Primo giorno di lavoro

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MARY POV:

Oggi è il mio colloquio di lavoro quindi mi devo vestire in modo decente.
Non mi sono messa niente di particolare

Ho messo quest'outfit e sono andata lì ad incontrare

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Ho messo quest'outfit e sono andata lì ad incontrare... Uh, come si chiama? Non me l'ha detto e non c'è scritto nella info di whatsapp. Vabbè, andiamo.

Mi presentai lì, la cameriera corse verso di me e mi accolse
"Mary! Eccoti! Sei vestita davvero bene, mi piace il tuo stile."

"Grazie, ma uhm... Non mi hai detto il tuo nome"

"Hmm... Mi chiamo Trisha!"

"Ok è un piacere conoscerti Trisha!"

"Bene, seguimi che ci aspetta il capo."

Siamo arrivate davanti alla porta dell'ufficio, io nel frattempo ero in ansia e quindi per calmarmi un po' cercavo di fare dei lunghi respiri.

Trisha bussò alla porta;
"Avanti!"

Entrambi e trovammo un signore vecchiotto, con gli occhiali e quasi pelato. (Aveva i capelli come Schwatz di Henry Danger però grigi).

"Buongiorno lei è la signorina **** vero?"

"Si, sono io"

Quel signore mi metteva un'ansia tremenda. Ma non potevo fuggire, alla fine non mi aveva fatto nulla di male. Anche se c'era qualcosa che non va.
Trisha si era messa nell'angolo della stanza e sembrava essere spaventata e un po' irritata dal capo, non voleva abbandonare la stanza e mi guardava con occhi preoccupati.

Dopo un minuto di silenzio il capo prese parola

"Bene, iniziamo. Perché vuoi lavorare qui?"

Non potevo mica rispondere 'per i soldi' oppure 'perché è il primo lavoro disponibile' quindi improvvisai.

"È sempre stata una tradizione di famiglia lavorare in una caffetteria, eravamo conosciuti negli anni '50 per essere i migliori lavoratori, sin dalla mia bisnonna."

"Interessante" Aggiunse.

"Bene, io sono il signor Nappi e sarò il tuo capo. Se può scrivere sul foglietto queste cose... Mi farebbe un piacere."

Il foglietto chiedeva 'numero di cellulare, indirizzo e indirizzo email' ed io lasciai le informazioni chieste.

"Bene la ringrazio... "

Il signor Nappi guardò poi con occhi minacciosi Trisha.

"Trisha, cara... Puoi accompagnarla fuori dall'ufficio?"

"Si, certo capo... "

Trisha si avvicinò e mi fece cenno per alzarmi, allora ci allontanammo dal capo e uscimmo, chiudendo la porta.

"Il capo mette molta ansia.."

"Già.. " rispose Trisha

"Ora è meglio che apra la caffetteria. Se vuoi puoi andare.."

Aveva uno sguardo triste, ma non mi volevo impicciare, quindi presi la mia borsa e me ne andai.

Mi arrivo un messaggio sul cellulare da un numero sconosciuto.

'Salve signorina **** , sono il signor Nappi. Le volevo avvisare che ha riuscito a ricevere il lavoro e inizierà giovedìe 10:40. Le consegneremo il suo orario una volta qui.'

Ero così felice! Avevo ottenuto un lavoro e potevo finalmente aiutare i miei amici.

Corsi da loro e dissi:

"Nello, Antò! Mi hanno dato il lavoro!"

Sembravano entrambi esausti.

"Che succede?"

"Lunga giornata.." rispose Antonio

Ma perché oggi erano tutti così strani, forse i lunedì sono i giorni più stancanti! Sarà sicuro per questo.

Allora andai in camera mia e mi miei il pigiama addosso. Decisi di mettere Netflix e finir di guardare almeno la prima stagione di 'Pretty Little Liars'

Mentre stavo guardando tranquillamente, sentì un rumore strano proveniente dalla cucina, come se si fosse rotto un bicchiere. Alla fine c'erano Nello e Antonio in cucina, avranno rotto qualcosa. Ma poi sentì un altro rumore del genere e mi preoccupai.

Corsi nel corridoio e appoggiai l'orecchio sulla porta, ero spaventata.

"Portiamolo via"

Una voce maschile disse

"Ok subito"

Disse una voce femminile.

Allora aprì la porta e vidi due ragazzi vestiti tutti neri che portavano Antonio e saltarono giù dalla finestra, caddero su un trampolino e poi andarono in macchina e se la svignarono. Nello era a terra, colmo di sangue e aveva un punto di siringa sul braccio, come se gli avessero ignettato qualcosa.

Allora decisi di andare a controllare se in casa avevano rubato qualcosa e non trovai più le cose e la valigia di Antonio. Allora capì che era il loro obbiettivo, e mi venì solo una cosa in mente... Keila.

Decisi che la prima cosa da fare era chiamare la polizia e l'ambulanza per Nello. Aspettavi qualche minuto, in chiamata mi avevano consigliato di appoggiare Nello su un divano e magari lavargli un po' la faccia.

Quando arrivarono l'ambulanza prese Nello e la polizia mi si avvicinò e mi portò in caserma per farmi alcune domande.

"Quindi signorina, mi può dire l'accaduto?"

"Ero tranquilla in camera, guardando un po' la TV. Fin quando non sentii un rumore di vetro che si rompeva, credevo fosse stato o Nello o Antonio che avessero rotto qualcosa, ma dopo che sentii un altro rumore mi avviai in cucina. Allora vidi due ragazzi che rapirono Antonio e portarono con sé le sue valigie e tutte le sue cose e Nello a terra colmo di sangue e con un segno di iniezione sul braccio."

"Ok, ma perché hanno preso solo Antonio e le sue cose? È successo qualcosa con quei due precedentemente?"

"Si, beh... Credo. C'era questa ragazza che si doveva sposare con Antonio, un matrimonio organizzato dai genitori. Ma Antonio non voleva e quindi noi fuggimmo qui a Napoli."

"Bene, possiamo avere il nome di questa ragazza con cui si doveva sposare il suo amico?"

"Si certo si chiama Keila."

"Ok grazie, può andare. Per ora faremo rimanere in un nuovo appartamento pagato da noi mentre il suo verrà sistemato."

"Ok grazie, arrivederci"

Il tutto è così strano, sono quasi sicura che sia stata Keila a rapirla,ma come? Siamo fuggiti e non abbiamo rimasto nessuna traccia, quindi pure se fosse.. Come lo fa a sapere?

Author-chan: questo capitolo è lunghissimo, oddio... Vabbè spero vi piaccia ugualmente =)

Obbligo o Verità (season 2) //coming soon\\Where stories live. Discover now