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Akane pov:

Ash: non vieni?

Lo guardai senza rispondere, siccome in quel momento non sapevo se sarebbe stato meglio scappare il più lontano possibile o restare con lui e suo fratello.
La sua leggera curiosità, se così si poteva definire, si tramutò velocemente in noia e, come se non bastasse, iniziò a spazientirsi.
Facendo così però mi stava dando pian piano maggiori informazioni sulla sua nuova immagine: sembrava essere diventato più menefreghista, più incazzato, o perlomeno lo era se non davi subito una risposta a sue eventuali domande.

Ash: dai muoviti forza.

Sospirai e mi diressi verso la macchina assieme a lui, che chiuse a chiave il negozio prima di andarsene.
Mi sedetti sui sedili posteriori insieme ad Ashtray, che continuava a guardarmi con la coda dell'occhio con una certa attenzione.

Fez: dove ti lascio amico?

Basho: per ora vengo a casa tua, sta sera vado da un tizio.

Fez: d'accordo.

Sentì un rumore singolare, come se qualcuno si fosse girato. Quando guardai con la coda dell'occhio chi potesse essere lo vidi, col suo tipico sorrisetto poco rassicurante di chi ti deve chiedere un favore del cazzo, che non ti piacerà, ma che sarai costretto a fare.

Io: cosa?

Basho: tieni, sono le chiavi di casa. Sai cosa devi fare no?

Io: si si

Le presi con la mano un po' tremolante e, dopo essermele messe in tasca, tornai a guardare fuori dal finestrino.
I ragazzi si misero a parlare ma non sapevo di cosa: ero più concentrata sul pensiero del compito che Basho mi aveva affibbiato.
Non l'aveva detto apertamente ma lo avevo intuito, siccome me ne parlava già da un po' di tempo: dovevo dar fuoco a casa nostra a causa delle troppe prove che il "lavoro" di mio fratello rilasciava, dal traffico di organi allo spaccio di droga.

Skip


In poco tempo fummo arrivati di fronte alla casa di Ashtray e Fezco. Non sembrava molto grande esternamente, ma pareva relativamente accogliente.
Non appena scesimo tutti entrammo, e io mi ritrovai a osservare qualsiasi cosa capitasse sotto al mio naso. Come sempre d'altronde.
Era come me l'aspettavo: accogliente e stranamente ben ordinata. Mi piaceva, anche se pareva piccola per ospitare al suo interno tre persone.
Basho appoggiò entrambi i borsoni sul pavimento per poi sospirare dalla fatica, come se avesse sollevato dei pesi.

Io💭: il solito esagerato

Basho: hai qualche cosa di alcolico da bere?

Fez: certo amico. Te vuoi qualcosa Akane?

Io: sto a posto.

Fez: allora vai in camera di Ash a sistemare la tua roba.

Ash: EH?

L'espressione del ragazzo era, probabilmente, più scioccata della mia in quel momento.

Fez: dai fratello. Dormirà con te solo per poco

Ashtray sbuffò mettendosi a osservare il soffitto per qualche secondo, per poi ritornare a guardare il fratello.

Ash: va bene

Non sembrava molto felice della cosa, ma a quanto pare se la sarebbe fatta andare bene nonostante entrambi sapessimo che quel "per poco" non era vero.
Mi guidò nella sua stanza, aiutandomi a portare il mio borsone malgrado non glielo avessi chiesto.

Io: grazie

Ash: non ringraziarmi, mi urta.

Lasciò cadere la sacca per terra, tra noi due.

Ash: Puoi mettere la tua roba negli ultimi due cassetti di quella cassettiera. Io vado con Fez a fare delle commissioni. Non uscire.

Il suo tono era fermo, freddo e autoritario, soprattutto quando pronunciò quel "non", perciò pensai che probabilmente dargli ascolto sarebbe stata la scelta migliore per il momento.
Volevo salutarlo, ma non ebbi neanche il tempo di farlo che egli già era uscito dalla stanza, per di più sbattendo la porta.

Io💭: stronzo

Skip


Quando realizzai che ormai era già sera sbuffai.
Ero sdraiata sul letto a fissare il soffitto, e per questo ringraziai mentalmente Fezco: se non fosse stato per lui probabilmente Ashtray mi avrebbe fatto dormire sul pavimento.
Chiaramente però non poteva essere tutto perfetto, infatti Ash quasi sicuramente ce l'aveva con me per tutta quella situazione che lo aveva privato del suo spazio vitale e della sua privacy.
Ma i miei pensieri in quel momento erano concentrati sul come riuscire a incendiare tutta la mia casa senza farmi scoprire da Fezco e Ashtray.
Le idee che mi passavano per la testa erano tante, ma alla fine forse svignarmela nella notte mentre tutti dormivano, dicendo che andavo semplicemente a dormire sul divano, era meglio, o almeno lo pensai finché Ash non entrò in stanza.

Ash: Fez è fuori. Quindi io e te staremo qui dentro casa fino al suo ritorno. Chiaro?

Se me ne fossi andata se ne sarebbe accorto e me l'avrebbe impedito, per cui preferì dirgli la verità.

Io: io ho da fare.

Ash: del tipo?

Io: occultazione di prove

Sentì il rumore del suo corpo che finiva contro il muro, seguito da quello di uno sbuffo.
I miei occhi caddero su di lui e la prima cosa su cui si concentrarono furono il suo vestiario e la posizione: indossava una tuta nera, scarpe da ginnastica del medesimo colore, e si trovava braccia conserte, con la testa appoggiata all'armadio. Il tutto accompagnato dai suoi occhi stracolmi di noia.
Se non fosse che infondo mi sembrava un tipo simpatico lo avrei preso a pugni: in quel momento sembrava uno di quei ragazzini che se la tirava troppo e che si credeva superiore a chiunque altro.

Ash: cosa?

Ragionai sul fatto che, forse, l'avevo fissato per troppo tempo, cosa che notò senza problemi.

Io: aspetto un "lasciapassare"

Fu la prima, e unica, scusa che mi venne in mente sul momento.

Ash: che intendi?

Io: posso andare a casa mia per darle fuoco o no?

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Spazio autrice
Ecco il terzo capitolo, spero vi sia piaciuto<333

𝒩𝑜𝓃 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝒸𝑜𝓈ì 𝓂𝒶𝓁𝑒 - Ashtray x readerWhere stories live. Discover now