BadBoys High School

24 2 3
                                    

Era un normalissimo giorno di settembre e Victor Perkins, di 14 anni, stava per iniziare il suo primo anno alla BadBoys High School.

Si tratta della più prestigiosa scuola del mondo dei super cattivi, un luogo dove i figli dei più grandi malvagi potevano studiare per diventare ancora peggio dei propri genitori.

Si alzò con una voglia di vivere pari allo zero, o forse anche meno due. Ma sapendo che suo padre l'avrebbe punito se non si fosse sbrigato, rotolò fuori dal suo caldo bozzolo di coperte per vestirsi con un jeans e una T-shirt rigorosamente arancione, che era il suo colore preferito. Non per dire, ma aveva solo T-shirt arancioni.

Scese a far colazione o meglio: scese per ingurgitare una quantità di cibo che solo un quattordicenne con l'acne avrebbe potuto digerire. Ma per sua fortuna aveva il metabolismo veloce e per questo era comunque magro.

Prese poi dolcemente in prestito una macchina del suo amatissimo padre, per andare a scuola, nonostante non avesse l'età per guidare; ma hey! Sono super cattivi!

Si allontanò dalla città per dirigersi verso il bosco, con l'intento di arrivare al meraviglioso lago posto al centro di esso. Lo specchio d'acqua era alimentato da un fiume che formava una cascata alta una trentina di metri. Non in molti sapevano però che dietro ad essa non si trovava una normale parete di roccia, ma era celata l'entrata alla BadBoys High School.

Quando Victor varcò la soglia della sua nuova scuola, non poté che rimanere affascinato dall'aria malvagia che si respirava. Infatti nel cortile, si trovavano i soliti vari gruppetti: i popolari dell'ultimo anno, i nerd bruttini, i nerd strafighi, quelli del corso di teatro, gli strafatti, gli hippie e gli stranieri.

Solo un élite distingueva quella situazione da quella di una normalissima situazione scolastica: i super malvagi.

Ma non ebbe tempo per identificarsi in nessun caso umano, che la campanella (una registrazione di urla di uomini torturati) suonò, distruggendo i timpani di chiunque fosse nel raggio di 1 km.

La prima lezione era "modi per uccidere qualcuno" condotta dalla professoressa Bloodywoman, una donna sulla sessantina con quell'aria da vecchietta severa e malvagia.

La lezione riguardava l'avvelenamento, ma Victor era troppo annoiato per seguirla, così come per le successive 5 ore di lezione.

Era ora di tornare a casa e infondo, pensava Victor, la giornata non era andata così male, ma non sapeva che non era ancora finita.

un amore ARANCIONEWhere stories live. Discover now