Casa all'antica

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All'inizio del terzo millennio, e anche prima, ci fu un'incredibile diffusione di mobili in stile moderno. Quasi tutti li compravano o ammiravano, e il fenomeno continua tuttora. Sono comodi, funzionali ed economici, eppure, c'è ancora chi preferisce i mobili "della nonna". Con questa metafora mi riferisco a mobili non necessariamente vecchi, ma caratterizzati da un'estetica antiquata: decorazioni in legno, metalli preziosi, vernici; insomma, caratteristiche non necessariamente "utili". Dico ciò perché, quando io e la mia futura moglie abbiamo comprato la nostra villetta nella periferia di Monaco eravamo intenzionati a comprare solo l'essenziale, per spendere meno soldi. Iniziammo dallo studio. Pareti bianche, lampada da scrivania dalla forma geometrica, mobili semplici e compatti, design minimale. È la classica stanza che si associa allo studio, al lavoro, e alla "produttività". Eravamo intenzionati a fare così con le altre stanze, però, pensai al fatto che sarebbe diventata una casa moderna, "innovativa", conformata alla tendenza di oggi e del futuro, ma anche fredda. Decidemmo quindi di comprare mobili in stile classico e contemporaneo, almeno per salone e cucina. Devo dire che continuano ad essere prodotti, con tecniche antiche o odierne. Sapete, il concetto di modernità non è affatto collegato al design, all'arte, ai film, eccetera. Mi piace andare contro la tendenza perché, vedete, la tecnologia, la scienza, l'economia, la burocrazia sono solo dei mezzi, non il fine della nostra particolare vita.

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