the outer banks || jj maybank

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appena vedo barry mi blocco e tutti smettono di ridere vedendo la mia reazione, si guardano confusi, conoscono barry per sentito dire, come tutti d'altronde, non ho mai parlato a nessuno di ciò che mi fece a 16 anni, ero troppo spaventata oer dirlo a qualcuno e non lo feci, tutt'ora non lo sa nessuno, solo io. era uno dei primi giorni d'estate, era sera tardi stavo tornando da una festa in spiaggia, conoscevo barry perché lavorava per i miei, ci faceva da giardiniere, sapevo che spacciasse e avessi problemi con la droga ma non dissi niente ai miei, non volevo fargli perdere il lavoro, quella sera lo incontrai per strada non mi feci molte domande del perché della sua presenza, era solito girare di sera, fecimo qualche passo assieme quando vide che stavamo arrivando a casa mia mi prese per un braccio e nonostante io mi dimenassi mi trascinò a casa sua, ricordo il modo in cui mi ha toccata, il modo in cui mi urlava di stare zitta, le mie lacrime, i mille pensieri che mi percorrevano la mente, il dolore ad ogni spinta, speravo che finisse al più presto, barry mi aveva stuprata, per qualche settimana venì a lavorare ancora a casa mia, mi chiedevo in stanza e non uscivo finché non se ne andava, non uscivo più di casa, i miei pensano che fossi stata male per qualche influenza non sanno la verità, i miei genitori lo linceziarono poi per un brutto lavoro fatto nel nostro giardino

fatto sta che sono bloccata sul vialetto di casa e i ricordi di quella sera mi percorrono la mente, inzio a tremare e indietreggio verso i miei amici che sono visibilmente preoccupati per me, jj mi prende per le spalle e mi mette dietro di lui come per proteggermi da neanche lui sa cosa, jhon b mi abbraccia, kie e pope alternano lo sguardo tra me e barry

B: ci si rivede biondina

dice avvicinandosi una volta che jj e gli altri si allontanarono, di poco, da me abbastanza da far scorgere la mia immagine

B: allora? non ti vedo dalla quella sera, come va?
JJ: alla grande, si può sapere che vuoi?

jj non sa con chi ha a che fare

B: il tuo fidanzatino ti protegge che carino ma quella sera dov'era?

dice per poi ridere

IO: sta zitto barry
B: allora parli
IO: cosa vuoi?
B: oh niente cercavo tuo padre, sai robe di lavoro

mi si avvicina cosi io indietreggio, jhon b lo spinge dato che insisteva per avvicinarsi, barry spinge lui e jj, jhon e barry inziano a picchiarsi, prendo jj per un braccio e kie prende jhon b e saliamo sul van per poi andare via, sento barry urlarci qualcosa

B: CI SI RIVEDRÀ MELISSA

chiudo gli occhi ma appena lo faccio scene scollegate di quella sera mi tornano in mente, non ci pensavo da anni, ed era meglio cosi, stavo riuscendo a dimenticarlo, anche se superficialmente, cj stavo riuscendo cazzo, qualche lacrima inzia a rigarmi il viso, non voglio più rivederlo, mi fa paura, ho paura di lui, di quello che può fare, di quello che mi ha fatto

JB: chi era quel tipo?
JJ: lo spacciatore di mio padre

dice mentre mi tiene fra le sue braccia intento a farmi dei gattini per calmarmi, kie mi tiene la mano, jb guida e pope mi fa i gattini sulla gamba

K: si può sapere cosa voleva da te quel tipo?

dice riferendosi a me, andiamo melissa sono passati quattro anni ce la puoi fare, sono i tuoi migliori amici a loro puoi dirlo, annuisco leggermente, e tuttii e quattro mi incitano a iniziare a parlare, mentre jhon b si parcheggia in uno spiazzo deserto per ascoltare con più attenzione

P: di che sera parlava?

faccio un respiro profondo, prendo coraggio ed inzio a parlare

IO: vi ricordate quella festa in spiaggia dove topper cercò di baciarmi? avevamo 16 anni

annuiscono tutti e quattro

IO: ok..ehm quella sera tornai a casa tardi a piedi, sapete che barry lavorava per i miei, quella sera mentre tornai a casa lo incontrai per strada...

mi blocco e prendo un altro respiro per non cominciare a piangere

IO: ...fece qualche passo con me fino a quando non mi prese per un braccio e mi trascinò a casa sua..

prendo un altro respiro, non ce la faccio a dirlo, è la prima volta che lo dico ad alta voce

IO: ...mi buttò sul letto e..

K: ommiodio mel

dice piangendo abbracciandomi, si uniscono all'abbraccio tutti e quando si staccano jj mi asciuga le lacrime facendo un piccolo sorriso per rassicurarmi seguito danun bacio a stampo

IO: ricordo ancora tutto, ogni particolare

dico fissando un punto fermo

JJ: io lo ammazzo
P: ai tuoi lo hai detto?

muovo la testa in segno di negazione

P: come no?
IO: non ho avuto il coraggio
P: devi farlo ok? se vuoi ti aiutiamo noi ma devi farlo
IO: quando tornano in città

pope annuisce e mi accarezza la gamba sorridendo

JB: mi sento cosi dannatamente in colpa mel
IO: jhon non è colpa tua
JB: dio mi dispiace cosi tanto

dice per poi abbracciarmi forte

JB: sta sera salta la tappa a casa crein-
IO: COSA? no no no non salterà per colpa mia ci andiamo capito?

dico sforzando un sorriso, jb capisce che non mi farà cambiare idea e annuisce, sa che non voglio che si cambino i programmi per colpa mia

passiamo la giornata tra di noi, sinceramente a stare con loro ci penso meno, spero di riuscire a dimenticare prima o poi

è sera e dopo aver preso sarah ci stiamo dirigendo verso casa crein ascoltando la musica e cantando

IO/ K: i used to shut my door while my mother screamed in the kitchen i'd turn the music up, get high and try not to listen to every little fight, 'cause neither one was right i swore I'd never be like them but I was just a kid back then-

jhon b abbassa la musica perché siamo arrivati, older è la canzone preferita mia e di kiara

IO/K: JHON B EDDAI È APPENA INIZIATA
JB: siamo arrivati

sbuffiamo e lui scende dal van per poi aprirci la portiera faccio per scendere ma mi spinge dentro, lo guardo confusa e divertita

JB: volevo ringraziarvi per essere qui per me
S: ti amo
K/JJ/P: sempre
IO: da sempre

dico per poi abbracciarlo scendendo dal van, scavalchiamo il muretto e siamo nel giardino della casa, è notte ed è tutto completamente buio, ad una certa la luce del portico si accende e ci nascondiamo dietro ad una pianta, cazzo