La ragazza dagli occhi diversi

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Erano passati alcuni giorni, e la prima partita dell'anno si stava avvicinando.
Grifondoro contro serpeverde.
La partita più attesa del semestre, per due semplici motivi: Il primo beh, i  ragazzi, secondo la maggior parte delle ragazzine con gli ormoni a mille, ma soprattutto il secondo motivo, tra grifondoro e serpeverde c'è sempre stata una grande tensione.

James mi aveva proposto di giocare a Quidditch, ma io non ne ero capace, preferivo di gran lunga leggere i miei amati romanzi, oppure starmene da sola in camera mia suonando la chitarra che mi aveva regalato mio padre.

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Era la mattina del 20 settembre 2015, c'era un caldo terribile, neanche fossimo in piena estate.

Quella mattina mi svegliai con la luna storta, anzi, stortissima, e nel corso della giornata sarebbe andata sempre peggio.

Mi alzai dal letto, svegliata dalla mia sveglia, le mie compagne già non c'erano più, solo dopo aver visto l'orario balzai dal letto correndo verso il bagno.
Erano le 8:30 le lezioni iniziavano alle 9:00.

Avevo dieci minuti per vestirmi e lavarmi, e dopo aver fatto questo correre in classe, purtroppo la colazione non era nelle opzioni di quella bella giornata.

Corsi attraverso i corridoi, con l'intento di arrivare in orario, e ci sarei anche riuscita se solo peeves quella mattina non avesse rotto le pluffe.

C: Peeves spostati, sono in ritardo!

Dissi cercando di scansare il fantasma, si lo so, cosa stupida da dire.

P: Troppo tardii!

Disse Peeves capovolgendosi e ridendo.

Era scoccata la lancetta nell'orologio, la lezione era ufficialmente iniziata, e io ero ancora lì, sotto le grinfie di quel fantasma rompi coglioni.

C: Vai a infastidire qualcun'altro!
P: Cosa sono questeeee?

Disse Peeves ignorandomi e prendendo una scatolina dalla tasca interna della mia divisa.

C: Lascia quella scatola e sparisci!

Peeves rise, e lasciò cadere la scatolina sul pavimento, allontanandosi verso l'ala ovest del castello, ridendo come un'idiota.

Presi la scatolina delle lentine colorate che avevo messo nella divisa in caso di emergenza, e la rimisi nella tasca.

Si lo so, l'avevo data a James, ma ecco.. l'avevo ripresa dal suo zaino, so che non avrei dovuto farlo, e che probabilmente James mi avrebbe ucciso, ma io proprio mi sentivo a disagio, non riuscivo a stare in pubblico senza lentine, anche per abitudine.

Quindi decisi che ormai entrare in classe sarebbe stato inutile, sarei entrata a seconda ora, non avrei sopportato il fatto di essere rimproverata dal professore, non perché sono una di quelle che pendono dalle labbra dei professori, attenzione, non sono neanche tanto ferrata nello studio, ma solo per la mia estrema insicurezza e timidezza, sarei di sicuro scoppiata a piangere davanti a lui, non sarebbe stata una bella vista ecco..
E così magari avrei anche risparmiato alla mia casa una perdita di punti.

Presi l'occasione per dirigermi verso il bagno, per mettere le lentine, sperando che James, Roxy e Laura non le avrebbero notate, cosa difficile, visto che ci passo le giornate.

Entrai in bagno, e mi misi davanti lo specchio, dopo aver controllato se ci fosse qualcuno.

Aprii la scatolina, e presi le lentine dello stesso verde del mio occhio sinistro, e cercando di non cavarmi l'occhio me le misi.

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Ero davanti la classe dove sarei stata nell'ora successiva, aspettando la lancetta del grande orologio.

𝕄𝕪 ℍ𝕦𝕗𝕗𝕝𝕖𝕡𝕦𝕗𝕗 / James Sirius Potter / ita.Where stories live. Discover now