CAPITOLO 19: ALICE LE PAGA TUTTE

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La maestra non sorrideva più, e aveva un'aria così severa da far sembrare tata Sonia una simpaticona quando sgridava Riccardo.

Riccardo sollevò lentamente lo sguardo, e debolmente rispose "Volevamo usarlo..."

"E invece non siete arrivati in tempo, ve la siete fatta addosso e avete dato la colpa ad un mostro." intervenne Milena, con tono molto severo.

"Ma un mostro c'era davvero!" esclamò Riccardo in risposta, spostando lo sguardo su di lei "Mi dovete credere! Era una figura scura, amorfa, con le zanne, e..."

"Basta con le frottole!" lo interruppe la maestra, mentre Rossella osservava la scena "Hai chiaramente bisogno di una bella lavata di bocca col sapone!"

"Non sono frottole! Noi..."

"Piantala di dire bugie alle maestre, monello!"

"Milena, calmati." disse a sorpresa Rossella "I bambini tendono a vedere mostri e se ne convincono, dal loro punto di vista non sono bugie."

Si voltò verso Riccardo, dicendo con tono accondiscendente "Ok, avete visto un grosso mostro cattivo... ma ciò non toglie che non dovevate essere in bagno in primis. Giusto?"

Riccardo cercò di ignorare l'insinuazione che si fossero immaginati tutto ed annuì, replicando "Sì, signora maestra, ha ragione. Ma per favore, controlli il bagno e mandi via quella cosa."

Rossella sospirò e con un gesto della mano fece segno a Milena di tacere, dato che la ragazza stava di nuovo per prendere parola chiaramente per sgridare Riccardo.

"Stai tranquillo, tesoro." disse, dolcemente "Al grosso mostro cattivo ci pensano le maestre, ok? Ma ora pensiamo alla vostra punizione per essere andati in bagno senza permesso."

Fece una pausa, poi chiese "L'idea è stata tua?"

Riccardo guardò di sottecchi Francesca, che aveva tenuto lo sguardo basso per tutto il tempo, rossa in viso. Spostò di nuovo lo sguardo verso la maestra, ed annuì.

"Sì, è stata mia." disse.

"No, non è vero!" esclamò di colpo Francesca, alzando la testa in direzione del ragazzo e battendo un piede a terra "Basta, smetti di coprirmi! Sei troppo buono, Riccardo!"

Si voltò verso le maestre, e nel silenzio della classe la sua voce travolse ogni cosa con la forza di un fiume in piena, stupendo tutti i presenti.

"È stata mia l'idea, io l'ho coinvolto!" disse, con le lacrime agli occhi "Volevo dimostrare che non sono una fifona, era una prova di coraggio! Alice mi ha detto delle cose brutte, e io volevo mostrarle che non sono come mi descriveva, e..."

Le parole si susseguirono rapide, interrotte solo dai suoi stessi singhiozzi, e in breve Francesca disse alle maestre tutta la vicenda per filo e per segno. Una volta terminato, scoppiò a piangere.

Milena si spostò dalla cattedra e la raggiunse. Riccardo era già pronto ad intervenire per aiutarla, immaginando che la maestra mettesse mano alla pagaia, ma invece a sorpresa la abbracciò stretta, cullandola tra le proprie braccia.

"È tutto a posto, tesoro, stai tranquilla." mormorò, mentre Francesca si abbandonava tra le sue braccia e continuava a piangere, appoggiando la testa contro il suo petto.

Rossella invece spostò lo sguardo oltre le spalle di Riccardo, e disse con voce severa "Alice, vieni qui."

La bionda in questione sbuffò e si recò alla cattedra, ponendosi esattamente in mezzo tra Riccardo e Francesca.

"Che c'è?" disse, incrociando le braccia "Stava chiaramente mentendo. Io non c'entro niente."

"Io confermo la versione di Francesca." sibilò il ragazzo, guardandola male.

La TatocraziaWhere stories live. Discover now