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∙P R O L O G O∙
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𝕾𝖋𝖎𝖔𝖗𝖆𝖒𝖊𝖓𝖙𝖔
"Certe mancanze le sentì fino a dentro le ossa"
-Sconosciuto

<<Quanto odio questo posto, troppa confusione, troppa gente spensierata e felice, mi viene il voltastomaco>> affermò la ragazza, guardando disgustata la bolgia di gente che si affrettava a prendere posto sul treno, che da lì ha poche ore, avrebbe ...

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<<Quanto odio questo posto, troppa confusione, troppa gente spensierata e felice, mi viene il voltastomaco>> affermò la ragazza, guardando disgustata la bolgia di gente che si affrettava a prendere posto sul treno, che da lì ha poche ore, avrebbe riportato decine di piccoli apprendisti maghi nella loro amata scuola di magia. La giovane indossava una gonna nera che arrivava fin sopra le ginocchia ed una camicia verde, da cui si poteva vedere solo il colletto poiché la parte restante della blusa era coperta da un maglione di pregiatissima lana nera. I capelli, biondo quasi ossigenato,come di consuetudine erano raccolti in uno chignon basso,solo due ciocche più corte erano state lasciate libere. Il trucco non era troppo forte, ma non si può dire fosse leggero. Tendeva sempre ad utilizzare ombretti piuttosto scuri, che secondo un'opinione popolare facevano un'ottimo contrasto con gli occhi chiari.
Camminava a testa alta per il binario 9 3/4* con la sua solita inespressività , tipica della sua famiglia. Era affiancata da suo fratello. La sua copia in versione maschile, d'altronde erano gemelli. Anche lui inespressivo, biondo platino, vestito rigorosamente di nero camminava a testa alta raggiungendo, insieme alla sorella, il loro treno.
<<Non vomitare qui mi sporcherai il vestito>> rispose il fratello, che, quando si rivolgeva alla gemella tendeva ad addolcire i modi, forse in senso di protezione.Quella rispose con un ghigno. E ripresero a camminare.
Quando si trovarono a pochi metri di distanza dall'entrata della locomotiva sentirono lo stridulo di una gallina che fece saltare dallo spavento i poveri due gufi, che i gemelli portavano sempre con se al castello per poter avere contatti con mondo esterno rispetto a Hogwarts*.
Si girarono verso la direzione da cui era provenuto lo stridulò e, poterono, sopratutto Draco il gemello maschio, essere deliziati dall'arrivo di una delle persone più odiate da tutto il castello: Pansy Parkinson.
<< Dracuccio!!!>> urlò ancora quella, e salto addosso al povero ragazzo.
Hope, la gemella femmina, provava un certo disgusto verso Pansy e sui suoi modi di fare da gallina arrapata. Ma l'odio non poteva non essere ricambiato. Pansy aveva cercato di fare amicizia con la giovane Malfoy* ma la ragazza sin da subito, mostro un certo disprezzo verso di lei. Hope tendeva sempre a giudicare le persone a primo impatto e si faceva sempre immediatamente un'idea del loro comportamento, e, il più delle volte, non si sbagliava mai. In quel caso aveva capito subito il soggetto e decise di far capire immediatamente al soggetto in questione che non voleva avere niente a che fare con esso. Il suo era un metodo di difesa, voleva circondarsi solo delle persone più adatte a lei e più leali nei suoi confronti. Faceva difficoltà a fidarsi, ed il più delle volte per questo motivo tendeva a tenersi tutto dentro, non potendosi mai sfogare con nessuno.
Per la sfortunata sorte di Hope, una volta che l'animale si staccò dal tronco di Draco si rivolse alla ragazza: << Oh ma ciao Hopina come stai?>>. Il nervosismo di Hope era alle stelle quando la Parkinson mise su uno dei suoi sorrisi più falsi e macabri( si perché era proprio inquietante).
<< Ma guarda, da quando un tacchino si è fatto sentire da tutta la stazione e poi si è solo avvicinato verso la mia traiettoria, rivolgendomi anche la parola, un senso di nausea mi ha pervaso completamente lo stomaco>> detto questo anche Hope impresse sul suo viso un sorriso falso, che ha differenza delle Parkinson, anche se falso risultava essere gradevole alla vista. Draco alla risposta della sorella ghignò e sorrise.
In soccorso della ragazza arrivò, per fortuna direi, la sua migliore amica Astoria Greengrass*
<<Hope!>> esclamò l'amica. La giovane si rivolse verso di lei e la ringraziò con lo sguardo.

Finalmente si trovavano tutti nella loro cabina all'interno del treno che li avrebbe riportati al castello. Astoria era riuscita a liberare l'amica dalla Parkinson e per questo la Malfoy gliene fu immensamente grata. Ora si trovavano in un cabina privata assieme a Dafne, la sorella di Astoria. Risero e scherzarono finché le palpebre non divennero pesanti e Hope si addormentò sullo schienale della cabina.
Passarono 2 ore, mancava una sola ultima prima dell'arrivo e la ragazza come un orologio svizzero si svegliò in tempo per potersi cambiare. Uscì dalla cabina e si incamminò verso il bagno, ma a causa di un urto cadde a terra.
<< Ron!>>la ragazza era stata scaraventata a terra a causa dei movimenti al quanto goffi del Weasley << spostati>> udì ancora. Una volta che il rosso si fu spostato dalla visuale della giovane si mostrò un ragazzo alto, dagli occhi azzurro-verde, capelli corvini e lineamenti perfetti.
<<Potter>> disse la ragazza.
<<Malfoy>> disse il ragazzo.
<<che fai non mi aiuti?>> chiese Hope in modo saccente. << Solo se me lo chiedi per favore>> risposte il Potter.
<<Fai sul serio?>> la giovane alzò gli occhi al cielo <<pEr FaVoRe>> disse ironicamente e Potter sorrise aiutandola. Ci volle il solo sfioramento delle loro dita che entrambi sentirono una brivido alla schiena. Si guardarono negli occhi per qualche secondo. Per la prima volta entrambi sentirono qualcosa come non avevano mai sentito con nessuno.
Hope arrossì leggermente. Di ricompose immediatamente e si allontanò lasciando Harry Potter alle sue spalle che la guardava allontanarsi. Il ragazzo la trovò incredibilmente bella, molto di più rispetto agli anni precedenti, ma cerco di allontanare quel suo pensiero dalla mente.

<<Harry?! Harry?! Sbrigati dobbiamo scendere!>> disse Hermione Granger, una dei migliori amici del ragazzo.
<<Si ecco arrivo Mione>> l'assicuro Harry. 
I due ragazzi, insieme al loro amico Ron Weasley scesero dal treno per raggiungere la sala principale del castello: la Sala Grande. Li gli alunni insieme ai professori partecipavano quotidianamente ai banchetti, facevano i loro compiti o semplicemente passavano il loro tempo libero in compagnia o da soli. Ma nella grande sala si tenevano anche le cerimonie importanti, come lo smistamento degli alunni del primo anno...
Stavano camminando nel marciapiede per raggiungere le carrozze quando la voce di Draco Malfoy si fece sentire. Si stava dirigendo verso la loro direzione seguito da i suoi due scagniozzi Vincent Tiger e Gregory Goyle, e le Greengrass accompagnate da sua sorella.
<<Mi sorprendo che il ministero ti faccia gironzolare a piede libero Potter, scommetto che ad Azkaban c'è una cella con il tuo nome impresso sopra>> a quelle parole Harry si lanciò alla carica verso il gemello Malfoy, ma fu fermato in tempo dal suo amico Ron.
Hope guardò male suo fratello, si è vero anche lei disprezzava Potter, ma non sopportava il fatto che si stuzzicassero, per poi arrivare alle mani.
<<Dai Draco andiamo>> disse Hope al fratello << si è vero Hope andiamocene, Potter è completamente fuori di testa>> affermò girando i tacchi e allontanandosi. Mentre la ragazza camminava affiancata dalle due Greengrass senti qualcosa dentro di lei, una mancanza e senza pensare nemmeno a quello che stava facendo si girò vero Harry Potter e mentre apriva la bocca per dire qualcosa, non seppe il perché non uscì nulla dalla sua bocca, ma rimase a fissare il ragazzo.
<<Hope? Andiamo?>> la richiamò Astoria. La ragazza indugiante si unì alle sue due amiche e si allontanò maledendosi per non aver pensato prima di muoversi.
<<Ma che cosa?->> disse il ragazzo rosso guardando la ragazza andarsene.

Hope e Astoria quell'anno erano state fortunate: Hope era riuscita convincere suo padre, il signor Malfoy, a non farla albergare in un stanza privata come tutti gli anni nella completa solitudine, ma sarebbe stata con la sua migliore amica. Lo sentiva quello sarebbe stato il suo anno.
Mentre Astoria si faceva una doccia Hope già lavata e pronta per la cena che si sarebbe tenuta tra una mezz'oretta decise di andare in camera di Draco e parlargli.
Uscì dalla stanza e raggiunse la camera privata del suo biondo gemello. Bussò due o più volte finché un Draco già bello e pronto non aprì la porta.
<< Che vuoi?>> disse quello. << Devo parlarti. Tranquillo non si tratta del marchio>> lo assicurò Hope.
<<Allora cosa c'è?>> chiese guardando male la gemella.
<<La devi smettere di stuzzicare Potter>> disse convinta la ragazza<< così non otterrai nulla, perché non vi ignorate e basta?>> continuò.
Draco ghignò e disse. <<Che divertimento ci sarebbe se ci ignorassimo soltanto?E poi a te che importa>>  chiese scrutandola per bene dall'alto al basso.
<<A me non importa nulla>> disse decisa cercando di convincere più se stessa che il fratello.
<< e allora che senso ha farmi questa domanda?>> chiese Draco osservando ancora bene la ragazza. Hope apri di nuovo la bocca per ribattere, ma ci ripensò e disse <<Lascia stare. Ci vediamo in Sala grande>> e se ne andò.

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