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ormai pensavo che bruce fosse la persona che volevo, colui con cui avrei passato il resto dei miei giorni, ma alla fine, lo pensavo solamente perché avevo urgentemente bisogno di qualcuno che stesse al mio fianco, che mi facesse sentire speciale e protetta.

da qualche giorno io e il famigerato scienziato ci stavamo frequentando, e del nuovo agente ancora nessuna traccia.

"ragazzi, ma la nuova spia dello s.h.i.e.l.d.? non si fa viva?" chiese tony impaziente.

"sicuramente fury avrà i suoi motivi per farci aspettare." dissi calma, sperando nel meglio.

"natasha ha ragione, non dobbiamo avere fretta." intervenne bruce.

"tsk, lo dici solo per accontentare la tua fidanzatina."

"ragazzi, non iniziamo a litigare, a tempo debito arriveranno notizie." disse infine steve per rassicurare tutti quanti.

"gli Avengers sono pregati di andare nella sala 459 per accogliere il nuovo membro dello s.h.i.e.l.d., presto li raggiungerò per darvi informazioni più dettagliate."

"visto, non c'è nulla di cui preoccuparsi, andiamo" dissi sorridendo.

ci dirigemmo verso la stanza 459, onestamente ero un po'in ansia, ma nonostante ciò continuammo per la nostra strada.
aprimmo la porta, davanti a noi si presentò una donna poco più bassa di me, con dei capelli corivini lunghi poco più giù delle spalle, con due occhi verde nocciola e qualche lentiggine sparsa qua e là sul viso, sembrava una principessa, ma la cosa peggiore, era che la conoscevo.

"ASHLEY?!"

iniziammo a guardarci, ero nel panico più totale, ma cercai di non farlo notare, così presi un respiro.

"oh, ciao bruce" disse la ragazza ridendo "mi ero dimenticata di dirtelo..ops"

"questa qui mi piace, la conosci amore?" chiesi facendo finta di nulla.

"in realtà..ragazzi, vi presento mia sorella ashley."

"DA QUANDO HAI UNA SORELLA-" disse steve sorpreso.

"beh direi che di bellezza non ha preso dal fratello" disse tony ridendo.

"attento a come parli uomo di latta mezzo scaduto" dissi puntandogli il dito contro.

"perciò sei tu la ragazza di mio fratello. bene, sei carina."

"solo? io direi che è stupenda." aggiunse bruce.

"si lo so, era scontato." affermò la ragazza con un sorrisetto.

"bhe grazie per i complimenti, anche tu sei molto carina" dissi ricambiando il sorriso.

"ashley, vacci piano" disse bruce spostando natasha leggermente dietro di se.

"fratellone non iniziare a fare il geloso, non ti rubo la fidanzatina."

da quella affermazione il suo tono di voce cambiò, la sua faccia divenne più seria, sembrava che le parole di suo fratello l'avessero "offesa", e la capisco.

"hey ashley vuoi che ti mostri un po' l'edificio?" chiesi vedendola un po' giù.

"sarebbe un onore, donna bellissima"

ridendo e scherzando, mi seguì.

"allora, tu e mio fratello state insieme?" chiese ashley molto diretta.

"ci frequentiamo da qualche giorno, niente di speciale."

"sai, bruce mi ha parlato molto di te, ma non pensavo ti avrei più rivista." disse.

"inoltre, se fossi al suo posto non mi lascerei scappare una donna così bella" aggiunse subito dopo.

"come mai tutti questi complimenti?" chiesi ridendo.

e lei mi rispose, arrossendo legermente: "semplicemente sto dicendo la verità, e..mi sei mancata."

la verità, l'unica cosa che ti fa sapere com'è veramente la realtà. la mia vita era piena di menzogne prima di entrare in questo posto: nella stanza rossa celebravano una cerimonia dive ti sterilizzavano, dicevano che il non poter avere figli sarebbe stato un pensiero in meno, anche riguardo al dover uccidere, un peso piccolo che ogni vedova compieva durante la sua vita.

"anche tu mi sei mancata..principessina."

io non mi innamoro. (o quasi)Where stories live. Discover now