Capitolo 5

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Capitolo 5

Un silenzio di tomba gelò la stanza, gli occhi increduli fissati su di lei, nessuno ancora riusciva a realizzare che quel che Ellie aveva detto fosse vero, ma soprattutto tutti erano ancor più stupefatti della persona che aveva dato loro quella notizia, Chuck più di tutti. I suoi occhi cercavano inutilmente nello sguardo della sorella una risposta che non arrivava, una spiegazione per quella situazione assurda, per un attimo, su quella spiaggia, aveva creduto che tutto fosse finito ed ora invece si ritrovava lì, nell'impotenza più totale, tormentato dall'immagine appannata di quegli occhi azzurri e penetranti che gli erano stati trascinati via, e lui non aveva potuto fare nulla. Ad un tratto ruppe il silenzio.

-Ellie, c... come lo sai? Da quanto lo sai?- lei sapeva... come aveva potuto non dirgli nulla? Forse allora... terribili pensieri affollarono la sua mente... Forse non era figlio suo, forse per questo tutto quel mistero...

-Chuck, mi dispiace! Quando... quando avete fatto il test Sarah ti ha mentito! Lei... era incinta, non ha voluto dirtelo perchè non era sicura, non sempre il test è sicuro al 100%... non voleva farti preoccupare inutilmente, non voleva farti distrarre dalle missioni e mettere a rischio la tua incolumità ma aveva bisogno di confidarsi e venne da me... verificammo che il test avesse indicato giusto... Chuck, io... io avrei voluto dirtelo ma poi è successo tutto troppo in fretta, non potevo dirti una cosa del genere in quella situazione! Chuck mi dispiace! Perdonami!-

Un'ondata di emozioni contrastanti lo pervase, da una parte la felicità di quella notizia, che in ogni caso, anche in quella situazione, aveva colmato il suo cuore di gioia, i pensiari orribili che lo avevano sopraffatto sparirono; dall'altra la rabbia verso Sarah ed Ellie per avergli tenuto nascosta un'informazione di così fondamentale importanza; Poi la paura, che iniziò a crescere sempre più mentre realizzava che non solo Sarah era pericolo, mista a quella tremenda impotenza che lo affliggeva e torturava... non poteva permettere che qualcosa di male succedesse a quel che aveva di più caro!


Sarah lentamente si risvegliò.
Nella stanza era rimasto solo un uomo a sorvegliarla... osservò attentamente la stanza.
Alla sua sinistra c'era una credenza, con delle gambe molto basse, sotto ci passava a malapena una manina e sembrava un mobile molto pesante da spostare...

-Ehi tu! Avete intenzione di farmi morire di sete o mi fai la cortesia di portarmi un bicchiere d'acqua?-

L'uomo scocciato controllò che fosse ben legata e non potesse fuggire, poi si allontanò per soddisfare la richiesta.

Sarah sfruttò il momento, con la punta delle dita fece scivolare fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni l'iPhone che cadde a terra.
Tolse una delle scarpe e con la punta dei piedi fece strisciare il telefono in avanti.
Premette il pulsante centrale per accenderlo e verificò di avere campo.
C'erano solo un paio di tacche e il 15% di batteria ma doveva tentare, era la sua unica possibilità.
Velocemente, utilizzando le dita del piede, recuperò il numero di Casey.
Fece partire la chiamata.
Vide l'ombra dell'uomo che stava per arrivare.
Rapidamente calciò il cellulare affinchè si infilasse sotto la credenza, poi rinfilò la scarpa e si ricompose un secondo prima che l'uomo varcasse la soglia della stanza. “Casey ti prego rispondi!”

Chuck vs Together AgainWhere stories live. Discover now