Shirayuki x Zen | Oltre i confini del tempo

Cap. 2 - La Caduta

Zen POV:

Era da molte ore che Zen si stava allenando, la scherma fungeva da valvola di sfogo, in più era molto bravo. Certo il suo avversario non era da meno, ma sapeva che con un po' di impegno non avrebbe avuto problemi a batterlo un'altra volta. Aveva accettato di concedere la rivincita ancora una volta al suo amico, ma a questo giro voleva complicare un po' la faccenda. Salì su un muretto che costeggiava una fontana vicino e incitó Mitsuhide a seguirlo. I due iniziarono così il duello. Era impossibile non notare quanto i due erano affaticati, alla fine finire in acqua non sarebbe stata una cattiva idea, almeno avrebbero avuto un po' di sollievo da quella giornata afosa.

<<Questa volta giuro che vincerò, costi quel che costi>> disse l'amico rivolto verso Zen.
<<Se finirai in acqua non prendertela con me poi>> rispose.

I due iniziarono, la quarta stoccata stava durando più del previsto, stare attenti a non cadere era già un ostacolo di per sé. Poi un errore, una pietra mancante del muro fece perdere equilibrio al ragazzo che, nonostante i pronti riflessi, non riuscì ad evitare di schiantarsi contro una bancherella posta lì accanto. Il frastuono della caduta riecheggió in tutta la via. I suoi amici gli corsero incontro iniziando a fargli domande e a sistemare il casino provocato dalla caduta. Era preoccupato per il danno fatto alla signora del mercato, che aveva visto i suoi bellissimi decori di legno e vetro frantumarsi in terra. Il ragazzo con i capelli bianchi era mortificato, incurante della sua salute cercò di rialzarsi per aiutare e scusarsi con la poveretta. Immediatamente udì la voce di una ragazza che lo riproverò per il gesto avventato.
<<Non puoi alzarti con quella ferita, rischieresti di peggiorare la situazione >>
Gli si parò davanti una ragazza con i capelli rossi come una mela e gli occhi verdi come dei fili d'erba. Guardando verso il basso si accorse della ferita che aveva sul ginocchio, effettivamente stava sanguinando e la botta che aveva preso cadendo si sarebbe fatta sentire nei giorni successivi. Vide la ragazza tirare fuori dalla borsa vari oggetti, lei continuò :
<<Sono un erborista, fortunatamente ho il necessario per medicarti, posso? >>
La voce di quella ragazza era incredibilmente calda e gentile, sembrava preoccupata, eppure non la conosceva. Si era precipitata immediatamente e gli stava offrendo il suo aiuto. Perché? Quel primo sguardo, quei capelli, quel viso. Gli pareva fosse familiare, eppure era sicuro di non averla mai vista prima. Il cervello di Zen fece blackout per un istante. Tanto che la ragazza si accorse della faccia confusa di lui e ripetee la domanda.
Questa volta Zen aveva tutte le intenzioni di rispondere ma, preso dalla confusione del momento dalla sua bocca uscì solo:
<<Perché? Che vantaggio ne viene a te nell'aiutarmi>> facendolo risultare soltanto cinico e altezzoso. Lui si morse subito le labbra, voleva mangiarsi le mani per quanto male era uscita quella frase dalla sua bocca. Guardo negli occhi la rossa e inizio a farfugliare delle scuse poco credibili. Alla fine era vero, voleva davvero sapere perché lei desiderasse aiutarlo, ma certo non voleva chiederlo in modo così diretto.

Shirayuki POV:

Di certo Shirayuki non si aspettava quella risposta. Aveva un animo nobile, ogni volta che qualcuno si feriva davanti ai suoi occhi lei sentiva il bisogno di intervenire. Fare tutto ciò che era nelle sue capacità per aiutare. Come se non bastasse aveva fatto pure un promessa a sua zia. Cerco una motivazione da dare al ragazzo e con aria decisa sbottó: <<Nessun vantaggio, se non mantenere una promessa fatta, adesso posso medicarti o preferisci perdere tempo ed andare al pronto soccorso? A te la scelta.>>

Angolino autrice:
Scusatemi sono sparita per un sacco. Ma ho intenzione di aggiornare più costantemente, mi è ritornata l'ispirazione per scrivere quindi a breve faccio uscire un altro capitolo 💞🌸