Prologo

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Lucrezia
Secondigliano 7/07/2011

La calda aria di luglio iniziò ad essere fin troppo pesante. Sentivo il corpo bollire e consumarsi passo dopo passo, cercai in tutti i modi però di non darci peso per godermi questa giornata a pieno insieme a mio fratello Carmine.

"Ammò quanto manca?." Mi lamentai per l'ennesima volta.

"Lulù, abbi un po' di pazienza, vedrai che tra cinque minuti saremo al mare." Annuisco in silenzio, beandomi della leggera aria che si scontra con i miei capelli neri.

Mancava poco, i miei occhi iniziarono ad intravedere il mare di Napoli, sono entusiasta come non mai, non vedo l'ora di tuffarmi in acqua.

"Avanti corri!." Incito mio fratello strattonandolo dal braccio.

"Piano Lucrezia o ti farai male."

"Al diavolo! ij voglie nuotare cu te." Dissi con spensieratezza.

"Va appost, chi arriva ultimo è nu pappa molle." Urlò spingendomi leggermente per farmi perdere tempo.

"Disgraziato." Sussurrai prima di raggiungerlo. "Aspettami mi sono fatta male." Si fermò di colpo venendo verso la mia direzione. "Stavo scherzando stupido."

"Ehi così non vale! Sei una barona." Rise ma in pochi secondi tutto si trasformò in un incubo.

Un colpo di pistola mi fece sobbalzare, guardai alle mie spalle se mio fratello fossi ancora lì, e si c'era, ma accasciato per terra senza vita.

Le urla strazianti che uscivano dalla mia bocca immobilizzarono tutti, nessuno sapeva come comportarsi figuriamoci una bambina di sette anni.

Urlai aiuto mentre tenevo il corpo di Carmine tra le mie braccia, ero in una pozza di sangue piena di dolore.

Dio se portato via con se il mio cuore.

Dolore || Simba La Rue Where stories live. Discover now