Ovunque sarai,saremo noi

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Mattia's POV

È tutta colpa mia.

Se solo non avessi appoggiato la caviglia, in quella maniera, quel giorno tutto questo non sarebbe successo.

Sto tornando in casetta e non so come reagire, il maestro mi ha appena comunicato che non potrò più rimanere dentro alla scuola di Amici per colpa di un infortunio alla mia caviglia, appena me lo ha detto non ho provato nulla, se non una conferma di tutte le mie paure e l'avverarsi del mio incubo peggiore e poi....il mio secondo pensiero è andato a Chri, come faccio a dirglielo?

Io e Chri abbiamo un rapporto strano, siamo più di amici, siamo fratelli o almeno, lo eravamo, dopo 3 mesi di domande su me stesso e su quello che provassi effettivamente per lui, sono arrivato alla conclusione che lui è la mia casa, sono in pace, tranquillo e totalmente a mio agio, cosa molto strana per me, con lui.

Non posso definire quello che provo per lui con un 'mi piace' è una cosa che va oltre e mi sento quasi come dante, il sommo poeta, che non ha saputo esprimere a parole ciò che a visto in paradiso, questa esatta sensazione la provo quando guardo Christian e penso cosa provo per lui, è semplicemente troppo per essere spiegato a parole.

Non voglio dargli questo dispiacere, so che ci rimarrà male, mi dispiace quasi più per lui che per me dato che è un periodo molto duro con tutte le accuse della Celentano e il continuo doversi buttare in altri stili molto diverso dal suo, venendo criticato nonostante tutto l'impegno che ci mette.

Appena arrivo in casetta chiedo subito dove sia Chri e quando lo vedo che parla con Sissi e con Dario chiedo a questi se possono lasciarmi solo con il mio migliore amico. Una volta soli appeno lo guardo negli occhi lo trovo bellissimo come sempre e sorridente e non posso fare altro se non scoppiare a piangere, attaccandomi alle sue spalle e al suo collo, lo vedo evidentemente confuso ma non si fa problemi ad abbracciarmi a sua volta.

M: 'Ci vediamo fuori' gli dico piangendo e guardandolo negli occhi

Apro il letto, alzando il materasso e inizio a fare la valigia con tutte le mie cose, non mi sembra vero che sia arrivato questo momento, non riesco a capacitarmene, mentre riempio la valigia Chri mi guarda dallo stipite dell'armadio e quando mi vede in difficoltà mi aiuta a chiuderla, mi giro e noto il mio letto, quel letto che è stato mio per 5 mesi, che ha visto pianti di gioia o di tristezza, urla, tante risate, tanti abbracci, le mie notti insonni, tutti i segreti confessati a Chri, l'evolversi dei miei sentimenti per il mio migliore amico, è stata l'unica cosa completamente mia in tutti questi spazi comuni anche se, per tutte le volte che io ho dormito nel letto del moro e lui ha dormito qui forse non era neanche più cosi tanto privato, mi nasce un sorriso spontaneo sulle labbra appena la mia testa riesce a formulare questo pensiero.

Chissà cosa ne sarà adesso di questo letto...

M: 'E questo ora rimane vuoto?' chiedo sentendo di nuovo le lacrime salirmi

C: 'Vuotissimo, stai tranquillo, non ci si metterà nessuno lì' mi dice convinto

M:' Promesso?'

C:' Promesso.'

Sorrido dopo questa piccola rassicurazione perché, immaginarmi Chri come vicino di letto di qualcuno che non si io mi manda fuori di testa, decisamente troppo fuori di testa e decisamente non da amico.

Metto le ultime cose in valigia e chiudo tutto.

M:' Io ho fatto Frate, vado a prendere le cose in bagno '

C:' Va bene Matti, ti aspetto qui okay?'

Guardo Chri, sul letto che nasconde i suoi bellissimi occhi per non farmi vedere ulteriormente le sue lacrime mentre mi avvio verso il bagno per recuperare tutte le mie cose.

Ovunque sarai saremo noi- MatianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora