Noctiphobia (Hassan Shabazz & Padre Paul Hill)

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«No, non credo che funzioni così», sbotta, e ha serrato la mascella. È l'ennesima volta che qualcuno prova a spostarlo da quello che è il suo credo – di quello che era il credo della donna che ha amato e che continua ad amare – ma lui resta fermo come una roccia, immobile, e nessuno – nemmeno la bontà e le buone intenzioni di un prete simpatico, gli faranno cambiare quell'ideale per il quale sta combattendo da anni, ormai. «Se le chiedessi di venire a pregare con me, stasera, al tramonto, con un tappeto e la testa rivolta verso nord, lo farebbe?»

L'uomo con la divisa nera, quella che è ancora un segno di oscurità, non parla. Lo guarda, incrocia le braccia la petto e, muovendo la testa in quello che non è né un sì, né un no, boccheggia.

«Glielo dico io: è un no! Non è bello, vero? Non è inclusivo, o sbaglio? Non si sente a suo agio, e lo so cosa prova, perché è la stessa cosa che provo io quando voi mi chiedete di mettere da parte la mia fede e abbracciare la vostra. Anche solo per una volta. Anche solo per stare insieme. No, padre. La fede è qualcosa che abbiamo dentro, è troppo personale per condividerla con qualcuno e la realtà dei fatti è che voi siete tanti, avete la fortuna di poterla condividere – anche se, da quello che mi dice, a parte la domenica nessuno si presenta. Allora... posso affermare che la mia fede, chiusa in una casa al tramonto, praticata ogni giorno, vale più di quella dei suoi discepoli che si ricordano di dio solo nel giorno in cui riposano?»

Padre Paul annuisce, poi slega le braccia dal petto, le fa cadere lungo i fianchi e per Hassan è una vittoria – amara, ma è pur sempre una vittoria. Il prete è sconfitto, e lui ha dimostrato ancora una volta quanta solitudine c'è nella logica.

Quanta solitudine c'è nei pochi come lui. Come Alì. Come sua moglie.

«Lo può affermare», commenta solo il prete e Hassan annuisce, le mani ancora più strette ai fianchi, poi si preme le dita contro la radice del naso e, sospirando, cerca di dimenticare l'ennesimo dibattito teologico a senso unico.

Guarda la chiesa, l'entrata di quella grotta, e il buio sembra più fitto, più intenso, al suo interno, ora che il sole sta calando e il tramonto non è arancione come al solito, ma coperto di nuvole nere.

Deglutisce e distoglie lo sguardo.

«Comunque mi è capitato di pregare verso il santuario Kaaba, con un amico. Eravamo a Gerusalemme e lui aveva costruito una meridiana tutta storta», ride padre Paul, e alza le mani; quasi sembra reggere quell'oggetto di cui sta parlando, ma tra le dita non ha nient'altro che ricordi. «Mi ha insegnato a cercare il nord, anche se sapeva che non mi sarebbe mai servito a nulla. Perché, dopotutto, se avessi mai deciso di pregare ancora Allah, lo avrei fatto con lui.»

Hassan si blocca. Lo scruta da capo a piedi, e avverte, solo per un attimo, una nota di nostalgia e sincerità in quell'uomo che, dal primo giorno, gli è parso tutt'altro che onesto.

«Poteva farlo?»

«Non c'è niente che vieta un cristiano di pregare insieme ad altri credenti che non siano di un'altra religione. Nessuno dice di no, soprattutto Dio. Il mio è questo e il suo sta da un'altra parte ma, dopotutto, la fede viene dallo stesso organo vitale.»

«L'anima?», chiede Hassan, sbuffando via una risata amara.

Padre Paul risponde con lo stesso gesto, ma non c'è niente di amaro in lui. Solo qualcosa che sembra più tenerezza.

«Il cuore.» Lo spiazza; lo tiene lì in piedi, di fronte alla chiesa, una casa che gli è sconosciuta, e gli parla del cuore, qualcosa che, nel bene e nel male, tutti hanno.

Non può dargli torto.

«Buona giornata, sceriffo. Io rientro, o mi prenderò un gran bel acquazzone. Dovrebbe rientrare anche lei», lo congeda padre Paul e, senza aspettare una risposta, quasi saltellando come un bambino, sale le scale della chiesa e, dopo avergli dato un'ultima occhiata sorridente, chiude le porte con un tonfo sordo.

Hassan resta lì, e sente il vento che gli accarezza il viso: è gelido, pungente. Il cielo è sempre più scuro, sempre più minaccioso e, il buio, presto si abbatterà su Crockett.

Si gira su se stesso, gli stivali sempre più sporchi di fango e, incamminandosi verso casa, si posa una mano sul cuore.

Il buio incombe, le tenebre sono vicine, ma c'è una luce, nel petto, che resta sempre accesa. Che sia la fede in un Dio – qualunque esso sia, o un ricordo lontano di una donna amata incondizionatamente, quella luce resterà sempre accesa.

Anche per lui, che ha così paura del buio e, in futuro, spera di essere per Alì quella candela pronta a guidarlo.

Lo vuole più di ogni altra cosa al mondo. 

Fine

Questa shot ha vinto il premio "Genio della Grammatica" al Volturi AWARD 2022 indetto da thevolturisteam

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Questa shot ha vinto il premio "Genio della Grammatica" al Volturi AWARD 2022 indetto da thevolturisteam

Note Autore:

Avrei tanto voluto vedere un dibattito religioso tra loro due ** Spero di non aver sfociato nel OOC con Hassan ♥

La vostra amichevole Miryel di quartiere

Act of Contrition - Midnight MassWhere stories live. Discover now