«Nam, amore, non hanno giurato amore eterno. Tranquillo. Già ti vedo pensare» Gli scompigliò i capelli Seokjin, cercando di cancellare quell'espressione sul suo volto. Immaginava già che pensava che si sarebbero messi insieme con chissà quale finale tragico - o felice.

«Gli altri due?» Incalzò il lilla, lasciando cadere il discorso provando a far smettere di frullare le rotelline del cervello del bruno.

«Boh» Boh?

Ora erano due a corrugare la fronte. I due fidanzati si guardarono, pensando che Hoseok fosse ancora ubriacato e si fosse inventato una parola.

«No, ragazzi, dovete sentirla subito!» Iniziò a sbellicarsi dalle risate il ragazzo di fronte loro, «Ho incontrato delle ragazze italiane e mi hanno detto che loro hanno una parola che non esiste in altri dizionari»

«-Ma ve la racconterò un altro giorno. Ora voglio dormire» Batté entrambe le mani sulle loro spalle. I due avevano uno sguardo sconvolto: fino al secondo prima Hoseok non vedeva l'ora di raccontare cosa aveva scoperto, ma poi subito doveva aver cambiato idea.

«Ma, prima o poi, dovrai dircelo» Sospirò Namjoon, curioso di conoscere un particolare di una cultura così diversa dalla sua.

«Ho il telefono scarico. Inviate un messaggio nel gruppo e ditegli che siamo ritornati al villaggio»


...


La sveglia non aveva mai perforato così tanto i timpani dei tre ragazzi nella stanza. E se non fosse stato abbastanza, il suono delle notifiche del cellulare di Jungkook aveva incalzato facendo emergere un suono grottesco dalla bocca di Yoongi. Hoseok ci aveva messo un po' ad allungare il braccio e cliccare lo schermo del suo cellulare per terminare il suono della sveglia, solo che la stessa reattività non l'aveva avuto il più piccolo, il quale non sembrava essere stato smosso dalla moltitudine dei messaggi che gli stavano arrivando.

«Hobi sveglialo o penso che potrei morire se non dormo un altro po'» Dalle braccia di morfeo il corvino non voleva proprio svegliarsi. Voleva rimanere nel caldo che la coperta e le sue cosce nude insieme provocavano, sentire la morbidezza che la sua testa percepiva appoggiata al cuscino e la spontaneità che i suoi occhi provavano ad essere chiusi.

Il biondo annuì e, con gli occhi ancora volenterosi di rimanere ancora chiusi, prese il suo cuscino e cercò di mirare, al meglio, il corpo del moro.

«Svegliati cretino,» Gli disse di rimando, volendo mettere a termine il loro principale problema - che non era più la sveglia, «Controlla il cellulare»

Così successe.

Jungkook - con un occhi mezzo aperto e uno mezzo chiuso - si preoccupò di silenziare il suono delle notifiche e cercò di focalizzare il mittente dei messaggi.

Lee Migyung

Oh no.

La ragazza del locale di quella notte.

Sbarrò gli occhi ai ricordi che presero forma nella sua testa.

Il moro aveva bevuto - come tutti - ed era convinto di non aver esagerato. Fin quando non aveva iniziato a barcollare e a strascicare qualsiasi vocale e consonante, tanto da rendere qualsiasi discorso difficile e lungo. Rimaneva controllore delle sue azioni, dei suoi pensieri tanto da non fare qualcosa di troppo avventato, ma non riusciva a controllare gli ingranaggi che permettevano di fare queste cose perfettamente.

A un certo punto non aveva visto più nessuno, o vedeva qualcuno a tratti. Non sapeva se si fosse allontanato lui o gli altri lo avessero lasciato solo e improvvisamente aveva iniziato a ballare con questa ragazza, che era una delle più belle che avesse mai visto.

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⏰ Última atualização: Oct 10, 2021 ⏰

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A Night To Remember || VKOOKOnde histórias criam vida. Descubra agora