Welcome to America, that type of shit is typical

29 4 0
                                    

<< Marò domani mattina iniziamo il college >> mi lamentai.
<< Io al college ci sono arrivata solo per caso eh, niente di più >> rispose Taylor, la mia migliore amica.
Non ero tanto in ansia, voglio dire, solo nuove persone che ti rompono il cazzo ogni giorno; sperai solo di essere diventata più sociale degli anni precedenti, cioè care persone, come fate ad aprirvi così facilmente con degli sconosciuti rimpatriati con voi tramite un edificio che vi sottopone a test ogni settimana, e che non ti insegna a pagare le bollette. Ormai non mi facevo più problemi su quello che la gente potesse pensare di me, cioè, cazzi loro, e poi io non ero lì per dar peso a tutti i problemi che si facevano quei coinquilini di mezza giornata, probabilmente più pazzi e drogati di me, ero lì per terminare il mio percorso formativo e riuscire ad uscirne con un lavoro prestigioso, per poter andare poi, un giorno, a vivere da sola. Non lo so, ma il fatto che mamma e papà mi pagassero ancora i viveri, mi dava sui nervi, forse se avessi affrontato le mie spese con il mio cash e non il loro, non si sarebbero lamentati del loro portafoglio, e questo fu anche uno dei motivi per il quale iniziai a frequentare il college, ovviamente quegli anni di quel percorso me li avrebbero dovuti ancora pagare i miei, ma bisognava stringere i denti, perché tanto ne sarebbe valsa la pena.
<< Beh Amber speriamo di trovare qualche bonazzo, che possibilmente ricambi i nostri sentimenti >>
<< Smettila, tutto ciò che ha a che fare con il romanticismo mi dà una forte sensazione di nausea, in eccezione, rido perché è così cringe >>
Era un periodo strano, mi rispecchiavo più in un' asessuale che in un' etero, beh avevo pure ragione, ero ancora nella famosa e temeraria fase adolescenziale, che cringiata assurda aver dato un nome ad un periodo problematico, dove la maggior parte delle persone muore per overdose, mentre il resto o se ne esce con qualche danno permanente o vengono miracolati proprio per pietà e non ne risentono di alcun problema psicologico e salutare.
<< In terza media quando avete trattato il romanticismo, o mentre leggevi qualche sdolcinata poesia, ridevi? >>
<< Sì, il romanticismo, ragion per cui ho odiato la terza media >>
<<Vabbè Amber io mi ritiro che sono già le 11, sennò domani non mi sveglio>> tagliò corto.
La mattina mi svegliai tranquillamente e rispettando tutti i miei tempi mi lavai e vestii, no, non feci colazione, non avevo disturbi alimentari, soltanto, ne ero abituata, ormai non facevo colazione dalle elementari; indossai una felpa grigio pastello col cappuccio che quasi copriva tutta la coscia, sotto indossai dei jeans larghi e strappati solo nella zona ginocchio con sotto delle comode jordan bianche.
Alle otto ci fecero entrare in classe, quella fu la prima volta che stetti lontana da Taylor, eravamo cresciute insieme e fino a quel momento ci eravamo sempre ritrovate nella stessa sezione, speravo di non risentirne troppo della sua assenza, ma era evidente, si sentiva troppo la sua mancanza, quel giorno stavo andando "in astinenza" da lei.
Erano tutti volti nuovi per me, mi sedetti in fondo alla classe, proprio agli ultimi banchi, preferii il posto accanto al muro, mentre il banco accanto a me rimase vuoto.
<< Hey è libero? >> tra tutta quella confusione creata dalle persone che scopiazzavano per fottersi i banchi più strategici mi sentii domandare ciò da una voce estranea.
<< Si sì, siediti pure >> feci.
Era un ragazzo abbastanza alto, magro, aveva la carnagione scura, ma poco mi importava, aveva i capelli ricci e secchi, che cadevano come serpenti sulla sua fronte e sulla nuca, gli occhi scuri e puzzava di fumo e alcol.
Si sedette accanto a me e ignorai completamente la sua presenza, come se non fosse successo niente. Dopo qualche secondo lui ruppe il piccolo silenzio che si era creato.
<< Comunque piacere Jazz Ishmael Bulter, aka Lil Tracy, mi va bene anche se mi chiami solo Tracy >>
<< Amber Edwards, il piacere è mio, facciamo una scommessa? >> lo vidi sorridere sotto i baffi, ma solo dopo qualche secondo con un ghigno mi diede l'ok. << Se ho ragione io sganci 20 dollari >> continuai con un'espressione di sfida.
<< C'è mafia in questa scuola, attenzione >>ironizzò. << Ragazza mi raccomando, hai scommesso >> abbassò lo sguardo.
<< Bro so quello che faccio >> sta volta rise con convinzione << Bene scommetto che ieri sei stato ad una delle solite feste dove ci si ubriaca così tanto che si arriva ad un'incoscienza tale che non ci si ricorda nemmeno che si ha scopato una puttana >>
<< Merda, attenta la ragazza>> protestò e sganciò i 20 dollari che subito infilai in tasca <<Scommetto che>>
<<Bene buongiorno ragazzi, benvenuti tutti quanti, sarò la vostra docente di matematica per almeno quest'anno, non iniziate a farvi subito riconoscere mi raccomando >> lo interruppe l'entrata della docente di matematica.
<< Fine del gioco ragazzo >> sussurrai avvicinandomi a lui di qualche centimetro, mi fissò tramite la visione periferica e sbuffò.
Quella giornata finì tra scherzi e divertimento e come amico quel giorno mi feci solo Jazz, meglio di niente.
Mentre uscivo mi sentii afferrare il braccio da dietro, notai che era stato Tracy.
<< Amberina, è vero che vieni a na festa con me adesso? Dopotutto dobbiamo ancora continuare a giocare >>
<< Basta che sganci altri 20 dollari >>
<< Mafiosa di merda >>ironizzò <<Daii>>
<< Prima il cash >> e sbuffando mi lanciò altri venti dollari addosso.
Chiamai mia mamma per dirgli che non ritornavo a casa ma andavo a fare i compiti da un' amica e che quando avremmo terminato saremmo uscite, quindi probabilmente mi sarei ritirata la sera tardi.
Il ragazzo mi accompagnò nel parcheggio vicino alla scuola.
<< Minchia, è tua? >> chiesi rimanendo sorpresa alla vista di una Mercedes-Benz di classe G, nera con i vetri oscurati come i macchinoni dei vip.
<< È di un amico >> rispose salendo nella macchina.
Aprii la portella e mi sedetti, c'erano dei vasetti nella parte posteriore dell'auto, droga palese, i sedili erano tutti raschiati, sesso palese.
<< Sai perché i vetri sono oscurati? >>esclamò partendo dopo aver messo in moto l'auto.
<< Scopare, droga, immagino >>
<< Oltre quello, sono un rapper, e presto sarò un vip, ed ho già i vetri oscurati, è tipo un'anticipazione al futuro >> stetti in silenzio, avevo sonno.

i think that life is beautiful ~ Lil Peep Where stories live. Discover now