ch.1.1

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"Aria, angelo mio."

L'imperatore parlava disperatamente

"Sbrigati e salvami".

Risparmiami questa cosa...

Il figlio di una divinità sperava di essere salvato da un mostro. È stato uno spettacolo divertente, anche se tutte le sue risate si sono prosciugate. Aria fissò oltre la gabbia per uccelli la mano tesa, immobile.

"Sbrigati e canta!"

"...........

"Aria! Se non canti ora, mi assicurerò che non sarai mai più in grado di camminare".

L'imperatore ruggiva come una bestia.

Si è arrabbiato, si e rattristato, ha riso, poi mi ha minacciato. Alla fine cadde in ginocchio e implorò.

Era diventato completamente pazzo.

"Per favore canta. Signorina Sirena. Per favore, mostraci la tua misericordia".

"Vi preghiamo, signorina Sirena......"

Anche i ballerini presenti lì, imploravano, cadendo di faccia mentre si sfregavano le mani. Solo pochi mesi fa queste persone si comportavano in modo civettuolo e beffardo nei confronti di Aria. I direttori d'orchestra, i musicisti che suonavano gli strumenti e persino i Cavalieri a guardia dell'Imperatore stavano tutti trattenendo il respiro aspettando solo che la Sirena aprisse la bocca e cantasse.

Tosse

In quel momento, Aria ha sputato sangue. Tossì e tossì finché tutto il suo vestito non fu coperto di sangue. Il suo cuore si strinse.

Ah.

"Morirò presto."

Aria rise.

Finalmente.

Ora può accogliere il riposo eterno. Le sue labbra serrate finalmente si aprirono.

"Vieni, o dolce morte."

La sua voce roca e oberata di lavoro fendeva l'aria come un coltello. L'atmosfera silenziosa cadde come una coperta mentre Aria iniziava a cantare dolcemente. Nessuno riusciva a staccarle gli occhi di dosso, era come se avessero dimenticato come respirare.

"Vieni presto e guidami tra le braccia della pace".

"Dio mio......."

Qualcuno tra la folla ha sorriso mentre versava lacrime. La canzone è iniziata con calma, fluttuando nell'aria come una calda luce del sole, toccando i loro cuori e avvolgendo la folla dolcemente, dolcemente confortante.

"Perché mi sono stancata di questo mondo."

La canzone era una canzone profondamente religiosa cantata da coloro che speravano di andare in paradiso dopo la morte. Tuttavia, con il tono oscuro e profondo di Aria sembrava una canzone completamente diversa, come se fosse un sensuale sussurro del diavolo.

"Vieni, o benedetto riposo!"

Il canto confortante un tempo dolce e calmo divenne improvvisamente come un dolce veleno facendo sussultare tutti e irretire i loro cuori violentemente.

"Vieni!"

La voce roca formò una catena intorno alle loro caviglie e li trascinò in una palude. Nella palude degli inferi, Nella palude della morte, Nella palude dell'inferno. La voce di Aria divenne ancora più ruvida, balzando e diffondendosi tutt'intorno.

"Ti sto aspettando!"

Questa non era una canzone ma un urlo, un grido di aiuto. Pregò le Divinità che la abbandonarono, poi le maledisse, vi rinunciò, poi pregò di nuovo... Per alla fine, lasciar andare tutto, crollare.

Becoming The Villain's FamilyWhere stories live. Discover now