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<Sarah?> sussurrai dal mio banco senza farmi sentire dalla prof

<Che c'è?> rispose senza guardarmi

<Vado in bagno, vuoi qualcosa alle macchinette?> chiesi

<Silenzio!> sibilò la prof senza accorgersi che fossi io a parlare

Sarah annui passandomi i soldi.

<Il solito> sussurrò e io capì <Non dirmi che me lo hai chiesto solo per vedere Cristian!> sbottò

Io sorrisi e la ignorai mentre lei roteò gli occhi.

<Prof posso andare in bagno?> chiesi alzando la mano

Lei annuì e io mi alzai avviandomi alla porta per poi uscire da quella maledetta classe.

Raggiunsi il bagno, mi liberai dei liquidi in eccesso poi mi specchiai per darmi una sistemata e andai alla macchinette al piano terra.

L'unico sbatti delle macchinette era che era al piano terra e la mia classe era al secondo piano ma c'era la possibilità di incontrare Cristian..

Ma sapevo che non sarebbe successo, c'è non di incontrarlo intendo la cosa fra noi due.

Era impossibile anche se c'erano dei segnali che non capivo.

Mi aveva bloccata su Instagram ma poco mi importava, tanto lo vedevo qui e ogni volta che succedeva, in mezzo ai corridoi, ricambiava sempre lo sguardo.

Sempre, ed era quello sguardo.

Quello che ti fa venire le farfalle nello stomaco.

Quello che mi fa svegliare il basso ventre.

Ma ero sempre infastidita del fatto che mi avesse bloccato, non capivo il perché non ci siamo mai parlati.

Anzi lui una volta mi ha chiesto una sigaretta ma io non ne avevo, quindi ho risposto no, cosa avrei potuto fare!?

Però non avrebbe senso bloccarmi solo per quello, non ha senso!

Lui non ha senso!

E' strano, misterioso ed è questo che mi fai impazzire di lui.

Arrivai alle macchinette e indovinate che classe c'era al piano terra, oltre alle altre?

La sua, ovviamente.

C'era un silenzio tombale nel corridoio, si sentiva solo il rumorino della macchinetta che erogava il cibo.

Un mars e una bottiglietta d'acqua per Sarah!

Gli presi e ripercorsi molto lentamente il corridoio e raggiunsi le scale sperando di incontrarlo in qualche modo ma proprio in quel momento sentì una porta aprirsi interrompendo i miei pensieri.

"Poteva essere chiunque, non è lui!"

Mi girai per ricevere l'ennesima delusione ma l'universo non mi mandò affanculo quel giorno.

Era lui.

Scattai subito in avanti e la mia testa cercava di realizzare che era dietro di me.

Era dietro di me, cazzo!

Mancavano ancora un paio di metri dalle scale e stavo camminando normalmente ma la sua presenza si faceva sentire sempre più vicino e i passi aumentavano.

Mi girai un'altra volta per vedere se stavo sognando o meno, e non stavo sognando!

Nel momento esatto in cui mi voltai il suo sguardò si alzò e incrociò il mio.

just imagineWhere stories live. Discover now