Sono una brava lupa

20.8K 1K 15
                                    

Dopo l'assemblea rimasi altri due giorni rinchiusa nella stanza di Drake.
La sera lui tornava esausto e si metteva a dormire subito.
Durante la mattina prima che mi svegliavo lui era già andato via e il pranzo e la cena erano posati sulla scrivania.
Poi questo pomeriggio mentre mi sto leggendo un giornaletto trovato abbandonato sotto al letto...
D《 Forza andiamo ti ho trovato qualcosa da fare 》
Il suo tono freddo mi fa scattare sull'attenti e preferisco non parlare.
Che ho fatto stavolta? O è solo incavolato di suo?
Andiamo fino ad un edificio tutto pitturato di colori diversi ad ogni muro, fuori ha un piccolo scivolo e alcune casettine fatte di plastica.
D《 Ti annoiavi. Ti ho trovato qualcosa da fare. Dentro una ragazza ti spiegherà tutto. Buona fortuna 》
Mi lascia davanti alle porte dell'edificio.
E prima che possa girare i tacchi per provare a scappare una ragazza della mia stessa età viene... ad abbracciarmi?!
K《 Ciaoooo Sabry. Posso chiamarti Sabry vero? Ma certo che posso noi siamo amiche giusto? Giustissimo. Comunque come ti chiami? Io Kate 》
Emh... a quale domanda dovrei rispondere?
E poi lo sa già il mio nome, perché me lo richiede?
I suoi occhi nocciola si dilatano all'improvviso.
K《 Ahahahahah che stupida che sono io conosco già il tuo nome! Dai andiamo dentro ti presento gli altri 》
Gli altri? Ditemi che non sono come lei per favore, per favore...
Camminiamo per i corridoi ricoperti di disegni di bambini e la seguo fino ad una porta da dove provengono delle urla...
K《 Ti presento i miei colleghi! 》
Apre la porta di botto lasciandomi a bocca aperta.
La stanza è colorata di giallo, ha alcuni tavoli rotondi capovolti a terra, fogli sparsi ovunque insieme ai colori e i pennarelli. Libri aperti sui tavoli capovolti e pupazzetti senza arti del corpo.
M soprattutto cuccioli. 10 inarrestabili cuccioli dai diversi colori che zampettano ovunque possono.
K《 Ragazzi vi presento la vostra nuova maestra! 》
Eh?! Io? Maestra?
Drake mi ha portato in un asilo a fare la maestra?!?!
Il tempo nella stanza si ferma.
I cuccioli rimangono immobili a fissarmi come in quelle foto dove si coglie l'attimo prima di una impresa mozzafiato.
Io《 Emh... ciao... 》
Ci sono altri secondi di silenzio e la paura si impossessa di me.
Come in una scena a rallentatore vedo i lupetti correre verso di me e saltarmi addosso.
Non ho neanche il tempo di gridare che mi ritrovo a terra con i loro musi che mi leccano e mi annusano la faccia.
K《 Che carini. Gli piaci. Comunque io vado. La ricreazione è finita e il mio lavoro è finito. CIAOOOOOOOOOOOO 》
Prima che abbia il tempo di rispondere o pregare di non lasciarmi da sola li lei si è già volatilizzata.
Quando trovo Drake lo uccido.
Mi alzo con qualche difficoltà e i cuccioli corrono dentro l'aula ritornando ai loro giochi.
Entro anche io chiudendomi la porta alle spalle.
E ora che cavolo faccio?
Sono così veloci che mi si incrociano gli occhi.
Non dovrebbe esserci l'ora del riposino all'asilo?
Fortunatamente noto un foglio attaccato al muro non scarabocchiato da colori dove c'è scritto il programma.
Dopo la ricreazione ci sono 3 fottute ore di lezione. Dopo c'è la ricreazione fuori di 5 minuti e in fine un'ora di riposo.
Non ce la posso fare.
Non ce la posso fare.
E poi che tipo di lezioni posso fare con dei cuccioli del genere?
Nemmeno so se mi daranno retta o se vogliono ritrasformarsi.
Io《 Ragazzi... eih ragazzi... 》
Provo ad alzare la voce, ma i piccoli lupi non si degnano neanche di girarsi.
I loro versi continui mi fanno girare la testa e credo di aver visto la stanza ruotare leggermente... ok sto impazzendo.
Io《 CALMATEVI 》
Come prima la stanza sembra essere stata sottratta al tempo.
Solo che stavolta molto più velocemente i cuccioli mollano quello che stavano facendo e si siedono in fila uno accanto all'altro di fronte a me.
Forse è più facile di quanto sembri.
Io《 Allora... io sono Sabrina... 》
Un lupetto più basso degli altri dal pelo marrone chiaro si fa avanti di un passo.
A《 Ecco... l'alfa ci ha detto chi sei... è un onore conoscerti... ah e io mi chiamo Alex 》
Gli altri lo guardano divertiti e nonostante la pelliccia riesca a nascondere il rossore si capisce che è imbarazzato.
Che tesoro... da stritolare propio.
Mi siedo a terra a gambe incrociate e prendo un profondo respiro.
Devo fare una lezione.
Una decente.
Io《 Beh... trasformatevi e mostratemi le vostre facce umane 》
Seguono il mio "ordine" e prendono i loro vestiti da uno scaffale che non avevo notato.
Mentre li vedo vestirsi noto le loro faccie serene e felici come un vero bambino dovrebbe essere e mi viene un po di malinconia ricordando che io non ho mai avuto un infanzia degna.
Alex è il più piccolo di tutti, con i suoi capelli castani scompigliati e quei occhi verdi pieni di imbarazzo è davvero carino.
Appena hanno finito si siedono anche loro a terra e mi guardano curiosi.
Io《 Beh... cosa fate di solito alle lezioni? 》
《 L'ultima prof ci ha insegnato l'importanza della famiglia. Ma faceva paura. E ha detto che lei è una vergogna perché è una traditrice. Ma noi anche se non la conosciamo le vogliamo bene comunque 》
Vergogna?  Io non ho una famiglia quindi non ho tradito nessuno. E la casa in cui abitavo prima di scappare... quella non era vita.
E una qualunque non dovrebbe neanche sapere come mi chiamo.
Io《 Anche io se non vi conosco vi voglio bene. E... quella ha detto altre cose su di me? 》
Una bambina con degli occhiali rosa alza la mano intruppando con il dito in uno dei codini biondi.
Con un cenno della testa la indico e lei sorride felice.
《 Ha detto che non dovremmo ascoltare quello che dice lei. Che lei è cattiva e... stupida se non sbaglio. E che l'alfa la tiene solo perché fate cose da adulti che non ci ha spiegato 》
Pensa che io sia la puttana dell'alfa?
Se la becco per strada...
Io《 Davvero mi volete bene? 》
A《 Certo... e vogliamo... cioè sempre se vuole... raccontarci una delle sue avventure... ecco 》
Avventure? C'è solo fame e solitudine nel mio viaggio.
Ma potrei inventarmi qualcosa.
Io《 Allora... 》
Comincio inventandomi una giornata di neve, provo ad aggiungere qualche pezzo divertente che fortunatamente li fa ridere.
E due ore passano tranquille.
Io《 Ok basta storie ho mi  farete perde la voce. Piuttosto mettiamo a posto questa classe? 》
Accettano (fortunatamente) e cominciamo.
Ci dividiamo in gruppi.
Chi raccoglie i fogli e chi pulisce.
E non saprei dire chi dei due gruppi avesse più lavoro.
Io invece sistemo i mobili compresi i poveri tavoli e aiuto chi ha più difficoltà.
Finiamo in un'ora esatta.
Io《 Vi ho fatto faticare vero? Dai che è l'ora di riposare 》
Prendiamo tutte le coperte e ne facciamo due file da cinque verticali.
Alcuni uniscono le coperte per poter dormire abbracciati, altri hanno un loro pupazzo personale da stringere.
A《 Signorina Sabrina... posso dormire accanto a lei? 》
Con il ditino in bocca e quegli occhioni verdi non posso dirgli di no.
Ma invece di mettersi accanto a me, si spoglia e si trasforma il lupo con il suo morbido pelo marrone e quelle sfumature nere.
Mette la coperta tra le mie gambe e sale.
Fa alcuni giri finché non ha trovato una posizione comoda e si accoccola come una pallina al mio petto.
Ok.
Non è esattamente accanto, ma non mi da fastidio.
Gli metto le braccia intorno al corpicino e appoggio la schiena alla parete che ho dietro.
Provo anche io a chiudere gli occhi e a rilassarmi, ma il rumore della porta mi fa girare di scatto verso di essa.
Sulla soglia c'è Drake.
D《 Mi sorprendi. Di solito solo io riesco a farli dormire 》
Io《 Sono degli angeli. Sono uno stupido no  riuscirebbe a badare a loro 》
Chiude delicatamente la porta e si siede affianco a me.
D《 Alex è sempre il solito coccolone eh? 》
Il suo sorriso mi fa intuire che gli è passata la rabbia bollente.
Io《 Non mi dirai ancora niente? 》
D《 Tesoro... non posso 》
Io《 Non mi chiamare tesoro. Non ti permettere. Gente che non conosco mi insulta credendo di sapere tutto della mia vita e di quello che posso fare o non e tu prima mi rinchiudi, poi fai il simpatico e poi ancora ti incazzi. Io non ce la posso fare 》
Sento il respiro pesante, segno che sto per piangere.
E non devo.
Sento gli occhi pieni pronti ad esplodere, ma non devo piangere. Non sono più una bambina spaventata e ora so difendermi.
So vivere.
Abbasso la testa cercando di concentrarmi sui colori del pelo di Alex, ma Drake mi prende il viso tra le mani costringendomi a guardarlo.
D《 Non piangere... io... vorrei dirti tutto, ma devo prima sistemare una faccenda al branco. Poi mi devi promettere che risponderai a tutte le mie domande. Di qualsiasi tipo. Per il tuo bene. Per... il nostro... 》
Solo ora mi rendo conto di quanto i nostri visi siano vicini.
Sento il suo respiro caldo sul viso e i nostri nasi si sfiorano provocandomi vari brividi lungo la schiena.
Non deve piacermi, non può piacermi.
Non lui.
Non una seconda volta.
Non ci posso cascare una seconda volta.
Intanto i pollici di Drake mi asciugano alcune lacrime che sono scappate al mio controllo.
D《 Che ti hanno fatto tesoro? 》
Vorrei poter dire qualcosa.
Qualsiasi cosa.
Ma non ci riesco.
Non riesco a fare nulla.
Senza rendermene conto sono tra le sue braccia e le sue labbra sono premute sulla mia fronte.
D《 Dormi. Ci penso io a te... 》
Io《 La loro maestra crede che io sia la tua... 》
D《 Dormi. Ci penso io. Ho detto che ci penso io 》
Vorrei davvero che qualcuno si prendesse cura di me.
Ma ogni volta sono tutte bugie.
Non ci devo cascare un'altra volta.
E ora mi sento così stupida qui a non scappare. A non gridare quanto sia stupido e pazzo.
D《 Tu non lo sai, ma... 》

Ti amo maledetto alfa (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora