Iridescente - Intervista

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Iridescente di andeloncurse


Intervista a cura di the_dreamers_27

Eccoci con una nuova intervista, ringrazio come sempre l'autrice per essersi resa disponibile a svelare i retroscena del suo racconto, ma partiamo con le domande!


Cosa ti ha spinto per la prima volta ad approcciarti alla scrittura?

Le storie si presentano alla mia mente chiedendo solo di essere raccontate... Io sono al loro servizio e con la scrittura credo di render loro abbastanza giustizia. Tra le diverse forme d'arte, questa è quella a me più congeniale.


Da dove nasce l'idea per il tuo racconto?

Ho sempre amato la Liguria e tantissimi anni fa pensai che una terra così ricca dovesse avere un mito moderno... Lo cercai nelle biblioteche e nelle librerie specializzate, senza trovarlo. Quando manca qualcosa, l'idea migliore è quella di farsela da sé.


Qual è stata la parte più difficile da scrivere? E quale invece la più divertente?

La prima stesura fu la più difficile e credo risalga a quasi una quindicina di anni fa. Non avevo ancora frequentato un corso di scrittura, stavo leggendo un libro su come si scrive un racconto ("Come scrivere un racconto" di Jack M. Bickham, edito da Dino Audino Editore) e volli provare il metodo proposto. Altro che racconto...Venne una trama lunghissima, tanto che mi consigliarono di dividere quella stesura in almeno 4 libri e approfondire meglio ogni parte. "Iridescente" è il primo romanzo, riveduto e corretto dopo anni di studio e di corsi.

La parte più divertente è la festa di "Stella maris" di Camogli. Mi piace quando i nodi vengono al pettine e, finalmente, il protagonista si redime dopo essere stato un vero idiota.


In che modo sono nati i tuoi personaggi?

Perla vive in mare, non si sa bene cosa sia (ovviamente io lo so ma niente spoiler) e, per una ragione sconosciuta, si prende a cuore le sorti di Gabriele. Lei ne è affascinata, ma rimane in qualche modo distaccata, quasi una divinità... Nello scrivere questo personaggio, ho indagato sulle mie idee di dio/dea, sul libero arbitrio e sul potere divino.

Gabriele Scarlatti è come vedo io i bad boys... degli sfigati che, per quanto appetibili sessualmente, sono sovente una condanna per gli altri. Incontriamo Gabriele quando si rende conto di essere una calamità per il prossimo e sarà questa considerazione a fargli trovare una ragione per stare al mondo che non sia meramente egoistica. Per descrivere il protagonista mi sono guardata allo specchio, tirando fuori le mie insicurezze, paranoie, esaltazioni, capacità non solo di affascinare gli altri ma anche di guardare in faccia una realtà orrenda.


Vuoi anticipare qualcosa ai tuoi lettori sugli sviluppi futuri?

Finalmente comparirà ciò che mi terrorizza quando sono in acqua: lo squalo. Nel Mediterraneo ce ne sono, anche lo squalo bianco. È vero che l'uomo è il predatore più pericoloso, sadico e terribile, ma io non vorrei mai diventare mangime per pesci.


In che modo ti è stata utile la recensione?

Definire Cla_Lig "utile" è riduttivo! Consigli, correzione refusi, proposte per nuovi tag, classificazione... È stato bellissimo trovare qualcuno che legge la storia in modo approfondito come ha fatto lei. Grazie mille anche per il sostegno psicologico!


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