Era riuscito in orfanotrofio a terminare le elementari ma adesso?

Avrebbe vissuto nella strada imparando la vita così.

Aveva mai ricevuto un gesto gentile? Forse quando all'orfanotrofio aveva conosciuto una bambina della sua età ma pochi mesi dopo era stata adottata e non l'aveva più vista. Chissà cos'era che faceva in modo di farti scegliere da una famiglia. Lo sguardo dolce e remissivo? Ma non sapevano che se uno cresce in orfanotrofio era perché non aveva altre possibilità di scelta? Come si faceva a pensare di poter avere uno sguardo sereno quando si era da solo? La vita era così d'altronde non faceva vedere il vero sé stesso a nessuno. La paura la solitudine la tristezza l'angoscia per non avere fratelli o una madre o un papà se li teneva dentro chiusi come in una cassaforte vivendo e cercando di continuare il percorso senza scoraggiarsi. Si domandava perché lui non veniva mai scelto da nessuno? Eppure l'uomo che l'aveva portato in questa casa in un certo modo lo aveva scelto. Non dormiva più in strada sotto i ponti o dentro a una metropolitana ma sotto le coperte dentro un letto.

Alla fine forse era stato fortunato. La vita non è una questione di scelta ma di possibilità. Dovevi scegliere quelle che più facevano per te. Senza protezione e amore alcuno dovevi farcela da solo.

Le mie one shot sul contest  EDSWhere stories live. Discover now