LA BATTAGLIA COI BASTONI

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Era un caldo pomeriggio d'estate, i tre fratelli Madrigal stavano giocando al fianco della collina, dove alla loro sinistra Casita mostrava le sue mura che risplendevano alla luce del sole.

Pepa e Bruno stavano combattendo con due bastoni a mo' di spada mentre Julieta stava seduta in una roccia a braccia incrociate, e guardava male i fratelli perché la madre Alma aveva proibito loro di giocare in quel modo. Si sentiva in dovere di controllare i fratelli e fare in modo che non si cacciassero nei guai.

Era la più diligente tra i tre e sapeva bene che la madre avrebbe dato la colpa a lei se sarebbe successo qualcosa di pericoloso. Come la volta in cui si erano arrampicati sui tetti delle case del villaggio e Bruno era rimasto impigliato, tra l'altro a testa in giù, sul tetto di una bancarella.

Il fatto che Pepa e Bruno stessero disobbedendo bastava a mettere Julieta in guardia. <Non fate gli scemi> disse ai fratelli <mamma non vuole che giochiate coi bastoni>.

<O andiamo, divertiti un pò!> rispose Pepa. <Ha solo paura di essere sconfitta> la provocò Bruno <Stá zitto tu> rispose Julieta, arrabbiata <Sono capace di sconfiggerti con un solo colpo di quel tuo stupido bastone.> <Davvero? Dimostralo allora>

Julieta si alzò in piedi strappò dalle mani di Pepa un bastone e si mise a menare fendenti a Bruno, che come un guerriero professionista, li paró tutti.

Pepa si stava godendo lo spettacolo seduta sulla roccia dove prima sedeva la sorella. I due avversari mentre combattevano, erano concentrati solo su chi, alla fine, si sarebbe arreso per primo. Non avrebbero mai accettato la possibilità di perdere, perché entrambi volevano dimostrare di essere più forti.

<è tutto qui quello che sai fare sorellina? > la scherní Bruno

<è tutto qui quello che sai dire? > rispose Julieta, che aveva un talento naturale nel rispondere a tono.

Mentre i loro bastoni sbattevano l'uno contro l'altro, Bruno è Julieta si ricorrevano a destra è a manca per tutto il prato. Fino a quando Bruno non inciampò su un sasso è cadde a terra.

<Ahia...> mormoró alzandosi. <Bé, mi sa che ho vinto> disse Julieta con noncuranza. Non voleva darlo a vedere,
ma era preoccupata per la caduta del fratello, aveva paura che si fosse fatto male. Bruno si guardò le mani, nella sinistra aveva un graffio rosso.

<...Brucia...MA COMUNQUE NON È GIUSTO PERCHÉ TU MI HAI SPINTO! > urlò alla sorella. <Non è colpa mia se sei un imbranato> alla risposta della sorella, Bruno reagì piangendo <NON.. NON... NON È G... GIUSTO!!!>

<Oh andiamo calmati, dai, torniamo a casa, ieri ho preparato dei biscotti!!!>

<Evvai!!!> esultò Pepa <chiediamo a mamma se possiamo prenderne qualcuno>, <ma non sarebbe una buona idea farci vedere da mamma> disse Julieta <Ci chiederebbe perché Bruno sta piangendo, facciamo così: entriamo in cucina di nascosto, mangiamo e to...

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<Evvai!!!> esultò Pepa <chiediamo a mamma se possiamo prenderne qualcuno>, <ma non sarebbe una buona idea farci vedere da mamma> disse Julieta <Ci chiederebbe perché Bruno sta piangendo, facciamo così: entriamo in cucina di nascosto, mangiamo e torniamo qui... Chiaro?>

Così fecero. Entrarono in casa di nascosto, più silenziosamente possibile; passarono alle spalle di Alma che stava appendendo i vestiti lavati per farli asciugare al sole; entrarono in cucina, dallo scaffale Julieta prese il cesto con i biscotti e ne passò uno a Bruno che lo mangiò tutto d'un fiato.

<Buono...> Bruno aveva smesso di piangere e sembrava aver dimenticato il litigio con la sorella...

<Fammelo assaggiare> Pepa prese un biscotto dal cesto e lo addentó. <cavolo se è buono, che cosa sei July? Una specie di cuoca magica oppure.... >. Ma Julieta prese a fissare la mano di Bruno e col fiato mozzo la indicò <Ma cosa???.... il graffio sta sparendo? >

Bruno si fissò la mano. <non capisco... >

<E voi cosa ci fate qui?> Alma era entrata in cucina <Mammaaaa prima Bruno aveva un graffio e dopo che ha mangiato i miei biscotti è sparito!!! >

<ma cosa stai dicendo Julieta? > chiese Alma, che sembrava pensare ad altro più che stare ad ascoltare la figlia.
<ma non sarà che... Non credo...forse no...O forse si.... > <Mamma a cosa stai pensando? > chiese Pepa <Julieta> disse infine Alma <seguimi>

....

Alma, seguita dalla figlia sul balcone,  si fermò davanti al muro, alla destra della sua porta magica, come al solito teneva in mano la candela magica. Proprio come aveva fatto con Bruno, si abbassò davanti a Julieta e le porse la candela. <toccala.> le disse e dopo che Julieta la ebbe toccata

una nuova e magica porta apparì in casa madrigal...

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Ciao, sono Zephyrine014, spero che anche questa storia vi sia piaciuta, non mi aspetto molto successo, se volete consigliarmi qualcosa per scrivere un'altra storia, commentate. Seguitemi per altre storie (ovviamente non solo su encanto).... Grazie per aver letto questo breve racconto... Zao

Julieta Madrigal- La Nuova PortaWhere stories live. Discover now