Capitolo 2

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Capitolo 2

Era ormai passata più di un'ora da quando Chuck aveva lasciato Morgan per andare da Sarah.

L'ometto barbuto non voleva infastidire l'amico, ma Ellie e Devon ormai stavano per partire e voleva almeno avvisarlo. Anche Casey aveva finito di preparare i bagagli e a momenti sarebbe scomparso. Nuove missioni, nuove identità ... Probabilmente non lo avrebbe più rivisto.

Decise di andare a cercarlo, affinché potesse almeno salutarli. Immaginava fosse andato sulla spiaggia: "Quale posto più romantico per il mio Magical Kiss?" aveva pensato. 

Si avviò sul lungo-mare osservando le ombre della gente che si stava dirigendo verso casa. Ormai lontane dalla sabbia, si allungavano a causa del sole basso all'orizzonte. Vide un uomo sdraiato a terra: non lo riconobbe all'inizio. Si avvicinò, dapprima solo per curiosità, poi il passo si fece più affannoso e preoccupato: era Chuck. Vide la maglia macchiata di sangue. In pochi secondi, mentre correva agitato verso il corpo dell'amico, una serie di pensieri orribili gli riempì la mente: forse si erano sbagliati, forse Sarah era cambiata davvero, forse si era stufata e aveva deciso di uccidere l'uomo il cui amore la faceva sentire ancor più a disagio in quella vita di cui non ricordava nulla.

Chiamò immediatamente Ellie e Casey. Nel giro di pochi minuti giunsero i soccorsi. La sorella corse in lacrime verso il corpo disteso a terra ...

-È ancora vivo, ma dobbiamo fare in fretta- disse Devon.

Velocemente, fu caricato sull'autoambulanza che partì a sirene spiegate lasciando Casey e Morgan sulla spiaggia.

-È tutta colpa mia Casey!- disse Morgan –non dovevo spingerlo a tornare da lei, avrei dovuto lasciare che ognuno prendesse la sua strada! Non è più la nostra Sarah ...  Sono stato cieco. -

Casey lo zittì con un grugnito mentre esaminava il terreno.

-Stupido Idiota, pensi che la Walker avrebbe mai fatto una cosa del genere? Guarda qui, invece che lagnarti! Questi segni nella sabbia indicano chiaramente che qualcuno è stato trascinato via. Dobbiamo parlare con la Beckman! Subito! Sarah potrebbe essere in pericolo e Chuck, se ne fosse in grado, farebbe di tutto per aiutarla! Muoviti se hai un minimo di senno in quella testa barbuta!-


Sarah pian piano riprese conoscenza. Era bendata, le mani legate. Sentì freddo sulla pelle: era sdraiata su un pavimento metallico. Poggiò un orecchio a terra e sentì il rumore di un motore; era dentro un furgone e chissà dove la stavano portando ... Cos'era successo? Si toccò un labbro,  gonfio per le botte, e ricordò. Era sulla spiaggia con Chuck, poi quello sparo, degli uomini ... Le tornò alla mente l'immagine dell'amato sdraiato a terra e una lacrima le rigò il volto. 

D'un tratto il furgone si fermò. Sentì della gente parlare, il portone aprirsi. Qualcuno la tirò giù violentemente. Camminò a lungo, almeno una ventina di minuti. Poi scese delle scale, sentì che aprivano una vecchia porta. La fecero fermare. Gli uomini che la conducevano parlarono con un altro, una guardia o qualcosa del genere immaginò lei dal tono di voce. Quest'ultimo li fece entrare. Venne fatta sedere su una sedia e le fu tolta la benda che la rendeva cieca. Un uomo vestito di nero dai lineamenti orientali le si avvicinò, l'accarezzò sul volto. Lei si spostò disgustata.

-Mi spiace di averti fatto male, non volevo rovinare il tuo bel visino, ma sei un osso duro... - disse l'uomo. 

- Dimmi: come sta il bimbo? Perché, vedi, non me ne faccio nulla di una come te, è quel futuro marmocchio che mi interessa. Finché sarà nel tuo ventre sarai fortunata! Vedi di non fare scherzi, sei al terzo mese ormai, con la nostra tecnologia potrei riuscire ad allevarlo anche senza di te, ma sai com'è ... non è mai bello privare un madre del proprio bambino ... Non lo farò, se non mi costringerai a farlo. -

Chuck vs Together AgainWhere stories live. Discover now