MEMORIES: ERICK, NIA, DELANCY.

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Hogwarts aveva aperto le porte agli studenti ormai da due giorni e questi sembravano esserne entusiasti. I ragazzini di undici anni erano in estasi di poter partecipare finalmente alle lezioni di magia, di potersi confrontare coi compagni e nel farsi degli amici non babbani. Insomma: Tutto stava procedendo per il meglio.

Sebbene però Hogwarts ospitasse molti studenti c'erano due bambine che preferivano di gran lunga starsene per conto proprio sedute sull'erba a fare ghirlande di fiori: Nia e Delancy.

Nia e Delancy avevano la stessa età ed erano entrambe della casa serpeverde, agli occhi degli altri sembravano essere un po' troppo diverse, le ragazzine non facevano altro che bisbigliare guardandole e i maschi, beh, i maschi nemmeno le guardavano, almeno la maggior parte; ma l'unica che sembrava esserne preoccupata era Delancy che, per la sua parentela con Sirius Black, studente che era stato rimandato già al primo anno, aveva il proprio nome sulla bocca degli altri ancor prima di far parte della scuola, ed essendo una che temeva di non piacere aveva molto di cui essere turbata.

«Nia, quel ragazzo ci guarda»

Aveva sussurrato proprio lei, ed ecco: Quel ragazzo non faceva parte della massa che non le adocchiava. Erick Winchester.

Proprio come Delancy anche lui aveva un fratello che aveva studiato ad Hogwarts ed anche lui, come entrambe stavolta, preferiva starsene seduto a terra facendosi i propri affari e, probabilmente per via della riservatezza delle due, si era spinto ad osservarle e pensare a quanto fosse bizzarro che due ragazzine se ne stessero per conto proprio a giocare con dei rametti e quanto allo stesso tempo ne fosse attratto.

Nia, però, non sembrava assolutamente messa in soggezione dal ragazzo con gli occhi chiari, al contrario di Delancy che aveva abbassato lo sguardo. I due stavano visibilmente mantenendo un contatto visivo e sembrava addirittura che si stessero sfidando, almeno fino a quando Nia non decise di alzarsi.

«Credo che sia arrivato il momento delle presentazioni»

Aveva detto. Si vedeva lontano un miglio che fosse interessata ad uno scontro faccia a faccia con Erick, che non riuscisse a sopportare l'idea che qualcuno mantenesse il suo sguardo ed ora si stava alzando da terra proprio per affrontarlo.

«Ma dove vai, sei impazzita?»

La mora non ebbe il tempo di fermarla che l'altra stava già avanzando verso il ragazzo e quindi fu costretta a seguirla. Nia si ci fermò davanti e lo scrutò, poi gli porse la mano.

«Nia Lancaster»

Disse soltanto. Lui sorrise beffardo e spostò gli occhi verso la mano della ragazza che lo incitava a stringerla.

«...Delancy Black, piacere»

Dunque si presentò anche lei, con fare impacciato, e fu lì che Erick la guardò, poi strinse la mano a Nia.

«Lo so, di te si parla, di lei un po' meno...Lancaster dico bene?»

«dici bene»

Nia lo guardò alzando appena lo sguardo: Gli occhi azzurri di Erick la scrutarono e lì si accorse che c'era qualcosa in lei che lo attraeva particolarmente e non aveva niente a che vedere con cosa vedevano tutti. Erick riusciva a percepire qualcosa che la rendesse simile a lui, le sembrava una manipolatrice ammirevole e questo lo intrigava parecchio. Nia era diversa dalle altre ragazze di Hogwarts, come Delancy d'altronde, era astuta e, oserei dire, regale.

«Erick, Erick Winchester»

Deadly KissWhere stories live. Discover now