Risuonava nell'aria come un comando quella mattina: ragazzi aggrappatevi alla penna! Anche un qualsiasi pezzetto di grafite andrà più che bene.
Calatevi dai quei poggioli dai fiori stinti cantando e iniziate a colorare di parole indaco le ortensie tristi.
Bagnato negli ingranaggi cuore di cartapesta guarderai attraverso le ringhiere arrugginite e accennerai un sorriso al riflesso del sole che batte pure lì dove la vernice andava staccandosi.Continuate poi scrivendo su tanti piccoli pezzi di carta tutto quello che il vostro animo vi suggerisce e poi uniteli insieme a formare un grande puzzle di sentimenti.
La terra adesso sembra profumare e tutto ciò che ai tuoi occhi apparirà sarà solo una grande battaglia di profumi.Ma entrando nel tuo pezzo di carta i colori sono chiari ed è sempre la primavera più triste della tua vita. La stessa dove il mare appare solo come un telo azzurrino da guardare da lontano, dove i caffè sono acque infangate e i corridoi labirinti nivei e interminabili.
I capelli si attaccano alla pelle salata e bagnata dal mare più vicino che incontri, quello dentro i tuoi occhi, placcandola tutta d'oro, mentre il sole tramonta dietro alle rose bianche pronte a tingersi della notte più scura
E mentre sbavature dorate ti colano dalle estremità del volto ti accingi a rubare ancora qualche petalo di rosa dipinta di tramonto da portare nel tuo stanzino per illuminare la notte irrequieta.Ora ti trovi a scrivere in un misero spazio tutto il dolore che quei raggi di sole aprilante ti avevano inflitto, con le parole, che avevi mandato giù per mesi facendone indigestione, adesso intente a non cadere dal foglio striminzito spingendo fuori qua e là qualche inutile congiunzione.
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Golden season
PoetryRisuonava nell'aria come un comando quella mattina: ragazzi aggrappatevi alla penna!