C.1. L ' inizio di tutti i problemi

10 2 0
                                    

"D-dove sono? Che cosa è successo?" furono le prime parole che le vennero in mente. La confusione regnava ancora sovrana; si guardò intorno per capire dove fosse, e dopo attimi che sembravano secoli tirò un sospiro di sollievo. Era ancora lì eppure cera qualcosa di strano: sembrava tutto così..immobile, nessun suono, rumore, odore, nulla.

Si trovava ancora nella sala del trono e oltre a quella strana immobilità tutto era rimasto pressocchè normale. La sala era divisa in tre navate ed era davvero imponente; una lunga serie di colonne divideva le due minori, da quella più grande centrale.

Le colonne erano di marmo bianco con venature argentee, terminavano in alto con decorazioni zoomorfe che guardavano verso il basso con pupille vitree e queste sembravano scrutare a fondo ogni persona presente in quel posto lasciando un profondo senso di inquietudine. Il soffitto era caratterizzato da una serie di volte a crociera, finemente decorate che riportavano le battaglie vinte da ogni sovrano che aveva preceduto quello attuale.

L intero luogo sembrava essere illuminata a giorno; era questa la cosa veramente strana, per due semplici motivi: uno era che imperversava il temporale in quel momento, due è che la sala del trono era dotata di bracieri e quelli non avrebbero mai dato una tale luce.

Lo sguardo si spostò dunque ai lati della sala e attraverso le splendide vetrate si poteva vedere la tempesta che si stava scatenando. C era solo un piccolo dettaglio: tutto sembrava sospeso, immobile, la pioggia era ferma nel vuoto e un fulmine stava per colpire il terreno: era quella, dunque, la causa di tutta quella luce.

Una folata di vento a un tratto investi la bambina, provocando brividi lungo tutta la schiena. Si voltò di scatto ma non cera nessuno; osservò l ingresso ma nessuno era entrato. Si girò nuovamente e, appena lo fece, le scappò un urletto acuto: davanti a lei cera una forma assolutamente indistinta di colore nero che fluttuava in aria. Quella cosa, se così si poteva definire, rimase a distanza senza fare nulla tanto che non dimostrava di essere una minaccia, non completamente almeno.

La bambina decise dunque di parlare, "l educazione prima di tutto" pensò -chi ... mm c-cosa sei?- le tremava la voce, aveva paura ma non potè fare altro che attendere; non che sperasse in una risposta, eppure quella figura le rispose.

Erano un insieme di sussurri che si mescolavano tra loro, si sovrapponevano in diverse lingue e accenti. La piccola guardò quella massa oscura con paura, certo, ma anche con curiosità: se avesse voluto farle male lo avrebbe fatto e non sarebbe stato lì a borbottare no? -scusami ma non ti capisco- il suo sussurro rieccheggiò per lintera sala, come se avesse urlato, e il tono sinceramente dispiaciuto colse alla sprovvista linsieme di voci tanto che si zittirono. La piccola creatura suppose di aver offeso quel suo strano ospite, notando il suo silenzio; l ombra stava osservando bene la giovane che aveva davanti, soppesò ogni minima cosa e poi..riprese a parlare e questa volta tutti i sussurri divennero uno solo come un unica lingua, antica e sconosciuta, ma il contenuto, la piccola lo capì solo in parte: le stava facendo una proposta, dal tono dolce sembrava una proposta gentile e preoccupata, le offriva...protezione e non solo. La piccola guardò quell essere con sorpresa -vuoi proteggermi? da chi? e..perchè? non sono mica in pericolo signor.ombra?-

Passò qualche secondo poi la massa nera fluttuò verso di lei e l unica cosa che riuscì a dire nella lingua della bimba fu -Ora sei troppo piccola e non capiresti. E il momento che tu faccia ritorno al tuo mondo. Arrivederci pietosa creatura.- il tono dolce e deciso la lasciò stordita, ma le ultime tre parole lavrebbero perseguitata per lunghissimo tempo.

Un lampo di luce illuminò tutto, e subito dopo si sentì il rombo del tuono.

Quando riaprì gli occhi impiegò un momento per rimettere a fuoco: la prima cosa di cui fu grata fu la limitata illuminazione dei bracieri che le diedero sollievo alla vista, subito dopo fece capolino anche un forte mal di testa. Prese a guardarsi intorno e il mal di testa cominciò a farsi sempre più forte, non si era mossa dal luogo iniziale: la sala del trono.

NepheriaeWhere stories live. Discover now