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Ennesimo sabato sera che passerò nella solita discoteca con le solite persone che ho imparato a conoscere. Mi faccio una doccia rilassante e mi preparo: inizio asciugandomi i capelli e decido di fare i boccoli; mentre aspetto che la piastra si scaldi preparo la mia postazione da trucco e solo ora mi accorgo che ho finito il correttore; così provo a chiedere a una delle ragazze che abitano con me se può prestarmelo, così raggiungo la sua stanza e dopo aver bussato e essermi accertata che mi ha dato il via libera, entro e strano ma Ilenia è già pronta e quel vestitino le sta d'incanto. È un mini vestito rosso con lo scollo al cuore e sulla vita c'è un cinturino in pelle nera; ha legato i capelli in un semi raccolto e ha fatto qualche boccolo, che successivamente ha aperto. Per quanto riguarda il make up ha solo messo del rossetto rosa carne e il suo immancabile mascara; mentre io sono ancora qua con l'accappatoio e struccata, ma almeno ho conciato i capelli.

«Scusa Ile, hai per caso del correttore? Il mio è finito e devo nascondere queste occhiaie venute fuori per colpa dello studio.» Lei annuisce e mi spiega dove si trova questo benedetto correttore. «Prendilo è in quel contenitore porta-trucchi e usane quanto te ne pare.» La ringrazio ed esco dalla sua stanza lasciandole fare i suoi adorati TikTok. Come detto prendo un po' di correttore, che fortunatamente è uguale al mio, quindi adatto al mio colore della pelle, e lo stendo con il pannello adatto. Scelgo dalla mia palette di ombretti due colori: celestino e argento brillantinato. Sfumati i due passo alla cosa più difficile da fare: il temutissimo eye-liner, che stranamente viene bene e perfetta su entrambi gli occhi; finisco il tutto mettendo il mascara. Visto che ho caricato abbastanza gli occhi decido di mettere del semplice burrocacao alla vaniglia per lasciarle idratate e morbide.

Trucco fatto devo solo vestirmi; fortunatamente ho già scelto in precedenza il vestito che avrei indossato: è corto fino a metà coscia azzurrino e dietro la schiena è scoperta e le spalline fatte da una catena di brillantini; ai piedi metto dei tacchi non troppo alti argentati e sono pronta, manca solo il profumo. Pronta, perfetta e giusto in tempo per andare a rispondere al citofono: è arrivata tutta la mia squad. Saluto Ilenia, mia sorella minore e le dico di non aspettarmi perché sarei andata a dormire da Viola, facendo un pigiama party. Saluto le ragazze con un bacio sulle guance e consegno loro i pass che sono riuscita ad avere per poter entrare senza fare la fila, visto che il locale è molto ambito e ci sono persone rilevanti. Vi starete chiedendo: "Cosa ci vanno sei ragazze in una discoteca?" La risposta è molto semplice, in quanto dobbiamo festeggiare perché ho ottenuto il lavoro dei miei sogni come giornalista sportiva nella mia squadra del cuore: il Milan.

Scendiamo dalla limousine, che le mie amiche avevano affittato per quella notte, mostrando i nostri pass e ci addentriamo nella location, puntando subito al bancone. Io ordino un "blue moon", Asia una "Vodka Pesca", Viola una semplice birra e Veronica la Vodka Redbull. Mentre sorseggiamo i nostri drink corriamo a scatenarci in pista perché è partita la nostra canzone. L'alcol inizia a fare il suo effetto e inizio a twerkare, tenendomi il vestito per evitare di dare spettacolo agli altri, ma una volta finita la canzone, ritorno normale e sento due mani afferrarmi la vita, facendomi girare. Tra le luci soffuse e l'alcol riesco a ricordarmi solo due occhi azzurri spenti, per poi posare le sue labbra piene sulle mie, facendolo diventare sempre più passionale. Quando si stacca noto un sorrisino per poi girarsi verso il suo gruppetto di amici e si avvicina al mio orecchio. «Ti ho tenuta d'occhio tutta la sera e ti trovo dannatamente bella. Mi chiedevo se volessi venire da me, domani mattina prometto di riaccompagnarti» dio ha un accento simile al francese e questa cosa mi fa uscire pazza. Non sono completamente ubriaca, ma quel bacio ho sentito una scossa percorrermi tutta la colonna vertebrale, fino a raggiungere la mia intimità. Faccio un cenno di saluto alle mie amiche ed esco dal locale con quel ragazzo misterioso e intrigante allo stesso tempo. Passiamo tutto il viaggio a baciarci, sembra che siamo due calamite che non riescono a stare l'una senza l'altro ed è una sensazione strana, considerando il fatto che non mi è mai successo di volermi scopare uno completamente estraneo. Paga il taxista e raggiungiamo l'ascensore, dove ci guardiamo e ridiamo. Sembriamo completamente drogati e probabilmente lo siamo, io di lui e lui di me, perché non facciamo altro che cercarci con le labbra. Finalmente le porte dell'ascensore si aprono e lui tira fuori le chiavi di casa, non resisto più e mi fiondo sulle sue labbra, che bacio con passione; lui in risposta cerca la lampo del vestito, facendomi rimanere solo in intimo. Sarà l'alcol o sarà l'eccitazione ma non provo vergogna, staccandomi e gli sbottono i pantaloni tirandoli, insieme ai boxer, fino alle caviglie e mi inginocchio, facendogli provare piacere usando solo la bocca. Continuo con i soliti movimenti fino a quando non mi prende dal braccio e mi fa appoggiare sul letto sfilandomi il mio tanga, mi guarda per un breve istante e inizia a giocare con la mia intimità usando la sua lingua, provocandomi un piacere inspiegabile. Si stacca quando capisce del mio imminente orgasmo, frugando nei pantaloni alla ricerca di un preservativo che trova subito e, dopo averlo trovato, inizia a provocare piacere con delle spinte dentro di me, dapprima delicate e poi sempre più forti e veloci, facendo aumentare i miei ansimi. Viene per poi coricarsi al mio fianco, col fiatone, sussurrando un «Wow», per poi sorridermi e addormentarsi.

Io non riesco a prendere sonno così velocemente e penso che questa sia stata la scopata migliore della mia vita perché è nata per caso e questa cosa mi fa impazzire. Ora però devo tornare alla realtà, anche perché questo ragazzo non lo rivedrò più in vita mia e devo scappare adesso che dorme. Ritorno in salotto e recupero le mie cose, scrivo un biglietto con il mio numero, non si sa mai, ed esco chiamando un taxi, che mi porta dalla mia amica. 

Se fosse vero amore?- Alexis SaelemaekersWhere stories live. Discover now