JOCKER'S MAIOR

481 15 0
                                    

il giorno dopo mi svegliai ed andai a fare colazione insieme a Mattheo, verso le 10 partimmo per la villa. Per tutto il tragitto mio padre e Theo parlarono per tutto il tempo e si divertirono, sono contenta che a mio padre piaccia.

Arrivati alla villa vidi che era davvero grande, mi piaceva. Entrammo e nel mentre delle persone presero i nostri bagagli.

"Venite ragazzi vi faccio vedere le vostre camere" disse mia madre andando verso la grande scalinata che portava a due grandi corridoi sia a destra che a sinistra. Mia madre andò verso destra e vidi che c'erano molte porte.
Ci portò nelle ultime due porte che erano un difronte all'altra.

"Ok ragazzi wueste sono le vostre camere venite ve le faccio vedere" disse

"allora questa è quella di Mattheo" disse entrando nella porta di sinistra. Era molto carina, c'era anche un bagno.

" ok e adesso quella tua tesoro" ed entrammo in quella difronte.
Era stupenda aveva le pareti bianche che si intonavano perfettamente con la stanza,
c'era però un unica parete verde, il mio colore preferito, al centro della stanza c'era un letto a baladacchino color verde intonato alla parete, ai lati c'erano due comodini con aopra delle piccole lampade. Ad una parete si trovava una libreria con due foto di me da piccola, probabilmente pima di lasciarmi erano stati come me per un po' di tempo. E poi c'era alla parete un grande specchie e dietro di esso la mia gabina armadio. E inoltre c'era anche una porta che portava al bagno.

"Ti piace?" Chiese mia madre "sai abbiamo scelto il verde anche perchè quando eri piccina era il tuo colore preferito, per il poco tempo che abbiamo passato con te ma sai anche a tuo ladre piace il verde e tu volevi stare sempre con tuo padre e gli volevi prendere sempre i capelli, ma poi è successo quello che è successo, la volevo fare blu e rosa ma abbiamo deciso il verde"

"è perfetta" dissi abbracciandola

"sono felice che ti piaccia, l'avevamo fatta nel caso sareati tornata perchè sapevamo che alla fine non ci avresti più creduto" disse sempre lei con ka sua voce acuta.

"Ora io e te bella ragazza dobbiamo andare ti faccio vedere una cosa, tu mattheo puoi restare qui puoi anche disfare i tuoi bagagli" disse portandomi via

"ci vediamo dopo" dissi dandogli un bacio veloce

"ok ciao" disse con quel sorriso che io adoro. Arrivammo davanti una di quelle porte che si trovavano lí.

"Io e tuo padre sappiamo che ti piace suonare il pianoforte quindi... qui c'è una stanza tutta per te" disse aprendo la porta e rivelando un enorme pianoforte a coda, rimasi a bocca aperta, era bellissimo.
"sai a te piacciono e non sappiamo se tu lo sai suonare ma volevamo che iniziassi a provare" disse, io la guardai perplessa e corsi per abbracciarla.

"grazie" dissi con un sorriso

"oh e inoltre abbiamo i cavalli"

"davvero?!"

"Si, vieni"
mi portò nel giardino, che era immenso ed entrammo nella stalla che si trovava un pochino più distante da casa, guardai il giardino e vidi che non aveva recinsioni ma e capii subito il perchè.

Arrivammo nella stalla e mia madre mi fece vedere il suo cavallo che era di colore bianco, quello di papà marroncino e arrivammo all'ultimo, era un cavallo maestoso dalla criniera nera e del medesimo colore il corpo. Era semplicemente magnifico.

"lui è furia non si fa cavalcare da nessuno ma penso che tu gli potrai piacere...vuoi salire?" chiese

"oh no non so andare a cavallo"

"giusto, allora vuol dire che ti insegnerò io" disse sorridendo " ora andiamo che forse Dolores ha preparato la cena, lei cucina benissimo per questo l'adoriamo ed è anche gentile, e poi è l'unica che diciamo ci ritiene normali" disse. Rientrammo e io salii sopra per andare a chiamare Mattheo.

Bussai

"ei amore è pronta la cena" dissi avvicinandomi a lui che era seduto sul letto con il suo quadernino

"si arrivo" disse a testa bassa

"che stai facendo?" chiesi andandogli addosso

"niente, dai andiamo?" disse posando il quandernino e dandomi un bacio a stampo

"no dai 5 minuti" dissi stendendomi su di lui con la pancia rivolta verso l'alto.

"va bene" disse. Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo, inoltre a noi non serviva parlare noi stavamo bene anche cosí.

"RAGAZZI STIAMO ASPETTANDO VOI" urlo mio padre

"che due palle ARRIVIAMO" dissi alzandomi ma Theo mi prese il polso

"non dimentichi qualcosa?" disse  e io mi avvicinai e gli misi le mani dietro al collo per baciarlo a stampo ma lui mi prese per i fianchi e approfondí.

"dai andiamo" dissi staccandomi e prendendolo per il polso alzandolo dal letto.

ciao bellezze,
si perchè siete tutte belle guai a chi dice si no :) .

Allora non so se vi sta piacendo la storia, spero di si.

E inoltre grazie per le 22k letture, grazie grazi grazie
( ˘ ³˘)♥︎  e vi avverto che il prossimo capitolo sarà spacy per la vostra sanità mentale andamma a puttane come la mia che ormai mi sta abbandonando :), e nulla in estate cercherò di scrivere di più (sempre se quella bravissima donna di matematica non mi da il ca🅱️🅱️o merd🅰️ di debito visto che faccio schifo) e nulla ci vediamo in questi giorni.

P.S. a chi interessa io sto al classico quindi non me ne sbatte proprio di matematica 🙃 detto ciò KISS
( ˘ ³˘)♥︎( ˘ ³˘)♥︎( ˘ ³˘)♥︎( ˘ ³˘)♥︎

come faccio ad amarti ||MATTHEO RIDDLE||Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ