Capitolo 1

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Era una calda giornata di luglio a Londra.
Pur non avendo scuola mi alzai presto, a causa delle voci delle mie sorelle che provenivano dal piano di sotto.
Infilai degli short e una maglietta senza maniche e scesi giù per vedere che avevano da sbraitare.
Appena entrai in soggiorno vidi mia sorella Perrie che rideva e saltava sul divano.
Io: Si può sapere che ti prende? Perchè mi hai fatto alzare così presto?-chiesi seccata dal suo comportamento-
Sophie: Ha fatto svegliare anche me e non capisco che le è preso!- disse la mia sorellina sbadigliando-
Io: Non preoccuparti piccolina, qui ci penso io. Vai a letto..
Lei fece come le avevo detto e si diresse di sopra in camera da letto.
Io: Perrie perchè non la smetti di saltare sul divano e ridere come una pazza e invece non mi dici cosa ti prende?! Dove sono mamma e papà?!
La afferrai per il braccio facendola scendere dal divano.
Finalmente smise di ridere e cominciò a parlare seriamente.
Perrie: Mamma e papà sono fuori per lavoro.. sono felice perché Zayn mi ha organizzato una giornata al Luna Park e ha detto che vengono anche i ragazzi. Tu e le mie amiche si naturalmente invitate.
Rimasi piuttosto sorpresa.
Venivano anche i ragazzi?
Quindi ci sarebbe stato anche Harry. Non sopportavo per niente quel ragazzo.
Io: Ci sarà pure Harry vero? Sapevo già la risposta ma dovevo esserne sicura.
Perrie: Certo! So che voi non vi potete vedere, ma dovreste affrontare questa divergenza prima o poi e cercare di diventare amici.
No.. ha detto.. io e Harry.. amici? Neanche per sogno.
Io: Come hai detto? Non se ne parla.
Mi alzai dal divano dirigendomi a passo svelto verso la cucina.
Perrie: Clarisse? Clarisse! Continuò a gridare ordinandomi di fermarmi ma non la ascoltai.

PERRIE POV'S

Harry e Clarisse si odiavano ogni giorno di più e proprio non riuscivo a capirne il motivo.. sarebbero potuti andare più che d'accordo.
Mi diressi in cucina per parlarle. Quando entrai la trovai seduta a tavola che faceva colazione.
Io: Ma che avete tu e Harry? Non l'ho mai capito e credo non lo capirò mai.
Clarisse: Non lo potrai mai capire, lascia stare. È così e basta!
Io: Ma perché ti comporti cosi oggi?!
Clarisse: Che ti importa?! - si alzò, più incazzata di prima, e andò di sopra nella sua camera -
Non riuscivo proprio a capire il suo comportamento ma viste le circostanze lasciai perdere e andai a prepararmi.
Decisi di mettermi un paio di pantaloncini verde acqua, una maglietta bianca a bretelle in pizzo, dei sandali beige e per finire un bracciale con il segno dell'infinito che mi aveva regalato mia sorella per il mio compleanno pochi giorni fa. Mi diressi in bagno a farmi una doccia. Quando finii mi pettinai i capelli e mi passai la piastra, mi vestii e mi truccai.
Bussai alla porta di mia sorella, chiedendole se voleva venire con noi, ma non rispose. La porta era bloccata così nell'attesa inviai un messaggio a Zayn.
"Amore, a che ora passate? Io sono già pronta. Ps: Ti amo. - Perrie xx"

CLARISSE POV'S

Mi sentivo un po' in colpa per aver risposto in quel modo a mia sorella. Non ero arrabbiata con lei.. non sapeva che il giorno prima mi ero lasciata con il mio fidanzato.
L'avevo tenuta all'oscuro evitando le sue prediche: "te lo avevo detto, non era quello giusto.." e blablabla. Io lo amavo, e al cuor non si comanda. Si chiamava Luke Hemmings ed era il capitano di basket della nostra scuola.
Aveva la mia stessa età e frequentavamo il corso di canto insieme a me e Angel. La nostra storia era durata 2 mesi e mezzo..
Lui era alto, magro, biondo con gli occhi azzurri, proprio come me. Tutte le ragazze le sbavano dietro, ed era considerato un "puttaniere" anche se io non lo vedevo così.. finché non lo trovai a letto con la troietta della scuola. Dopo avermi visto mi rincorse cercando di farsi perdonare ma non lo degnai di uno sguardo.. da allora non faceva altro che chiamarmi.
La colpa della nostra rottura non va solo alla troietta ma anche ad Harry che si era messo in mezzo.
Qualcuno o meglio un rumore mi distolse dai miei pensieri. . .
Andai ad aprire.
Perrie: Posso entrare? Ti devo parlare. - disse sulla soglia-
Io: Entra.. -tornai a stendermi sul letto, mortificata per come mi ero comportata.-
Io: Scusami per poco fa, non sono arrabbiata con te.
Perrie: Fa niente.. allora, vuoi venire al Luna Park?
Avrei tanto voluto dire di si, perché era come se stavamo festeggiando il suo compleanno tutti insieme, ma non ne avevo voglia.
Io: No, non me la sento. Scusami ma non ce la faccio..
Perrie: Non ti preoccupare, ora scusami ma devo andare a finire di prepararmi. Quando ritorno parliamo un pò..
Annuii mentre si avviava verso la porta.
Perrie: Promesso?
Io: Promesso.
Glielo avrei detto. Mi fidavo di lei e lei mi diceva sempre tutto. Scesi le scale e andai ad aprire alla porta, visto che Sophie ancora dormiva e Perrie era impegnata.
Erano i ragazzi e le amiche di mia sorella.
Io: Entrate, vado a chiamare Perrie. - dissi evitando le smorfie che Harry mi rivolse entrando -
Zayn: Tu sei già pronta?
Io: No, non vengo.
Jade: Perché? Ti divertirai, vieni.
Io: No non me la sento di venire, adesso vado di sopra a chiamare mia sorella, voi accomodatevi.
Non le diedi tempo di rispondere e cominciai a salire le scale, anche perché vedere Harry che rideva per ogni cosa che dicevo prendendomi in giro, mi dava solo sui nervi.
Bussai nella camera di Perrie e lei mi aprì.
Perrie: Sono già qui?
Io: Si, ti stanno aspettando, scendi.
Lei prese la borsa e scese, mentre io andai nella mia camera e mi buttai sul letto a peso morto.
Sentii un "ciao ci vediamo dopo" e io a mia volta risposi con "ciao" gridato a squarciagola.
Sentii chiudere la porta.
Mia sorella dormiva ancora e miei erano fuori per lavoro.. sempre sdraiata pensai di chiamare Angel.

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