II. Il Mαηoscriπo

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"Il demonio spesso ci fa un quadro dipinto a vividi colori dei difetti altrui,

ed oscura i nostri."

-Giuseppe Marello-


Abbassai la maniglia ed entrai.

L'interno era piuttosto cupo: nonostante le pareti bianche, gli scaffali in cui erano esposti i libri e i pavimenti neri sembravano assorbire tutta luce che entrava a malapena dalle vetrine oscurate.

Di fronte a me trovai un'anziana donna, che probabilmente doveva essere la proprietaria della libreria.

Era vestita completamente di nero, come una vedova. Profonde rughe le solcavano il volto, tanto che mi ricordò "nonna salice" di Pocahontas. Sulle spalle le ricadevano morbidamente dei lunghi e sottili capelli bianchi, candidi come la neve.

Il suo sguardo di un grigio smorto si alzò su di me.

- Benvenuta cara - disse con un sibilo che mi fece venire i brividi.

- Buongiorno - le risposi.

- Ti posso aiutare cara?- disse con un tono che voleva essere amichevole ma che a me fece lo stesso effetto di un gessetto che stride sulla lavagna.

- No grazie, volevo solo dare un occhiata - risposi a disagio.

- Fa pure -

Subito mi diressi verso lo scaffale più lontano dalla vecchietta.

C'erano mucchi di libri ammassati dappertutto e solo pochi era messi in ordine sugli scaffali.

- Mmm... vediamo un po': scienze della terra, il conte di Monte Cristo, il Piccolo Principe, letto 3000 volte... non sono certo catalogati per argomento! Vediamo: l'Eneide, ma anche no, lo strano Caso del Dottor Jeckyll e del Signor Hyde, the Origin of Species, uff ...- Dopo alcuni minuti di ricerche, vidi un libro intitolato "Il ritratto di Dorian Grey" - Oscar Wilde, potrei provare a leggere il primo capitolo, dannata statura! Non ci arrivo!-

Misi un piede su una delle cataste di libri, poi tesi il braccio per cercare di raggiunge il libro. Mi allungai più che potevo ma d'improvviso il piede scivolò.

Persi l'equilibrio e andai a sbattere contro lo scaffale facendo cadere alcuni libri dai ripiani più alti, poi caddi di schiena sul pavimento freddo.

Non feci in tempo a rialzarmi che un grosso tomo rivestito da una copertina in pelle nera mi cadde sulla pancia togliendomi il respiro.

- Oh! Cara, ti sei fatta male?- disse la vecchia alzandosi dalla sedia e aggirando il bancone per avvicinarsi.

- No, non si preoccupi, sto bene- dissi risollevandomi e raccogliendo il tomo che mi era caduto addosso.

Lessi il titolo dorato inciso sulla copertina "Ars Goetia: riti magici per realizzare i desideri".

"Questo sì che è interessante" pensai.

Lo guardai meglio. Quel libro aveva l'aria di essere molto antico: di fatto era un manoscritto, le pagine erano ingiallite e strappate in alcuni punti. La pelle nera era ruvida al tatto, quasi tagliente. La grafia era parecchio bizzarra: alta e stretta, leggermente pendente a sinistra e ricca di svolazzi e fronzoli. Girai un'altra pagina. La grafia era cambiata, come se quella pagina l'avesse scritta un'altra persona: questa volte era piccola e spoglia, dritta e severa, senza riccioli o abbellimenti, ma una cosa sopratutto mi colpì. Anche l'inchiostro era cambiato, infatti sembrava sangue.

Qualcosa mi impedì di lanciare via quel libro. I miei occhi erano come bloccati.

Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle pagine.

Virgin Crisis - Amore SatanicoWhere stories live. Discover now