Emma

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Ho 16 anni e vivo da sola.
Mia madre e mio padre sono morti in un incidente stradale.
Secondo l'anagrafe vivo con mia zia ma questa non vive con me, bensì in America.
A NewYork.
Io in una piccola cittadina Veneta nella casa che mi ha regalato.
Non mi ha mai considerato se non per mandarmi la paghetta mensile per vivere.
Ogni anno mi ha sempre mandato 14•000 euro per pagare il mutuo e le bollette e qualcosa per vivere.
Lei fa la scrittrice e con i suoi scritti famosi in tutto il mondo porta a casa sempre importanti guadagni.
Io vado ancora alle superiori.
Fortunatamente sono in quarta e non so se posso considerarti, omofoba.
Oggi è il mio primo giorno nella nuova classe.
Sarò sola coi maschi.
E sono bisessuale.
Mi piacciono sia i ragazzi che le ragazze.
Sono alta un metro e 76, ho i capelli biondi, gli occhi scuri e non mi lamento del mio fisico.
Il mio ragazzo ideale deve essere più alto di me, simpatico, dolce e empatico.
Insomma impossibile da trovare.
Mentre la mia ragazza ideale deve essere un po' più alta di me, timida, preferirei che fosse tomboy coi capelli lunghi perché glieli voglio lavare io, e rubarle le felpe ihihi, che sia empatica, affettuosa e che abbia dei bei occhi.
Preferirei avesse gli occhi azzurri.
Poi la voce.
Cazzo se ha la voce rilassante io me la sposo.

Sto entrando a scuola e finalmente oggi conoscerò i miei nuovi compagni.
Ho visto che a pochi passi dalla mia classe c'è un'altra quarta.
Io sono in quarta G mentre quella è la quarta H.
Figo.
Entro nella mia classe e mi prendo subito il banco attaccato al alla finestra in ultima fila.
Esco ad aspettare un prof e vedo...
....JOE?
Joe è il mio migliore amico di infanzia, ha origini britanniche da parte di madre ma è italiano al 100%.
Come mi vede mi abbraccia e ci salutiamo quando iniziano ad arrivare altri componenti della mia classe.
Vedo che anche la quarta H si sta riempiendo e ho giá visto entrare due ragazze più basse di me.
Carucce ma detesto essere la più alta.
Dopo pochi minuti riesco a fare conoscenza anche con Carlo, Filippo e Mattia. Nessuno è il mio tipo.
Poi torno fuori e vedo uscire dall'altra quarta una ragazza e un ragazzo.
Lei è molto piú alta di lui.
È castana, sembra avere gli occhi chiari e cazzo che sguardo penetrante.
Perché mi sta guardando?
...
MI HA GUARDATO?
ma aspetta perché ho le farfalle?
Neanche la conosco.
E ho già le farfalle.
Merda.
Penso che è solo l'inizio questo.
Ha una maglia lunga, sportiva, nera.
I pantaloni del medesimo colore e delle adidas.
Ma i suoi capelli sono fantastici.

Joe: Terra chiama Emma
Emma: oh si che c'è Joe
Joe: ho chiesto come hai passato le vacanze
Emma: bo cioè le solite cose
Joe: ma quanto cazzo è alta quella ragazza? ha toccato il pezzo di metallo senza neanche alzarsi in punta di piedi
Emma: STAI ZITTO

Sopra la porta della loro classe c'è il muro e un pezzo di metallo con sopra delle finestre inapribili.
Se lei lo ha toccato è pure più alta di me.
Io non ce l'avevo fatta quando sono arrivata.
Dio quella mi farà impazzire lo so, e siamo ancora al primo giorno.

Joe: Terra chiama Emma
Emma: dimmi
Joe: la spilungona ti piace?

Arrossì alla domanda.

Emma: n-no
Joe: ho capito si, però stai attenta
Emma: va bene mamma
Joe: vediamo se ti guarda facciamo avanti e indietro a braccetto

Iniziai a camminare controvoglia mentre lui mi faceva andare in basso e girava lentamente la testa.

Joe: si ti guarda
Emma: stiamo facendo gli scemi lo
farei anche io
Joe: ha distolto lo sguardo sul telefono
Emma: lo farei anche io
Joe: porca puttana
Emma: cosa
Joe: ha abbassato la mascherina

Mi girai di scatto.
Era acqua e sapone.
Aveva giusto un filo di matita sotto gli occhi.
Si stava mettendo una fascia per far stare i capelli all'indietro privandoli di qualsiasi riga potessero assumere.
Io arrossì di scatto.
Aveva qualche cicatrice che l'acne le aveva lasciato sulle guance.
Le labbra non troppo carnose ma neanche sottili. PERFETTE.
Si lo ammetto.
È un po' in carne.
Ma non è un problema.
Un mio compagno di classe è due volte più grasso di lei e in lei sembra quasi non notarsi questo particolare.
Forse sta dimagrendo...ma chissene frega.
Sentii la mano di Joe girarmi la testa, e io come risposta gli sferrai un pugno sulla spalla.
Lui sorrise.

Joe: si ti piace la ragazza alta anche se è rientrata in classe

Sorrisi.
Il mio migliore amico lo aveva capito.
Forse mi piace quella ragazza...ma fatto sta che io il suo nome non lo conosco.
Conosco la sua classe e il suo volto.
Nient'altro.
Lei forse conosce il mio.
Va bè la cercherò su instagram in classe.

Dopo la prima ora mi ero già rotta, fortuna che dopo c'è ricreazione e posso vederla visto che oggi facciamo solo tre ore di scuola noi quarte.
La vidi da sola fuori dalla classe.
Voglio parlarle.
Voglio sentire la sua voce.
Ed ecco un altro ragazzo che le va affianco.
Si salutano dandosi la mano.
E un altro arriva dietro e chiede a lui.

??: ALLORA OLIVER COME VA CON LA TIPA?
Oliver: BENE BENE NON C'È CHE DIRE, tu Mike?
Mike: bene bene

Però...io abbassai la testa in quel momento.
Ma perché lei non parla?
È muta?
Vedo che sta per abbassarsi la mascherina e la vedo pronuciare delle parole.
E giustamente uno in classe mia doveva urlare.

Ugo: DISTRUGGIAMO TUTTI QUEST'ANNO!

Vedo lei che parla gli altri due che ridono.
È simpatica.
Penso.
La seconda ora passò velocemente.
Potrebbe chiamarsi Veronica, Sofia, Cristina...Non lo so.
Jennifer?
Nah non penso.
Ha una faccia da Sofia.
O da Vittoria.
MA CHE NE SO.
PERCHÉ PENSO A LEI.
A ricreazione vedo una ragazza bionda entrare nelle sua classe insieme ad altre 2 coi capelli rossi.
Una di quelle coi capelli rossi va in bagno e decido di andarci.
Ma il fiato mi si mozza in gola quando vedo anche la ragazza per cui ho perso la testa lì che si lava gli occhi.
Però forse non ho perso la testa.
Mi metto nel lavandino accanto a lei senza proferire parola.
Non riesco.
Lei si accorge di me visto che me ne sto sul telefono per non far saltare la copertura e poi alza il viso e si specchia un attimo.
Oggi fa caldo e il filo di matita si è sciolto.
Che carina.
Le passo un fazzoletto toccandole la spalla.
Lei arrossisce e mi fa cenno di un grazie.
Io giro la faccia e arrossisco violentemente.
Non ha parlato.
Forse ha la voce troppo bassa.
Non voglio fare l'antipatica basta così per oggi.
All'ultima ora esco e Joe continua a toccarmi il braccio.

Emma: SI PUÒ SAPERE CHE CAZZO VUOI FA MALE

Mi giro verso di lui e vedo la ragazza che si gira un po' divertita e continua per la sua strada.
Che figura di merda.

Joe: cazzo non mi sentivi ti guardava
Emma: che figura di merda
Joe: puoi urlare anche quello se vuoi

Le si avvicinò un ragazzo di colore.
Sembravano amici.
Infatti all'abbraccio che lui voleva darle lei gli ha messo una mano davanti.
Decisi di accelerare il passo per sentire quello che stavano dicendo.

lui: ...a scusami, so che non ti piacciono gli abbracci non volevo
lei: tranquillo Ale

Mi fermai di getto.
Ha una voce bellissima.
O almeno, era sovrastata da altri.
Ecco ora so che la sua voce è fantasticamente rilassante e calma.
Non le piace l'affetto maschile.

Joe: quindi detesta gli abbracci maschili?
Emma: giá
Joe: se li detesta è lesbica al 70%
Emma: ma che cazz
Joe: se non le piacciono gli abbracci maschili devi scoprire se le piacciono quelli femminili, o almeno. il motivo di questo Emma
Emma: lo so...domani urla il mio nome appena arrivi, sai che sarò qui

Sweet BaeWhere stories live. Discover now