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Il pranzo è passato velocemente e ho un sorriso stampato in faccia da qualche ora ed è tutto merito di Sara. Olivier continua a osservarmi e ricambio lo sguardo, stringendo le spalle. Ha sicuramente capito che mi sto "vedendo" con qualcuno, ma penso non abbia capito con chi e questa cosa lo fa imbestialire, visto che, nonostante ci conosciamo da poco, ci raccontiamo tutti i gossip che riusciamo a intercettare a Milanello. Mentre facciamo i giri di campo per riscaldarci, noto Sara e per poco non sbatto alla testa a un palo, ma vengo salvato proprio dal francese: «Quindi la ragazza per cui hai perso la testa è la nostra inviata, beh me la farei anch'io senza pensarci due volte». Sentendo quella frase stringo un pugno, ma mi fermo perché sarebbe sospetto. «Ti ricordo che sei sposato e hai dei bambini, Olivier». Lui scuote la testa e sorride, per poi rispondermi: «Perché non ti ho detto che mi sto separando e sai non voglio sentirmi solo, secondo te è fidanzata?» Io lo guardo malissimo e lo sorpasso, attaccandomi a Daniel e Davide, lasciando indietro Olivier. Io e lei non siamo niente eppure appena qualcuno dei miei compagni fa un apprezzamento su di lei, parto in quarta o faccio il preso a male e non credo sia normale. Vengo però raggiunto dall'attaccante, ma agisco come se lui non ci fosse: «È inutile fare il preso a male; ti ho detto una cazzata per vedere come reagivi e sembra che tu sia cotto o forse mi sbaglio?» Io lo guardo, scuoto la testa e poi rido, spingendolo appena, per poi dire: «Eh va bene... è successo tre giorni fa, è stata la classica ragazza che mi sono scopato dopo la discoteca, solo che quella ragazza l'ho rivista a Milanello il giorno dopo e ho sentito la necessità di farla mia nuovamente; sensazione che a quanto pare sentiva anche lei e prima le ho chiesto una cena. Non siamo nulla ma ho avuto l'istinto ti tirarti un destro quando facevi apprezzamenti su di lei e non capisco il motivo.» Noto il francese che scoppia a ridere e dice: «tu es tombé amoureux, non frère» per poi sorpassarmi e io rimango fermo e tutti gli altri vengono a sbattere addosso a me. Si lamentano, ma per fortuna il mister fischia e ci raduniamo in cerchio e iniziamo a scaldare i muscoli, per poi andare in palestra: voglio convincere il mister a darmi una chance di mettermi titolare già dalla prima di campionato.

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Finito l'allenamento e finalmente penso al fatto che questa sera ho invitato Sara a cena da me e sono sicuro che ci divertiremo molto, anche perché sia io sia lei non siamo mai stanchi l'uno dell'altra. Raggiungo per ultimo lo spogliatoio e tutti mi guardano con una faccia maliziosa, il che mi fa paura. «Beh che avete tutti da guardarmi così?» Loro ridono ed è il capitano, Davide Calabria, a parlare: «Beh semplicemente abbiamo notato la tensione sessuale tra te e la giornalista. Su a noi puoi da quanto tempo te la sbatti?» Lo guardo a bocca aperta e scuoto la testa, cercando di negare il tutto. Vedendo la reazione è proprio il nuovo arrivato, Pietro Pellegri, che prende parola e dice con tono ironico: «Beh sappi che se te stai scopando, hai proprio dei bei gusti e invidio molto, poi ha un bel culo, non trovi?» Dice dandomi una pacca sulla spalla e sospiro, decidendo di raccontare tutto ai miei compagni; d'altronde per me sono come dei fratelli e almeno evitiamo spiacevoli inconvenienti o di rovinare la squadra e le sue prestazioni per una donna nonostante la sua bellezza. «Va bene ve lo dico, ho incontrato Sara in discoteca sabato scorso e abbiamo passato una notte indimenticabile. Ahimè la mattina successiva non l'ho trovata nel letto affianco a me e quando l'ho rivista a Milanello ho subito pensato che il Signore ci avesse dato una seconda possibilità ed effettivamente abbiamo scopato nella mia stanza e continuiamo a vederci. Per ora è solo tanto sesso, ma poi chi lo sa, magari le cose diventeranno serie» dico, ma vengo interrotto da Theo Hernandez: «Tu sembri parecchio preso, ma lei? Lei è presa quanto te o sei semplicemente l'ennesimo ragazzo che gli sbava dietro? E comunque è parecchio bella e sicuramente avrà la fila.» Io sbuffo, ma effettivamente ha ragione e sono veramente tentato di farle qualche domanda alla cena di stasera, ma ho paura di ricevere una risposta negativa e rimanerci male, non potrei sopportarlo. «Si Theo, magari è come dici tu, ma fino a prova contraria sono tre volte che è venuta a letto con me, ma questo dubbio c'è. Voi che consigliate di fare? Stasera ci vediamo e secondo voi devo confessare quello che provo o forse è presto ed è una cosa dettata dal rapporto che abbiamo creato». In risposta viene uno dei più grandi, ossia Oli, sposato e ha maggiore esperienza rispetto a me che ho solo ventidue anni e mi domanda: «Voi vi siete visti oltre al tuo letto?- vedendo che scuoto la testa in segno di negazione continua a parlare- Bene allora provate ad uscire senza finire sotto le coperte e prova a vedere se siete compatibili e potrebbe esserci una relazione. Immagino che a letto sia una bomba, ma se sta iniziando a piacerti e su quello non c'è alcun dubbio, dovresti provare a vedere come va» annuisco e noto che gli altri si sono ammutoliti e capisco che forse ha ragione lui. «Grazie Oli, ma ora devo andare» dico e senza rispondere alle loro domande esco dallo spogliatoio per cercare Sara. Appena noto che sta parlando con un altro giornalista e sono vicini, li raggiungo, mettendomi tra loro due e mi rivolgo alla ragazza: «Sara, ho urgente bisogno di parlarti- mi giro e guardo il ragazzo- da soli.» Lui sembra capire e ci saluta, così rimango solo con Sara e la mia voglia di baciarla non mi abbandona un attimo. A distrarmi dai miei pensieri è proprio la ragazza davanti a me che parla: «Allora Alexis, dimmi tutto!» Non so da dove iniziare e sembro molto nervoso, ma per mia sfortuna è questo l'effetto che mi fa. «Beh ecco io mi chiedevo che oltre al sesso, noi possiamo uscire e passare del tempo insieme per magari conoscerci meglio, che te ne pare?» Lei arrossisce e sorride ed è dannatamente bella, non posso farci niente e ricambio il sorriso e le lascio una carezza sul volto, per poi alzarle il mento, costringendola a guardarmi negli occhi e le sussurro: «Solo se tu vuoi». Lei non risponde, ma si alza in punta di piedi e mi lascia un bacio, per poi commentare: «Va bene, ma facciamo le cose con calma. E vatti a lavare che puzzi» dice ridendo per poi allontanarmi da lei.

Se fosse vero amore?- Alexis SaelemaekersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora