Chapter 1.

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Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, che attraverso essi si ha la possibilità di capire i pensieri e le emozioni delle persone. Sono anche un mezzo di persuasione, ma nella mia vita erano la causa della mia rovina. I suoi occhi erano qualcosa di magico, speciale, un luogo nella quale mi perdevo ogni volta che mi capitava di guardarli da vicino, e quando succedeva, perdevo del tutto la capacità di formare frasi di senso compiuto. -Allora mi stai ascoltando o no?- Harry mi fece tornare alla realtà scuotendomi leggermente la spalla. -s...si- risposi aprendo il mio armadietto. Credo che per le mie numerose figure di merda, se non fossimo stati migliori amici, avrebbe dovuto scrivere un'intera enciclopedia. Nella maggior parte delle occasioni importanti, spesso le persone passano il tempo a pensare "e se invece fosse accaduto che..." lasciando sempre questa frase in sospeso, in attesa di qualche avvenimento che soddisfi le esigenze di ognuno di noi, e se per caso le cose non vanno come abbiamo immaginato, si tende sempre a pensare in modo negativo, a essere pessimisti nei confronti di quello che abbiamo, non accorgendoci che magari il destino
ha lasciato qualcosa di meglio per noi. In ogni caso, il destino per me aveva in serbo ancora un sacco di figure di merda, di questo ne ero certa.
-Oggi abbiamo due verifiche, è illegale- affermai prendendo il libro di biologia, -bhe, tenendo conto che per te qualsiasi cosa non vada bene è illegale si, è illegale anche per me- rispose lui chiudendomi l'armadietto davanti. -Lo sai che sei un emerito bastardo?- Dissi ridendo mentre mi avviavo verso l'aula. Mentre camminavo sentii il suo braccio cingermi le spalle, lo guardai e gli porsi i libri. -Avanti, sei il mio porta-oggetti preferito- . -Lo faccio solo perché oggi devo mangiare a casa tua altrimenti mi chiudi fuori- disse mentre prendeva i libri dalle mie mani. Ci fermammo davanti alla mia aula: L'odore di chiuso proveniva dal suo interno mentre alcuni miei compagni aprivano la porta per entrare. L'aula di biologia era di sicuro la mia preferita. Mi ricordo ancora la prima lezione che io abbia mai fatto in quella stanza: la sezione di una rana. Ricordo tutte le mie compagne che si guardavano schizzinose tra di loro, facendo versetti simili a quelle di papere di gomma che vengono stritolate tra i denti di qualche cane. Io invece ero la, bella tranquilla sezionavo la mia rana. Molte persone ancora mi reclutano strana per questo fatto, ma la parola "strana" non va sempre vista in modo negativo. Nel Mondo ci sono tante cose strane: dalle reazioni chimiche, che sono "strani" fenomeni tra due componenti, o anche le stelle cadenti, "strani" avvicinamenti di corpi celesti all'atmosfera. Ecco, io ero strana, ma strana perché ascoltavo musica che magari non si sente tanto in giro, o perché preferisco leggere un buon libro piuttosto che andare in discoteca.
Vidi i miei compagni entrare in aula e feci per seguirli. -Un giorno di questi me ne scappo, lontano da tutto e lontano da tutti- affermai salutando Harry. -E dove pensi di andare?- rispose lui con un sorrisetto beffardo. -Non so, lontano da qua-.

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Ecco anche il primo capitolo, sinceramente mi sarei aspettata di pubblicare il PROLOGO e basta, che tra l'altro era salvato nelle bozze da tempo indeterminato.

Bhe cosa dire, se siete arrivati a leggere fino a qua, grazie davvero, vuol dire che almeno a qualcuno piace.

Carry

Destroyed.Where stories live. Discover now