cap. 1

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come mi era venuta l'idea di venire in questo posto il sabato sera da sola? d'altronde non avevo amici, quindi era l'unica soluzione, però insomma conoscendomi inizierò a bere a raffica e succederà qualcosa di brutto, me lo sento.

comunque decido lo stesso di entrare perché sono intraprendente, come mi aspettavo c'era più gente ubriaca sfinita per terra che qualcuno con la testa a posto. non mi sono ancora presentata quindi lo faccio ora, mi chiamo marika e ho appena 20 anni, non so ancora che farne della mia inutile vita però a breve dovrei iscrivermi a qualche università, si un po' tardi. tornando al sabato sera, non so mai che fare perché non ho nessuno con cui andare in discoteca, quindi co vado da sola, ma poi trovo difficile tornare a casa essendo sempre ubriaca marcia.

mi stavo perdendo nei miei pensieri quando mi scontro per sbaglio con un tipo poco più alto di me, biondo con degli occhi verdi che tutti invidierebbero. finisce lì, gli chiedo scusa e lui fa lo stesso e mi addentro in quel luogo pieno di gente, di solito non mi piace stare al centro dell'attenzione o in mezzo a troppa gente ma andavo lì solo per l'alcool

prendo qualche shottino e sono ovviamente già partita, lo sapevo che sarebbe andata così, però almeno mi sarei divertita. inizio a ballare con dei tizi a caso che non fanno altro che toccare il mio lato b, ma io non me ne accorgevo minimamente e neanche mi interessava più di tanto, ero lì per distrarmi da quella che era la noiosa e monotona vita di sempre.

ad una certa decido di uscire per prendere una boccata d'aria, non so come abbia deciso una cosa del genere, non ci stavo molto con la testa quindi non pensavo razionalmente. barcollando mi dirigo verso un muretto appena fuori l'uscita, fortunatamente dietro c'era solo erba, altrimenti se fossi caduta sarebbe finita davvero molto male; mi accendo una sigaretta e sto in silenzio per molto tempo, fino a quando un ragazzo disturba la mia fantastica quiete chiedendomi una accendino in prestito. glielo passo e poi si mette a sedere vicino a me facendo un tiro.
mi accorgo che era il tipo con cui mi sono scontrata prima, quello biondo

"sei ubriaca" come si permette? si è un bono assurdo ma chi si crede di essere? comunque rispondo di sì sorridendo e lui annuisce di comando, "io no, sono venuto qui perché sono scappato di casa" dice portandosi di nuovo la sigaretta in bocca per poi continuare il discorso "vedi... mamma è morta qualche anno fa e ora vivo con mio padre che non fa altro che prendermi a parolacce, alla fine è sempre stato così e non so nemmeno perché te ne sto parlando. forse perché sei ubriaca, non so neanche il tuo nome" "marika, sono marika".
lui annuisce e continua a parlare, avrà avuto tanta voglia di sfogarsi per chiacchierare così intensamente "sono ash, che ne dici di scambiarci i numeri?" io senza pensarci gli passo il telefono e lui memorizza il suo nel mio e viceversa. fatto questo se ne va salutandomi, dicendo di dover scappare a casa per non prendere il doppio delle parolacce da suo padre, affermando che mi avrebbe scritto domani mattina. poi però torna indietro chiedendomi se mi servisse un passaggio, dico di no perché sarei voluta rimanere ancora un po', quindi se ne va definitivamente.

la serata continua fino a tardi, quando decido di andare a casa mentre rischio di fare parecchi incidenti, ma ormai non mi importa più di tanto di quello che mi potrebbe succedere, il rischio è bello e la tranquillità non fa per me da quando sono piccola, sono un po' così... la prendo sul ridere quando rischio di morire. per gli altri sembra una tragedia ma io ho rischiato molte volte per cose stupide, o come si può dire "senza senso", come droga o incidenti stradali. non sapevo che farmene della vita e ogni volta era una sfida per restare in vita.

mi addormento sfinita e la mattina dopo mi sveglio di soprassalto dopo aver fatto un incubo, iniziando a vomitare a causa dell'alcool di ieri sera, ma anche perché ho sognato qualcosa di orribile addirittura per me.
faccio colazione e apro il telefono, trovando un messaggio da un numero non salvato, chi potrà essere? dopo avermi detto il suo nome sto ricordando tutto di ieri sera e di quanto sia stata stupida ad aver dato il numero ad una persona sconosciuta.

ash
ehi, sei sveglia?

io
ora si, ricordi il perché ti abbia dato il mio numero?

ash
ho chiesto e non hai esitato, tranquilla non sono un maniaco

io
lo spero

ash
volevo dirti che sei carina, conosciamoci meglio, che dici?

è serio? ci siamo visti una volta ieri e in più non ero lucida e chiede se ci possiamo conoscere? io da brava persona quale sono OVVIAMENTE gli dico di sì... quanto sono stupida, perché non mi sto mai zitta? potevo restare a casa ieri sera, invece mi sono imbattuta in un tizio che mi ha raccontato la storia della sua vita quando ero ubriaca, ma dove sono finita?

finisco la conversazione e apro il mio computer portatile mettendo il primo film nei consigliati, avevo voglia di rilassarmi senza pensare ad altro, eppure quel ragazzo stava sovrastando i miei pensieri tanto che decido di smettere anche di guardare il film. stavo impazzendo? probabile
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ehi ehi ehi, ecco il primo capitolo

ash x reader Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum